Bonus nascita provinciale: pieno sostegno al rilancio della petizione. Si acceleri la discussione in aula del Ddl presentato un mese fa dal cons. Olivi per abolire la misura discriminatoria della Giunta Fugatti.
Pieno sostegno dal consigliere dem Alessandro Olivi e da tutto il gruppo PD del Trentino al presidio organizzato stamani in piazza Dante davanti al palazzo della Regione da Cgil, Cisl Uil e Acli del Trentino, insieme ai rappresentanti delle comunità straniere, alla Caritas diocesana e al mondo del volontariato trentino, per rilanciare la petizione per modificare i criteri di accesso al bonus nascita trentino, che oggi esclude tutti i bambini e le bambine nate da famiglie che non sono residenti da almeno dieci anni in Italia.
Un mese fa il consigliere del PD Alessandro Olivi ha depositato il Ddl n.104/XVI che modifica i criteri di accesso all’assegno di natalità provinciale, dopo l’evidente caso di discriminazione emerso dai dati che hanno riportato che il 4,4% dei 3.200 bambini e bambine che avevano i requisiti per accedere al bonus nascita trentino, sono stati tagliati fuori perché nati da un papà e una mamma residenti da meno di dieci anni in Italia.
Oggi il consigliere Olivi ribadisce che il disegno di legge debba essere portato con la massima urgenza in aula del Consiglio provinciale per dire “No ad una società che discrimina tra cittadini fin dalla culla”.
“Lo scopo principale del Disegno di legge è che l’assegno unico provinciale diventi una misura più inclusiva e universalistica – ha ribadito Olivi – il provvedimento intende anche dare un messaggio di apertura e di maggior attenzione ai bisogni e alle esigenze delle famiglie e soprattutto affermare il principio che tutti i bambini sono uguali come riconosciuto nella Dichiarazione Universale dei diritti del fanciullo dell’ONU”.
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Alessandro Olivi PD del Trentino