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LAV * GRANDI CARNIVORI: « I CACCIATORI DEL TRENTINO SI COSTITUISCONO AL TAR A SOSTEGNO DI FUGATTI, SI CANDIDANO LORO A UCCIDERE GLI ORSI CONDANNATI A MORTE?

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13.31 - giovedì 4 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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ORSI: I CACCIATORI DEL TRENTINO SI COSTITUISCONO AL TAR A SOSTEGNO DI FUGATTI. VISTO IL DINIEGO DEI VETERINARI, SI CANDIDANO LORO A UCCIDERE GLI ORSI CONDANNATI A MORTE?

LAV: LEGGE “CACCIA SELVAGGIA” PERMETTERA’ AI CACCIATORI, COLPEVOLI LORO STESSI DI ATTIRARE GLI ORSI CON IL CIBO VICINO AI CENTRI ABITATI, DI UCCIDERE I PLANTIGRADI PER CONTO DI FUGATTI. PRIMA LI RENDONO CONFIDENTI, POI SI DICHIARANO “PROBLEMATICI” E POI LA DOPPIETTA?

I cacciatori trentini finora silenti hanno capito di poter finalmente entrare in gioco, ma come sempre tifano la squadra della morte. L’Associazione Cacciatori Trentini è infatti corsa in soccorso del Presidente Fugatti, depositando un atto di intervento al TAR per aiutarlo a contrastare il ricorso presentato dalla LAV e che al momento ha consentito di sospendere l’uccisione degli orsi JJ4 e MJ5.

Con questo atto, l’associazione – che si fregia di rappresentare 6000 cacciatori trentini- si vuole forse candidare ad uccidere gli orsi condannati a morte da Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, visto il diniego dell’Ordine dei Veterinari e della loro Federazione nazionale a operare l’eutanasia se ci dovesse essere il sì del Tribunale il prossimo 25 maggio?

Approfittando della Legge “caccia selvaggia” in vigore da qualche mese, potranno così imbracciare il fucile e utilizzarlo nei parchi e nei boschi dove i trentini vanno a correre, passeggiare e godere della natura, potendo così uccidere una preda per loro fino a oggi inarrivabile e non cacciabile: l’orso.

Orsi che però sono loro stessi, i cacciatori, ad attirare nei pressi degli insediamenti umani rendendoli così confidenti con la complicità della stessa Provincia di Trento e poi farli dichiarare “pericolosi”. Stando infatti a quanto riportato testate locali, con il sistema delle mangiatoie caricate con il mais per attirare gli ungulati, regolarmente autorizzate dall’Amministrazione provinciale con il piano faunistico risalente al 2010, vengono attirati anche gli orsi, istintivamente timorosi delle persone, che però diventano automaticamente confidenti quando associano la presenza umana alla disponibilità di cibo. Vengono infatti attirati da quanto trovano al loro interno e non scappano né all’arrivo del cane né a quello del cacciatore, che ha la possibilità di filmare un orso a pochi metri di distanza.

“Questa entrata in scena dei cacciatori nella vicenda che riguarda gli orsi JJ4 e MJ5, conferma una volta di più i veri interessi della categoria –
dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici i cacciatori raccontano di essere i primi ambientalisti, coloro che più di tutti curano gli equilibri ambientali, ma con questa presa di posizione non fanno altro che dimostrare chiaramente che si tratta solo di un tentativo di rendere più tollerabile la loro sanguinaria attività che ora grazie alla Legge “caccia selvaggia” può essere esercitata tutto l’anno, contro qualsiasi specie, anche nelle aree urbane e nei parchi e può mettere nel mirino specie superprotette come gli orsi.”

La LAV continuerà a battersi per la salvezza degli orsi trentini con ancora più forza portando al TAR di Trento ogni elemento utile per dimostrare anche i gravi rischi che correrebbero i cittadini a causa della presenza dei cacciatori in parchi e aree urbane. Rischi molto maggiori di quelli legati alla presenza degli orsi, considerando che nella sola scorsa stagione venatoria i fucili da caccia hanno ferito ben sessanta persone e ne hanno uccise diciannove, una delle quali era un giovane proprio in provincia di Trento.

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