(Fonte: Maurizio Fugatti) – Profughi a Sant’Orsola in un appartamento privato. Per quale motivo la popolazione e i condomini non sono stati informati?
Stante informazioni giunte allo scrivente, a Sant’Orsola si starebbe registrando l’ennesimo caso di invio di profughi senza informare preventivamente la popolazione e le diverse famiglie che saranno tenute a convivere con queste persone (a differenza del proprietario – sembra non residente – che avrebbe messo a disposizione l’immobile).
Non si sa chi arriverà e quando; nessuno di Cinformi o della Provincia pare aver fatto capolino in paese e aver organizzato un incontro pubblico se non alcuni tecnici che, all’insaputa delle famiglie residenti nel condominio, sembra abbiano ispezionato e fotografato, oltre all’appartamento destinato ai profughi, anche tutti i contatori e altre parti comuni dell’edificio.
Alcuni cittadini, preoccupati dalla situazione non essendo a conoscenza della nazionalità, età e sesso dei presunti profughi diretti a Sant’Orsola, si sarebbero rivolti al Vicesindaco il quale avrebbe confermato l’arrivo sottolineando però di non conoscere altri dettagli.
Così come avvenuto per altri Comuni, anche in questo caso temiamo vi sarà un confronto con la cittadinanza soltanto a cose fatte senza interessarsi del parere della gente.
Ancora una volta temiamo sia un’accoglienza che alimenterà il business dell’immigrazione per noi selvaggia e fuori controllo da tempo visto che il privato percepirà, per ciascun profugo ospitato, una somma dalla Provincia che pare aggirarsi tra i 100 e i 150 Euro. Ancora una volta i territori subiranno decisioni prese dall’alto senza diritto di parola.
*
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
1. Se corrisponde al vero che presso un appartamento privato di Sant’Orsola verranno inviati alcuni profughi e quando;
2. Se i profughi di cui al punto 1. siano una famiglia oppure singoli soggetti, quale la loro nazionalità, età e sesso;
3. Se sia vero che alcuni tecnici abbiano effettuato negli scorsi giorni un sopralluogo scattando anche foto a tutti i contatori e a parti comuni dell’edificio senza informare preventivamente i condomini;
4. Se l’amministrazione comunale sia stata informata dell’arrivo dei presunti profughi, quando, attraverso quali canali e se corrisponde al vero che, al pari del cittadini, non disponga di ulteriori dettagli;
5. Negli ultimi quattro mesi, quanti altri privati hanno manifestato interesse ad affittare un immobile o altri spazi ai fini dell’accoglienza e di attività ad essa collegate, in quali zone.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/08/170821-int-profughi-SantOrsola.pdf” title=”170821 – int profughi Sant’Orsola”]
