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CONSORZIO COMUNI TRENTINI – CAL * SEDUTA 21/6: « SALVAGUARDIA RISORSE IDRICHE POTABILI / ASSESTAMENTO BILANCIO PREVISIONE REGIONE »

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20.11 - mercoledì 21 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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News del CAL del 21 giugno 2023. Tutela delle aree di salvaguardia delle risorse idriche potabili. Parere positivo con osservazioni
Il Consiglio delle autonomie locali ha preso in esame e riscontrato con parere favorevole, con osservazioni, la proposta di delibera della Giunta provinciale concernente ‘disposizioni per l’applicazione della disciplina prevista dall’art. 94, commi 4, 5, 7 e 8 del d.lgs. 152/2006 finalizzato alla tutela delle aree di salvaguardia delle risorse idriche potabili individuate nella Carta delle risorse idriche (CRI) prevista dall’articolo 21 delle Norme di Attuazione (NdA) del PUP; approvazione delle nuove Norme di Attuazione (NdA) della CRI a modifica ed integrazione delle NdA di cui alla deliberazione n. 2248 del 5 settembre 2008’
L’ incontro di oggi, ha precisato il Presidente del Cal, Paride Gianmoena, fa seguito alla riunione del CAL dello scorso 29 marzo. In quell’occasione era emersa la necessità di chiarimenti sulla corretta modalità di smaltimento delle acque piovane nelle aree di rispetto idrogeologico e alla qualità delle acque utilizzate per l’innevamento artificiale, ma anche rispetto ai procedimenti edilizi nelle aree di rispetto inserite nel perimetro urbano.

La nuova proposta di delibera, che ha considerato i chiarimenti richiesti, punta a una maggiore tutela delle risorse idro – potabili, armonizzando le disposizioni previste nella normativa provinciale e statale, integrando tutti gli ambiti interessati che vanno dall’attività edilizia a quella agricola. Nel dettaglio tutte le attività da eseguire nell’ambito di lavori pubblici o richiedano un titolo abilitativo, devono essere corredate da un’attestazione di interferenza o di non interferenza con le aree di salvaguardia delle risorse idriche idropotabili della Carta delle Risorse Idriche del PUP. Per quanto riguarda la richiesta di non appesantire i procedimenti edilizi all’interno delle aree di rispetto ove si richiede la redazione di uno studio idrogeologico, vengono esclusi da questo obbligo gli interventi che non abbiano alcun effetto diretto o indiretto sulla falda e che, quindi, non abbiano effetti diretti con il potenziale inquinamento della fonte idro-potabile. È il caso di ristrutturazioni di edifici esistenti collegati a pubblica fognatura sia per le acque nere che per le bianche.

 

Nelle nuove Norme di Attuazione nelle aree di rispetto, viene specificato:
1. è vietata la dispersione di acque di qualsiasi natura (comprese quelle meteoriche) nel suolo e sottosuolo mediante pozzi perdenti
2. le acque meteoriche provenienti da strade e piazzali potranno in alternativa al loro scarico nella rete di acque bianche, essere conferite nel primo corso d’acqua superficiale adeguato al loro recepimento previa depurazione da sostanze nocive per le falde acquifere quali oli, grassi e acidi
3. è consentita la dispersione di acque meteoriche provenienti dai tetti nel suolo e sottosuolo mediante trincee drenanti, pozzi perdenti o analoghe soluzioni purché venga mantenuto il franco di sicurezza di almeno un metro dal livello massimo della falda.
In merito alla qualità delle acque utilizzate per l’innevamento artificiale finora non esiste in provincia di Trento una normativa.

Nelle aree di rispetto si deve, comunque, procedere alla redazione di una specifica relazione idrogeologica dove affrontare la problematica della qualità delle acque utilizzate dall’innevamento e la possibile interferenza con la fonte potabile. In discussione sono intervenuti per ulteriori chiarimenti sulle caditoie stradali sono intervenuti i Sindaci di Pergine, Roberto Oss Emer e di Ala, Claudio Soini. La normativa, è stato chiarito, interviene sui nuovi manufatti. Critica anche la posizione del Comune di Trento che ha chiesto una differente formulazione del testo, che riporti maggiore chiarezza sul comportamento da adottarsi in presenza di strade e piazzali non pavimentati (ad esempio, piazzali di pertinenza di abitazioni in terra battuta). In questo caso non vi è alcun obbligo di intercettare le acque meteoriche e di allontanarle senza ricorrere alla dispersione. Un’altra osservazione riguarda il testo relativo al punto 2 che disciplina le acque meteoriche provenienti da strade e piazzali. La proposta è quella di omettere per intero questo punto che prevede come lo scarico nel corso d’acqua superficiale debba avvenire dopo la depurazione da sostanze nocive per le falde acquifere quali oli, grassi e acidi. Un testo, che così formulato, prevederebbe analogo obbligo alle acque smaltite attraverso la rete delle acque bianche.

