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MINISTERO DIFESA * HAMAS: CROSETTO, « RILASCIO OSTAGGI, TREGUA UMANITARIA FRUTTO ANCHE DI IMPEGNO ITALIANO »

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16.31 - mercoledì 22 novembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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“Voglio esprimere la mia più grande soddisfazione e attiva speranza per l’esito positivo dei negoziati che hanno portato ad una tregua umanitaria e che, a breve, porteranno al rilascio di 50 ostaggi israeliani, donne e bambini con meno di 19 anni, da parte di Hamas, come pure al contemporaneo rilascio di circa 150 prigionieri palestinesi da parte di Israele, anche loro donne e bambini con meno di 19 anni di età. Il temporaneo cessate il fuoco di 4 giorni che è stato stabilito e ratificato, pur se tra uno stato legittimo e democratico, Israele, e un’organizzazione terroristica come Hamas, consentirà l’afflusso di aiuti umanitari compresi generi alimentari, medicine e carburante. Anche l’Italia ha fatto e farà la sua parte:

abbiamo già mandato una nave della Marina Militare, Nave Vulcano, dotata di ogni tipo di attrezzatura medica utile, di personale e materiale sanitario, e siamo pronti a inviare un ospedale da campo e altro personale e materiali a Gaza appena sarà possibile. La forza del dialogo è insostituibile per garantire la pace, ecco perché siamo i primi e in prima linea, negli aiuti umanitari, tra tutti i Paesi occidentali. Del resto, la popolazione civile, martoriata e offesa, che abita nella Striscia di Gaza, non puo’ attendere oltre. La pressione internazionale di molti Paesi, tra cui l’Italia, su Israele è stata discreta ma forte e continua: uno stato democratico non può che rispettare le regole del diritto internazionale e del diritto umanitario, anche quando scende in guerra e lo fa legittimamente.

Questo distingue Israele da una organizzazione terroristica e su questa strada bisogna insistere per porre fine, al più presto, al conflitto, evitando di incendiare tutto il Medio Oriente, pur comprendendo la legittima reazione militare di Israele dal 7 ottobre in poi. Mi auguro davvero che quello compiuto oggi sia un primo ma deciso passo verso l’inizio di una nuova fase che guardi al futuro e consenta di puntare a una soluzione ragionevole del conflitto. Noi tutti, come Difesa e come Governo italiano, lavoriamo e continueremo, in silenzio e con il riserbo dovuto a una trattativa così delicata e difficile, a lavorare ancora affinché tutti gli ostaggi israeliani possano tornare a casa sani e salvi e, insieme, per cercare di salvare le vite dei civili palestinesi innocenti che stanno pagando il prezzo più alto di questo conflitto”.

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