(Fonte: Giacomo Bezzi) – Glifosato: stabilito dall’Echa che non e’ cancerogeno, vanno difesi gli interessi dei contadini. L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), come previsto dal regolamento europeo 2016/1056, ha pubblicato nei giorni scorsi, il parere relativo al glifosato richiesto dalla Commissione Europea nell’ambito del processo di valutazione della sostanza.
L’Agenzia ha concluso che “non ci sono prove scientifiche per classificare il glifosato come cancerogeno”. Preso atto di questo, premetto che la mia interrogazione chiede esclusivamente quali provvedimenti intenda prendere la Provincia sull’utilizzo di tale sostanza sul territorio provinciale, dopo la sentenza dell’Echa.
Voglio però precisare, in risposta al comunicato del collega dei 5 Stelle Degasperi nel quale ha sottolineato il fatto che io ho sottoscritto la mozione da lui presentata con la quale si chiede la messa al bando di tale sostanza, che, dopo aver preso conoscenza del fatto che una autorevole Agenzia ha provato scientificamente che il Glifosato non è cancerogeno, ritengo utile ed assolutamente necessario in un ottica lungimirante, riflettere anche sul lavoro dei contadini e sull’economia che grava intorno al mondo dell’agricoltura.
Questo, al fine di garantire la massima competitività alle nostre produzioni locali, evitando di esporre operatori e consumatori ad alternative ben più onerose e con pericolosità ancora da verificare per l’uso massiccio di mezzi meccanici, decespugliatori, frese ed dissolcatori.
Si vuole perciò richiamare l’attenzione sulla tematica, evitando di porre limitazioni che potrebbero avere conseguenze che pregiudicherebbero la qualità della nostra frutticoltura e viticoltura e conseguenti danni all’economia del nostro territorio.
In allegato il comunicato stampa:
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Foto: archivio Pat
