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RAI RADIO2 – “I LUNATICI” * PAOLO CREPET: « VOTO IN CONDOTTA? LA SCUOLA NON È UN POSTO IN CUI FARE QUELLO CHE VUOI »

Scritto da
06.53 - giovedì 21 settembre 2023

 

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Paolo Crepet è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalle 23.00 alle 03.00.

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Lo psichiatra, sociologo e scrittore ha parlato delle problematiche che affliggono sempre più ragazzi ed ha detto la sua sul voto in condotta, che potrebbe tornare ad essere fondamentale per la vita degli studenti: “La scuola non è un posto in cui fa quello che vuoi. Ci sono delle regole. Non vedo perché la scuola debba essere una sorta di terra di nessuno in chiunque fa quello che vuole. Il disagio dei ragazzi? Non è nato con la pandemia. Sono trenta o quarant’anni che abbiamo invertito la rotta contenti di averlo fatto e il risultato è disastroso. Se una scuola che promuove tutti è buona educazione io sono Napoleone Bonaparte. Ci sono migliaia di aziende che devono chiudere perché non possono passare da una generazione all’altra. Non basta neanche questo?”.

Ancora Crepet: “Da dove ripartire? Per esempio il Ministero potrebbe dire basta ai genitori a scuola. Non si dovrebbe entrare. La scuola è il luogo dei ragazzi e dei loro insegnanti. Punto. Già questa sarebbe una rivoluzione. I genitori dovrebbero poter andare a scuola una volta l’anno. Eliminare i voti? Facciamo una bella cosa, eliminiamo tutto. Eliminiamo anche le materie. Lasciamoli liberi come i bisonti nelle praterie del Nord America. Non mi piego a questo dibattito. Eliminiamo tutto, lasciamo andare a scuola mamma, papà, zia. Così i figli saranno liberi di fare nottata con gli spritz pagati da papà. La formazione crea disequilibri perché c’è uno che studia di meno e uno che studia di più. Se uno non vuole studiare andrà a lavorare. Non capisco questo egualitarismo da dementi. Non devono essere tutti laureati, anche perché poi non c’è nessuno che sa mettere a posto una sedia. Non solo la scuola è fallita, pure la famiglia è morta. Un 4 a scuola è un momento formativo. Così come quando ti lascia la fidanzata o litighi con gli amici”.

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Rai Radio2
Autore e conduttore de “I Lunatici”

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