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ENPA * REPLICA A PRESIDENTE PAT FUGATTI: ROCCHI, « NON VOGLIAMO PENSARE CHE L’UNICA GIUSTIZIA MERITEVOLE SIA LA SUA »

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14.28 - sabato 12 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In allegato il comunicato stampa di Carla Rocchi, presidente nazionale dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali)
in risposta all’attacco che il presidente della Giunta trentina ha lanciato contro il Consiglio di Stato.
Una situazione pesante, in merito alla quale la nostra presidente ha giustamente proposto alcuni punti essenziali.

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per ENPA del Trentino, Ivana Sandri

 

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La presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi, risponde a Fugatti che, in una nota stampa diramata dalla provincia, si “lamenta” delle istituzioni che hanno bloccato l’abbattimento dei lupi.

“Comprendiamo la delusione di Fugatti, la cui volontà di uccidere animali selvatici particolarmente protetti in totale carenza e assenza di motivazioni – se non puramente politiche – è stata fino ad ora bloccata dalla giustizia. Tuttavia gettare fango sulle istituzioni e sul Consiglio di Stato non è certo un comportamento che si addice ad un legislatore. Gli italiani, in cui si dovrebbe riconoscere, hanno invece molta fiducia nelle istituzioni, che evidentemente hanno ritenuto di dover fermare l’ insensata e facile condanna a morte di due lupi, scelti a casaccio, per “fermare” le predazioni.

 

Il presidente della Pat dovrebbe altresì ricordare che essi non sono patrimonio esclusivo del Trentino, ma bene indisponibile dello Stato e quindi degli italiani, e rigorosamente protetti dalla direttiva Europea e che eventuali ed eccezionali deroghe devono essere motivate e attuate in assenza di soluzioni soddisfacenti.

Lo invitiamo a leggere gli stessi studi scientifici dai quali ha estrapolato solo alcune frasi riportate nel suo decreto per renderlo “giustificabile”, poiché scoprirà che la prevenzione, per essere efficace, deve essere integrata: non basta un recinto (che risultava a volte mal funzionante e con numerose criticità, come evidenziato da relazione regolarmente depositate a seguito di sopralluoghi), ma occorre anche la presenza del pastore o i cani da guardiania, che farebbero scendere a zero le predazioni. E anche che gli asini non sono efficaci come strumenti di dissuasione per i lupi. E che esistono -eccome! – le altre soluzioni soddisfacenti.

E molto altro ancora: il presidente Fugatti afferma che questa non è una crociata personale (o meglio, politica, alla vigilia delle elezioni). È difficile crederle, se non si esita ad attaccare la Magistratura, e ritenendone responsabile l’ideologia e l’animalismo. Non crede che sia l’evidente carenza di motivazioni alla base di queste bocciature? Non pensa che i trentini, allevatori compresi, vadano aiutati sul serio anziché far loro credere che sparare a due lupi o a un orso risolverà i loro problemi, con la prevenzione e la scienza?

Davvero, Presidente, non vogliamo pensare che l’unica giustizia meritevole di essere accettata sia la sua. Noi siamo aperti al dialogo, anche se, giova ricordarlo, in questi anni mai una volta siamo stati ascoltati prima dell’emanazione di questi atti. Eppure, anche i nostri soci sono “trentini”, come gli altri.

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