Apprendo, purtroppo con ritardo, dell’aggressione avvenuta in centro a Trento alcuni giorni fa a danno di due ragazzi omosessuali. Voglio condannare fermamente quanto accaduto: è un crimine abietto e a essere colpiti non sono stati due ragazzi appartenenti a una determinata comunità, come dichiarato da Arcigay del Trentino, ma idealmente tutti i nostri figli, perchè quei due ragazzi potrebbero essere i figli di ognuno di noi.
Purtroppo, tutte le forme di violenza, non solo fisica ma anche verbale e morale, sono estremamente diffuse in ogni dove e verso chiunque, come se ormai la libertà di agire con violenza fosse percepita come un orribile diritto acquisito.
Dobbiamo unirci tutti per condannare episodi come quello avvenuto nella nostra città e fare tutto il possibile perché non altri episodi non si verifichino, lavorando seriamente su una cultura del rispetto dell’altro e che metta al bando ogni forma di discriminazione.
Mi metto nei panni dei genitori di quei due ragazzi, e da madre che cerca sempre di difendere i propri figli dalle cattiverie del mondo, immagino la loro sofferenza.
Auspico che le forze dell’ordine riescano a identificare prima possibile gli autori di questa aggressione e che sia fatta giustizia in tempi rapidi: in una società civile tali accadimenti non possono essere tollerati.
*
Francesca Gerosa