News immediate,
non mediate!

ITALIA 1 – “ LE IENE “ * « QUALCUNO HA INSABBIATO LE INDAGINI SUGLI ARBITRI? DOCUMENTI INEDITI NELL’INCHIESTA DI FILIPPO ROMA (16/4) »

Scritto da
16.54 - martedì 16 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

 

Le Iene scoprono documenti inediti che dimostrerebbero come alcune indagini sui rimborsi “tarocchi” degli arbitri sarebbero state incredibilmente insabbiate. Carlo Pacifici, il Presidente dell’associazione italiana arbitri, è stato raggiunto da Filippo Roma alla gara di corsa “Referee Run” che si è tenuta domenica mattina sul lungomare di Salerno, per parlare dei sei biglietti ferroviari intestati al direttore di gara Gianpaolo Calvarese, e di cui la trasmissione si è occupata nelle settimane passate, nel tentativo di rispondere auna semplice domanda: può mai essere che L’AIA, l’associazione arbitri italiana, e la FIGC, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, abbiano chiuso un occhio su alcuni arbitri furbetti, che avrebbero taroccato i rimborsi spese delle loro trasferte per mettersi in tasca dei soldi a loro non dovuti?

Stasera, martedì 16 aprile, in prima serata, su Italia 1, a “Le Iene”, nel servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti, saranno ricostruiti tutti i passaggi che dimostrerebbero come i sei biglietti “taroccati” sarebbero spariti dal fascicolo di indagine della Procura dell’Aia e poi ricomparsi dopo l’inchiesta mandata in onda dalla trasmissione, a partire dalla fine di febbraio.

Tutto parte dallo scandalo dei biglietti falsi e rimborsi esploso nel 2021 che ha riguardato solo pochi arbitri, anche se, secondo Eugenio Abbattista, l’arbitro addetto Al Var da poco dimesso, il fenomeno sarebbe stato più esteso, tanto da rivelare che: “I condannati non sono il numero corretto delle persone che hanno adottato quel tipo di condotta”.

Così, Le Iene, concentrandosi sul caso dell’arbitro abruzzese Giampaolo Calvarese, ricostruiscono, sulla base degli elementi raccolti, quanto successo negli ultimi tre anni. La Procura degli arbitri stava indagando sul presunto taroccamento di sei biglietti ferroviari a lui intestati. A iniziare l’indagine è Rosario D’Onofrio, il procuratore degli Arbitri che da lì a poco verrà arrestato per narcotraffico. Prenderà il suo posto, come nuovo procuratore, Bernardo Albergotti, che, una volta ereditato il fascicolo sui rimborsi spese di Calvarese, scrive alla Figc comunicando che: “Non è stata riscontrata una palese falsificazione o alterazione dei biglietti”. La trasmissione entra però in possesso di sei biglietti ferroviari intestati proprio a Gianpaolo Calvarese, che, seppur con date e destinazioni diverse, hanno sempre lo stesso numero titolo in alto a destra e lo stesso codice CP (codice di cambio prenotazione), che di regola dovrebbero sempre cambiare da un biglietto all’altro.

A questo punto le Iene chiedono spiegazioni al diretto interessato Gianpaolo Calvarese, che avanza il sospetto che quei biglietti fossero “taroccati” da qualcun altro e che l’ex procuratore D’Onofrio, poi arrestato per narcotraffico, non fosse un inquirente affidabile. Filippo Roma lascia a Calvarese i sei biglietti taroccati per dargli la possibilità di verificare se fossero davvero quelli da lui presentati a rimborso. Stesso tentativo di chiarimento fatto successivamente con il Presidente Carlo Pacifici, che promette di verificare tra i biglietti conservati in archivio, per capire se sono gli stessi su cui indagano Le Iene. Ma dopo le richieste di chiarimento sia Calvarese sia i vertici del calcio per più di un mese rimangono in silenzio.

Le Iene però vengono in possesso di documenti esclusivi che dimostrerebbero come i sei biglietti “taroccati” e intestati all’ex arbitro Calvarese, messi sotto indagine dall’ex procuratore D’Onofrio, non fossero presenti nel fascicolo ereditato dal suo successore, il nuovo procuratore degli arbitri Bernardo Albergotti. Solo dopo la messa in onda del primo servizio sul caso “rimborsi tarocchi”, il procuratore Albergotti avrebbe ricevuto da un ex membro della Procura i sei biglietti “taroccati”, rinvenuti non si sa bene come, e mancanti dal fascicolo da lui esaminato in precedenza. A questo punto, lo stesso giorno, Albergotti invia tempestivamente i sei biglietti “taroccati” al procuratore federale della FIGC Giuseppe Chiné, che qualche giorno più tardi risponde di “Non poter procedere ad alcuna valutazione della nuova documentazione” contenente i rimborsi “taroccati”, perché sarebbero già stati valutati dalla Procura degli arbitri, secondo il principio del divieto di Bis in Idem, cioè che nessuno può essere processato due volte per lo stesso fatto. Albergotti però non ci sta e con comunicazione protocollata il 9 aprile risponde al procuratore federale che in realtà lui non poteva aver svolto alcuna indagine sulle anomalie di quei biglietti ferroviari assenti dal fascicolo da lui esaminato e inviati a Chiné lo stesso giorno in cui erano stati rinvenuti proprio per questo motivo. E conclude: “Da questa Procura Nazionale Arbitrale non c’è stata mai una decisione che potesse assurgere a un’archiviazione formale”.