Su questo tema il Sindaco di Mezzolombardo, Christian Girardi, ha posto l’attenzione sulla inadeguatezza della rete di raccolta delle acque. Una rete che necessiterebbe di ingenti investimenti per essere adeguata agli obiettivi della delibera. Ha sottolineato, quindi, l’incongruenza delle direttive provinciali. Per ulteriori specifici chiarimenti sono intervenuti anche i Sindaci di Giovo, Vittorio Stonfer e di Lavis, Andrea Brugnara.

 

Illustrato al Cal l’aggiornamento delle Carte della pericolosità. Il secondo punto all’ordine del giorno ha visto l’illustrazione al Cal del primo aggiornamento delle Carte della pericolosità e della Carta di Sintesi della Pericolosità.
L’incontro di oggi ha voluto essere un confronto con l’obiettivo di verificare le informazioni della cartografia, considerata la sua importanza in ambiti come la pianificazione, la gestione del territorio e la Protezione civile.
Gli aggiornamenti nascono da osservazioni e istanze di privati, Amministrazioni comunali e Servizi della Provincia. Valutati e analizzati dalle strutture provinciali competenti, essi interessano alcuni temi della Carta della Pericolosità sulla base delle quali è stata redatta la Carta di Sintesi della pericolosità. La prima fase dell’istruttoria tecnica si è conclusa con la produzione dei documenti da parte della Giunta provinciale. L’iter istruttorio prevede ora il coinvolgimento dei Comuni territorialmente interessati.

Variante al Piano provinciale di utilizzazione delle sostanze minerali. Voto favorevole.
Il Cal ha espresso parere favorevole sulla proposta di deliberazione della Giunta provinciale che prevede l’’Approvazione della variante al Piano provinciale di utilizzazione delle sostanze minerali riguardante il territorio del Comune di Borgo d’Anaunia.
Come ha spiegato il Presidente Gianmoena, si tratta di una variante del Piano cave. Riguarda l’area estrattiva per inerti denominata “La Santa” e prevede una variazione complessiva in riduzione dell’area estrattiva finalizzata a traslare a monte l’attuale perimetrazione del Piano cave. Una variante che evita l’attività di scavo al piede della paleofrana, come indicato in sede di controllo periodico (VIA) del progetto di coltivazione. La proposta di variante è stata pubblicata per 30 giorni sul sito istituzionale e all’albo telematico della Provincia e sull’albo del Comune di Borgo d’Anaunia senza che siano pervenute osservazioni.

 

Emergenza bostrico: finanziamento extra parametro per l’assunzione di nuovi custodi forestali. Parere favorevole.
10 custodi forestali in più per affrontare l’emergenza bostrico. Il Cal ha votato favorevolmente la proposta di deliberazione della Giunta provinciale sui Criteri per autorizzare il finanziamento di custodi forestali extra parametro per la gestione dell’emergenza bostrico ai Comuni referenti delle gestioni associate di vigilanza boschiva’. Collegata da remoto l’Assessora alle foreste della Pat, Giulia Zanotelli, ha spiegato come la delibera nasca dall’esigenza di intervenire in maniera tempestiva sull’emergenza bostrico e su questo fronte ha ringraziato i Comuni per la grande collaborazione.

La delibera, ha evidenziato Gianmoena, fa riferimento alla situazione di difficoltà causata dalla tempesta Vaia che, a partire dal 2019 a causa dell’ingente quantitativo di legname danneggiato a terra, ha visto manifestarsi l’epidemia da bostrico. Per fronteggiare la nuova emergenza è stato predisposto un Piano che detta i criteri per realizzare le attività di ripristino delle aree danneggiate. L’attuazione del Piano richiede la collaborazione delle Amministrazioni e degli Enti proprietari delle zone colpite. Questo significa anche un sovraccarico di lavoro. A fronte di ciò si prevede un incremento del numero dei custodi forestali. Un aumento di personale che riveste notevole importanza per il lavoro previsto nelle zone più danneggiate.

