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ENPA – ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI * RUNNER UCCISO: « FUGATTI ASCOLTI LA MAMMA DI ANDREA, NESSUNA RAPPRESAGLIA E VENDETTA »

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17.13 - giovedì 13 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Runner ucciso. Enpa: Fugatti ascolti la mamma di Andrea, nessuna rappresaglia, nessuna vendetta. Diciamo no alla pena di morte, salvare gli orsi condannati. l presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ponga fine alla sua personalissima guerra contro gli orsi e ascolti le parole della mamma di Andrea Papi, che ha chiesto di non infierire su JJ4. “Voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell’orso”, ha detto Franca Ghirardini, chiedendo che i responsabili per la mancanza di tutela e di prevenzione non la “passino” liscia. L’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha spesso segnalato le reiterate omissioni in materia di prevenzione, sollecitando più volte una urgente inversione di rotta, rilancia la richiesta della mamma di Andrea. «Quanto detto da Franca Ghirardini ci tocca profondamente e ci commuove. Le sue – sottolinea Enpa – sono parole di dolore e di coraggio in stridente contrasto con quelle del presidente Fugatti, il quale non ha esitato nello schierarsi in prima linea dalla parte dei fucili e della morte, dimenticando che il resto del Paese è tremendamente scosso e chiede non ci sia vendetta».

La vendetta, d’altro canto, non è categoria da applicare agli orsi come a qualsiasi altro animale (umani compresi), che segue le regole della natura e dell’istinto, in parte diverse dalle nostre. Condannare a morte JJ4 non ha alcun senso e non risolve alcunché: l’orsa ha avuto paura ed ha agito seguendo il proprio istinto di difesa. Ucciderla non corregge i gravissimi errori fatti nel tempo e non copre neanche le evidenti responsabilità della politica, come invece vorrebbe il presidente della PAT. «Siamo contrari alle ritorsioni, alle condanne a morte, alle deportazioni. Gli orsi del Trentino devono poter vivere in pace, da orsi appunto. Ma i residenti – prosegue Enpa – devono essere tutelati da una vera politica di prevenzione, che preveda – ad esempio – la chiusura dei sentieri nelle zone maggiormente frequentate dai plantigradi, e che sia incardinata su efficaci piani di informazione e di sensibilizzazione». In questo senso, le campagne allarmistiche e terroristiche promosse da alcuni personaggi politici e da alcune associazioni di categoria sono dannose e controproducenti, perché creano un clima di terrore che alimenta a sua volta misinformazione e disinformazione.

«Diffide, ricorsi, segnalazioni alla Procura. Il nostro ufficio legale – conclude Enpa – sta assumendo tutte le opportune iniziative per bloccare progetti di massacri e deportazioni di massa.»

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