Le Iene si chiedono: “Di chi è la manina che ha fatto sparire i sei biglietti taroccati dal fascicolo quando Calvarese era sotto indagine? E perché anche adesso che, dopo la nostra inchiesta, sono ricomparsi, nessuno fa nulla per fare giustizia? Il Presidente degli arbitri Pacifici, che è informato di tutte queste cose, perché non ci ha detto nulla e non si fa vivo da più di un mese?”.

A questo punto Filippo Roma raggiunge di corsa il Presidente Carlo Pacifici dando luogo a una intervista molto movimentata. Questo il dialogo tra i due:

Roma: Presidente quanto corre, perché non ci ha fatto sapere più nulla?

Pacifici: È tutto alla Procura, quello che mi ha girato l’ho girato alla Procura.

Roma: Sì, ma la Procura sa che cosa ha risposto? Che siccome l’Aia ha già deciso loro non possono indagare due volte sullo stesso caso, ma in realtà abbiamo scoperto che la Procura arbitrale non ha archiviato. Sono arrivate anche a lei le lettere ad Albergotti? Chiné non vuole indagare…

Pacifici: Ma lui … indago, indago, stia tranquillo che indago.

Roma: Beh, mica tanto sto tranquillo. Ci siamo sentiti più di un mese fa, non mi ha più risposto, tra l’altro i biglietti in questione sono facilmente consultabili nell’archivio dell’Aia. Poteva fare la ricerca in 30 secondi e darmi una risposta.

Pacifici: Ma io non posso giudicare, dovevo mandare tutto alla Procura e tutto alla Procura è stato mandato.

Roma: Non mi dica sempre la stessa frase, se scopriamo che un arbitro ha fregato i soldi pubblici non è grave?

Pacifici: Stiamo facendo luce e faremo luce sulla vicenda, stia tranquillo.

Roma: Presidente non sto tranquillo…lei è scomparso!

Pacifici: Le posso assicurare che verrà fatta luce su questa cosa, io devo fare il Presidente dell’Aia…

Roma: …ma tra i compiti del Presidente dell’Aia non c’è quello di far chiarezza sugli eventuali rimborsi tarocchi?

Pacifici: Vada a dire chi è che aveva la responsabilità prima di me.

Roma: Sì ma lei all’epoca faceva parte comunque del comitato nazionale, eravamo rimasti al telefono che mi avrebbe fatto sapere, perché non ha fatto sapere più nulla?

Pacifici: Perché ancora non so nulla…

Roma: Non è che lei vuole coprire chi ha fatto il furbetto?

Pacifici: No, i furbetti pagheranno, tranquillo!

Roma: Sa perché, se proprio gli arbitri che sono chiamati a rispettare le regole sono i primi a non rispettarle, non è grave?

Pacifici: Sono completamente d’accordo, faremo luce su questa cosa. Filippo te lo assicuro.

Roma: Ma perché Chiné non indaga?

Pacifici: Ma non lo so!

Roma: Perché Chiné si rifiuta di indagare trincerandosi dietro al principio “non si può fare doppia indagine sullo stesso caso”?

Pacifici: Finiamola con queste illazioni perché chi ci va di mezzo sono i ragazzi e questo mi dispiace.

Roma: Parliamo di chi è stato furbetto.

Pacifici: Quando aumenta la violenza per colpa di queste cose, no? Ognuno si deve assumere la responsabilità…

Roma: Ma colpa di chi?

Pacifici: Colpa di chi butta, sta buttando fango, sull’Associazione.

Roma: Io le ho mandato i biglietti di Calvarese e le ho chiesto se poteva verificare se i biglietti in questione corrispondevano a quelli che Calvarese ha messo a rimborso.

Pacifici: Posso verificarli io perché la verifica dei biglietti spetta alla Federazione.

Roma: Ma lei è il capo dell’Aia, basta che vada all’archivio che sta in segreteria e faccia un controllo.

Pacifici: Ma non ce l’ho io l’archivio. Su questa cosa stiamo indagando, non si preoccupi, qui non insabbiamo niente. La nostra non è un’associazione che insabbia.

Roma: Siamo sicuri?

Pacifici: Sicurissimi…

Roma: Tra l’altro, dalla corrispondenza di cui l’ho messa a conoscenza emerge che i biglietti, a quanto pare, sono tarocchi.

Pacifici: Non posso fare il procuratore, qui ci sono delle responsabilità ben precise. A lei non ho dato una risposta perché ancora non c’ho una risposta precisa.

Roma: Quando ce la dà?

Pacifici: Quando ce l’ho la renderemo pubblica, anche alle Iene, non dipende da me, dipende dalla Procura.

Roma: La Procura ha già risposto ad Albergotti.

Pacifici: No, non ha ancora risposto.

Roma: Sì, è stato messo in conoscenza, guardi…sicuro che non insabbiate?…

© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.