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ON. AMBROSI (FDI) * OLIMPIADI: « E SE FOSSE L’EUREGIO AD OSPITARE BOB E SKELETON? »

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15.34 - giovedì 30 novembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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OLIMPIADI E PISTA DA BOB, AMBROSI (FDI): E SE FOSSE L’EUREGIO AD OSPITARE BOB E SKELETON?

“Sono trascorsi ormai quattro anni dall’assegnazione da parte del CIO della realizzazione della pista da bob e finalmente, il 6 dicembre (previsto voto unanime) a Milano avremo il verdetto e vedremo risolta l’interminabile vicenda dei Giochi di Milano-Cortina 2026. La Fondazione, costituita da enti locali, Veneto, Lombardia, i due sindaci, Trentino e Alto Adige, e la partecipazione dello sport, Coni, Cip, atleti e dirigenti deve organizzare i Giochi, pareggiando tra costi e ricavi ed è stata chiarissima: vuole che la pista sia “existing and working”, quindi già esistente e funzionante. Risulta quindi doveroso ricercare il giusto punto di equilibrio tra conti in ordine, infrastrutture funzionanti, sostenibilità e benessere dei cittadini e degli atleti.
Le Olimpiadi dovranno rappresentare in altre parole non l’obiettivo finale ma il punto di partenza per lo sviluppo e la crescita di quel territorio e il benessere della sua gente.

Il Governo Meloni, attento concretamente alla lotta agli sprechi presta particolare attenzione alla sostenibilità, ai costi di gestione e mantenimento futuri del progetto ed è consapevole che quest’ultimi rappresentano la reale sfida nelle realizzazioni di questo tipo, opponendosi alle ‘cattedrali nel deserto’, e lo considero sacrosanto. L’unico interesse deve infatti essere la soluzione migliore per l’Italia e gli italiani, evitando inutili sprechi di denaro, ma al contempo salvaguardando questo meraviglioso territorio da una colata di cemento che rischierebbe di cambiarne il volto in funzione di un singolo evento sportivo.

Se analizziamo in modo oggettivo l’ipotesi Cesana la pista è anche orientata verso sud-ovest in uno dei posti più soleggiati dell’intera vallata, cosa che ha procurato non pochi problemi economici di mantenimento del ghiaccio. Inoltre uno dei motivi che causarono la chiusura dell’impianto nel 2011 furono proprio gli alti costi di mantenimento, determinati in parte dalla quantità di energia necessaria per il funzionamento e in parte dalla necessità di controllare l’impianto ventiquattr’ore al giorno, perché il ghiaccio veniva ottenuto utilizzando l’ammoniaca, sostanza, com’è noto, altamente nociva, con l’obbligo per legge di sorveglianza continua.

Inutile dire che le contraddizioni della sinistra e dei verdi in questo periodo hanno toccato i livelli dell’assurdo: arrivando a smentire se stessi in tema di politiche green.
Ma il tempo scorre e serve quanto prima risolvere questa situazione ‘pirandelliana’. Obiettivamente un’eventuale impossibilità di realizzare l’opera sul territorio nazionale e di conseguenza esercitare le medesime discipline di bob e skeleton, come in questo caso, non deve essere interpretata – come sostiene qualcuno – un fallimento; al contrario, come dimostrazione di responsabilità, lungimiranza e di tutela nei confronti dei contribuenti e dell’ambiente in cui viviamo.

Da vicepresidente dell’Unione interparlamentare italiana, credo fortemente nella promozione della responsabilità e della cooperazione fra i suoi membri, così come nella cooperazione tra l’Italia e il resto delle nazioni del mondo. Abbiamo inoltre realtà confinanti con peculiarità e caratteristiche simili alle nostre. Il Trentino – Alto Adige, i cui presidenti delle corrispettive province autonome Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher sono membri della fondazione che si riunirà a dicembre, fa parte (insieme al Tirolo) dell’Euregio, una piccola Europa nell’Europa di cui proprio Kompatscher (Alto Adige) è Presidente. Se non fossimo in grado di mantenere queste due discipline (bob e skeleton hanno squadra A e squadra B) sul territorio italiano, perchè allora non puntare al territorio comunitario e perchè no proprio all’Euregio guidato dall’Alto Adige? Da un lato, come accaduto nel caso dello stadio del ghiaccio di Baselga di Pinè, le risorse risparmiate potranno essere destinate a investimenti per la collettività, penso al sociale, alla salute, allo sport utilizzato come educazione e terapia per giovani, persone con disabilità e come strumento infallibile di inclusione sociale. Dall’altro il risultato potrebbe portare ad una situazione “win-win-win”: per i Giochi Olimpici in generale, per l’ambiente e la sostenibilità dei grandi eventi sportivi e per la futura cooperazione tra due Nazioni a livello bilaterale anche su altre questioni politiche e sfide comuni. E il risultato come ha dichiarato Malagò “sarà la miglior Olimpiade di sempre”.”

 

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Lo dichiara Alessia Ambrosi deputato Fratelli d’Italia
Membro XIV Commissione Politiche Europee e Vicepresidente UIP

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