Si deroga, quindi, dal numero complessivo dei custodi forestali consentendo il finanziamento di un contingente di custodia in sovrannumero di 10 unità. La delibera individua i criteri per il concorso della spesa da parte della Provincia. Prevede la possibilità di finanziare personale assunto extra parametro sulla base di specifici accordi. Si tratta di una misura transitoria, vista l’eccezionalità della situazione. Il concorso finanziario della Provincia dovrà essere concordato nel Protocollo d’intesa in materia di finanza locale. Possono richiedere il finanziamento le zone classificate dal Piano come a diffusione epidemica del bostrico, ma il finanziamento può essere richiesto anche dai referenti del Servizio di custodia di zone che includono ambiti territoriali non ancora classificati a diffusione epidemica, ma a rischio bostrico da confermare nell’ aggiornamento del Piano. A ciascun Ente non potrà essere assegnato più di un custode in sovrannumero. Si tratta di assegnazioni a tempo determinato per un anno, rinnovabili fino ad ulteriori due anni, qualora le condizioni del bostrico permangano a rischio.

 

Assestamento del bilancio di previsione della Regione. Approfondimento del Cal
Il Consiglio delle autonomie locali ha preso in esame la bozza del Disegno di legge regionale relativo all’Assestamento del bilancio di previsione della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2023-2025′. Il Cal si è espresso relativamente alle disposizioni in materia di Enti locali (art. 1 e art. 2).
Gianmoenaha introdotto l’interventodell’Assessore regionale, Lorenzo Ossanna, specificando che si tratta di una bozza che verrà affinata sulla base di un primo giro di consultazioni e sulla quale il CAL si potrà esprimere formalmente in un momento successivo.
Gianmoena ha riportato le riflessioni emerse in Giunta. In particolare, ha posto l’attenzione sul fatto che, pur in situazioni di emergenza, non va snaturata la figura del Segretario Comunale e la centralità del Comune. Nel concreto, ha fatto riferimento all’introduzione di strumenti che ampliano il sistema della reggenza e supplenza dei segretari comunali ed al fatto che la bozza prevede la possibilità per i Comuni di ricorrere a figure che abbiano frequentato il corso di abilitazione, pur non avendo superato l’esame. Eventualità che toglierebbe autorevolezza al ruolo di segretario.Gianmoena,inoltre, ha ribadito la necessità che la Regione eserciti pienamente la propria competenza in materia di Enti locali, pur assicurando il necessario coordinamento con la normativa provinciale e la contrattazione collettiva, che avviene pure a livello provinciale. In questo senso, dovrà essere introdotto, in particolare, un adeguato raccordo fra le disposizioni regionali, che attualmente regolano le progressioni di carriera per il personale comunale, e le previsioni in corso di definizione, ai tavoli della contrattazione presso APRAN, in merito al nuovo ordinamento del personale per l’intero comparto “Autonomie locali” della Provincia di Trento.

Su questo punto è intervenuto il Procurador Giuseppe Detomas, che ha auspicato una riflessione sul ruolo della Regione e sulla sua centralità. Le modifiche, per Detomas, devono rispondere a un’ottica regionale, non per un fatto simbolico a tutela dell’autonomia, ma per oggettiva visione. Il Sindaco di Garniga, Valerio Linardi e il Sindaco di Besenello, Cristian Comperini hanno rimarcato la necessità di poter disporre di un Segretario comunale con continuità.
Perplessità sul ricorso a figure non abilitate per la funzione di segretario comunale è stata espressa anche dal Sindaco di Luserna, Gianni Nicolussi Zaiga. Nei prossimi giorni, il Cal elaborerà un documento con indicazioni precise di cui la Giunta regionale terrà conto per impostare il Ddl definitivo.

 

La bozza del Ddl. La bozza di Ddl interviene, inoltre, sul tema del rimborso delle spese legali dei pubblici dipendenti e amministratori, e sulle procedure di concorso per l’abilitazione dei segretari comunali.
Inoltre, si propone di integrare l’attuale disciplina dell’anagrafe degli amministratori comunali e dare altresì conto dell’avvenuta istituzione dell’albo dei Sindaci emeriti.
Si prevede ancora che il CEL venga fornito dalla Regione ai consiglieri comunali in forma esclusivamente telematica.
Altre modifiche, meno rilevanti, servono a recepire prassi, norme contrattuali e indirizzi giurisprudenziali già applicati.

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