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ROSSATO – CIA – AMBROSI (FDI) – MOZIONE * POLIZIA LOCALE: « LA PAT SOLLECITI I COMUNI A MODIFICARE I REGOLAMENTI SPECIALI SULL’ARMA, PER INCLUDERE L’UTILIZZO DEL TASER »

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14.26 - venerdì 13 maggio 2022

Polizia Locale, Rossato (FdI): “La Provincia solleciti i Comuni a modificare i regolamenti speciali sull’arma per includere l’utilizzo del taser”.

Nelle ultime settimane, complici i frequenti episodi di degrado urbano e di pericolosità per i cittadini a cui assistiamo ormai giornalmente, in molte città italiane si è tornati a discutere dell’importanza di dare in dotazione agli agenti di pubblica sicurezza della Polizia locale armi comuni ad impulsi elettrici, come ad esempio il taser.

Il sopracitato Decreto legge ha previsto la possibilità per le polizie locali di sperimentare e acquisire in dotazione questo strumento. Tale facoltà è stata limitata, in una prima fase, ai Comuni Capoluogo e agli altri con popolazione superiore ai centomila abitanti, per poi estendersi ad altri Comuni, individuati sulla base di alcuni parametri (classe demografica, rapporto tra operatori di polizia locale e popolazione residente, numero d’infrazioni al Codice della strada rilevate), da definirsi nel dettaglio con apposito decreto del Ministero dell’Interno. Affinché tutto ciò si compia, i Comuni devono tuttavia – una volta terminata la sperimentazione – modificare il loro regolamento speciale sull’arma inserendo la possibilità di assegnare in dotazione effettiva di reparto il taser positivamente sperimentato, senza la necessità di comunicare le modifiche al Prefetto.

Per questo motivo, nella giornata odierna, il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia ha depositato una proposta di mozione a prima firma della Consigliera Katia Rossato che impegna la Giunta provinciale, da un lato a sollecitare i Comuni trentini a modificare i propri regolamenti speciali sulle armi affinché venga introdotta la possibilità per gli appartenenti ai Corpi di polizia locale in possesso della qualifica di agenti di pubblica sicurezza di sperimentare ed acquisire in dotazione armi comuni ad impulsi elettrici o altra strumentazione idonea al fine di garantire la difesa personale degli agenti e la tutela dei cittadini, dall’altro a promuovere il rafforzamento della formazione del personale di polizia locale attraverso l’organizzazione di percorsi formativi integrati sul tema dell’utilizzo di armi comuni ad impulsi elettrici a scopo di difesa personale, secondo le modalità stabilite dalla disciplina statale vigente.

Katia Rossato – Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia

 

 

 

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PROPOSTA DI MOZIONE. PROMUOVERE LA MODIFICA DEI REGOLAMENTI SPECIALI SULL’ARMAMENTO DEI CORPI DI POLIZIA LOCALE PER INCLUDERE L’UTILIZZO DEL TASER

Considerato che,
la Provincia autonoma di Trento e gli Enti locali concorrono, con interventi integrati anche con lo Stato italiano, secondo quanto previsto dalla vigente normativa statale e nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni, alla sicurezza urbana quale bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro, da perseguire attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, e recupero delle aree o dei siti oggetto di degrado, attraverso progetti dedicati al contrasto della marginalità e dell’esclusione sociale, attraverso la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile.

Dato che,
il Decreto Legge n. 113 del 4 ottobre 2018 recante “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell’interno e dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate”, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 132/2018 “Indicazioni per l’applicazione delle disposizioni riguardanti la disciplina dei compiti di polizia amministrativa di sicurezza” ha previsto la possibilità per le polizie locali di sperimentare e acquisire in dotazione le armi comuni ad impulsi elettrici. Tale facoltà è stata limitata, in una prima fase, ai Comuni Capoluogo e agli altri con popolazione superiore ai centomila abitanti, per poi estendersi ad altri Comuni, individuati sulla base di alcuni parametri (classe demografica, rapporto tra operatori di polizia locale e popolazione residente, numero d’infrazioni al Codice della strada rilevate), da definirsi nel dettaglio con apposito decreto del Ministero dell’Interno. Tale atto stabilisce altresì che l’arma ad impulsi elettrici può essere assegnata esclusivamente agli appartenenti al Corpo di polizia locale in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza.

Posto che,
i Comuni trentini, in attuazione del D.M. 04/03/1987, n. 145, si sono dotati di regolamenti speciali volti a disciplinare le dotazioni di armi e lo svolgimento di servizi armati degli appartenenti ai Corpi di polizia locale, nel rispetto della Legge n. 65/1986, della l.p. 8/2005 e del relativo regolamento di esecuzione di cui al Decreto del Presidente della Provincia autonoma di Trento 30/04/2008 n. 16-123/Leg, nonché della normativa vigente in materia di acquisto, detenzione, trasporto, porto e cura delle armi e delle munizioni.
I servizi con armi possono essere prestati unicamente dagli appartenenti al Corpo di polizia locale in possesso della qualifica di agenti di pubblica sicurezza che abbiano conseguito il necessario addestramento e che superino ogni anno un corso regolamentare di lezioni di tiro a segno con certificazione finale a cura di una sezione dell’Unione Italiana Tiro a Segno secondo quanto previsto dall’art. 1 della Legge n. 286/1981.
Il personale assegnatario dell’arma deve possedere i requisiti psicofisici di cui al Decreto del Ministero della Sanità del 28/04/1998.

Valutato inoltre che,
l’art. 9 bis della l.p. sulla polizia locale (n. 8/2005) rubricato “Sicurezza urbana”, per il rafforzamento delle attività connesse alla prevenzione e al controllo del territorio e per dare massima efficacia alle disposizioni statali in materia di sicurezza urbana, prevede che la Provincia di Trento possa organizzare percorsi formativi integrati rivolti agli operatori della polizia locale e delle forze di polizia nazionale, con le modalità stabilite dalla disciplina statale vigente.

Tutto ciò premesso,

il Consiglio della Provincia autonoma di Trento
impegna la Giunta provinciale

• a sollecitare i Comuni trentini, pur considerando la loro autonomia regolamentare in materia, a modificare i propri regolamenti adottati nel rispetto del D.M. 4 marzo 1987, n. 145, affinché venga introdotta la possibilità per gli appartenenti ai Corpi di polizia locale in possesso della qualifica di agenti di pubblica sicurezza di sperimentare ed acquisire in dotazione armi comuni ad impulsi elettrici o altra strumentazione idonea al fine di garantire la difesa personale degli agenti e la tutela dei cittadini;
• a promuovere il rafforzamento della formazione del personale di polizia locale attraverso l’organizzazione di percorsi formativi integrati destinati agli agenti di pubblica sicurezza sul tema dell’utilizzo di armi comuni ad impulsi elettrici a scopo di difesa personale, secondo le modalità stabilite dalla disciplina statale vigente.

Cons. Katia Rossato

Cons. Claudio Cia

Cons. Alessia Ambrosi

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