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COMUNE DI ROVERETO (TN) * “ 20 DI/VERSI “: « LA PERFORMANCE ARTISTICA REALIZZATA DA MICHELA LUCENTI, APPUNTAMENTO LUNEDÌ 6 SETTEMBRE (URBAN CENTER ORE 11.30) »

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18.00 - sabato 4 settembre 2021

Figli di un Dio ubriaco è il titolo di un articolato progetto declinato in tre differenti tappe che Michela Lucenti, con il suo gruppo, intende realizzare tra il 2021 e il 2022 legato al tema dei madrigali contemporanei, una sorta di poetry slam con danza. Oltre allo spettacolo presentato all’Auditorium Melotti, appositamente per Oriente Occidente e con volontari del territorio grazie al sostegno del Comune di Rovereto, nasce 20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei, una performance-mostra ospitata alla Sala Kennedy nel corso del Festival nella quale 20 testimoni presentano 20 biografie, 20 azioni fisiche corredate di madrigali originali composti a partire dai loro racconti. La terza e ultima tappa, prevista nel 2022, sarà un lungometraggio firmato dalla regista Katia Bernardi, un film ispirato al progetto, basato sulla documentazione delle precedenti, ma autonoma nell’identità poetica di cui il Festival dà un’anteprima.

20 DI/VERSI. Madrigali Contemporanei nasce con gente comune, con venti persone dal background differente disposte a raccontarsi e a mettersi in gioco. Un’indagine tra società civile e atto poetico come ricorda il titolo rimandando sia ai versi della composizione lirica/musicale antica sia all’unicità delle persone, “diverse” per genere, età, occupazione, esperienze, testimoni di un’esistenza ma anche di un vissuto strettamente legato al territorio.

«Balletto Civile ha lavorato diffusamente sui territori fin dalla sua costituzione» spiega Lucenti «e proprio per questo motivo abbiamo voluto ribaltare questa volta la visione. Dal micro vogliamo raccontare il macro, una lettura a imbuto rovesciato: dall’esperienza del singolo il racconto dell’intero territorio. Alla nostra call si sono presentate cinquanta persone, tutte estremamente interessanti. Impossibile però lavorare con tutti! Abbiamo optato per venti». A seguito della selezione è partito un lungo periodo di ascolto, tramite interviste finalizzato alla composizione da parte di Balletto Civile di madrigali personalizzati. Madrigali poi letti – e registrati – da persone care al singolo protagonista che insieme compongono la colonna sonora delle azioni fisiche costruite dalla coreografa per ciascuno di loro, eseguite sotto la propria gigantografia durante la mostra. A ribadire: «Io sono il mio madrigale».

 

Creazione Michela Lucenti – Balletto Civile
Coreografia Michela Lucenti
Performer Gabriele Ang, Ginevra Bettini, Sofia Bonella, Stefania Bortolotti, Fabrizio Ciaghi, Beatrice De Carli, Olga Esposito, Fiammetta Fanizza, Marianella Forrer, Elisa Gragnaniello, Francesca Guardini, Marta Clara Marchiori, Giulia Mattuzzi, Valter Mezzavilla, Giuliano Perini, Zoe Sartorelli, Martina Scrinzi, Saverio Sculli e Martina Volani
Testi Emanuela Serra
Progetto fotografico Guido Borso
Drammaturgia Maurizio Camilli e Emanuela Serra
Collaborazione artistica Giulia Spattini
Disegno sonoro Guido Affini
Assistenti alla coreografia Alessandro Pallecchi e Emanuela Serra
Consulenza costumi Chiara Defant
Durata 40’

Produzione Balletto Civile
Coproduzione Oriente Occidente
Con il supporto di MiC – Ministero della Cultura

BALLETTO CIVILE
Michela Lucenti incontra il lavoro della compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik. Frequenta la Scuola del Teatro Stabile di Genova e contemporaneamente incontra l’ultima fase del lavoro di ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. Nel 2003 fonda Balletto Civile, progetto artistico nomade con una forte tensione etica.

La compagnia si caratterizza per la ricerca di un linguaggio scenico totale, privilegiando l’interazione tra teatro, danza, canto dal vivo al fine di creare una profonda relazione tra gli interpreti, e partendo a creare dal corpo, non precisamente dalla danza. Gli spettacoli di Balletto Civile hanno molteplici ispirazioni che vanno dall’irriverente rilettura dei grandi classici del Teatro della Danza e della Musica, passando dalla drammaturgia originale di autori italiani, fino alla messa in scena di grandi autori stranieri. Fin dal 2003 il CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG ha sostenuto e prodotto i primi spettacoli; tra il 2005 e il 2007 la compagnia collabora con Valter Malosti e successivamente con il Direttore della Biennale di Venezia/ Festival Danza Ismael Ivo. Dal 2009 al 2014 Michela Lucenti e Balletto Civile sono stati in residenza presso la Fondazione Teatro Due di Parma producendo spettacoli di grande successo tra cui How long is now e Il Sacro della Primavera. Dal 2013 anche la Neukoellner Oper di Berlino appoggia il lavoro della coreografa ligure.

Dal 2015 Balletto Civile ha attivato una residenza “diffusa” suddivisa tra la collaborazione con il Teatro della Tosse di Genova che oltre a sostenere e coprodurre parte della creazione artistica, ha affidato a Michela Lucenti la Direzione Artistica del Festival Resistere e Creare, e il Comune di La Spezia che ha messo a disposizione di Balletto Civile alcuni spazi per il quotidiano lavoro di ricerca. Dal 2015 molte le creazioni di successo: ORFEO RAVE (2015), il dittico Shakesperiano Before Break (ispirato alla Tempesta) e Killing Desdemona (tratto da Otello) (2016), Bad Lambs (2017) che ha debuttato a Oriente Occidente Dance Festival, Beggar’s Opera (2017), Il maestro e Margherita ed Axto (2018), Madre (2019), M.A.D. Museo Antropologico del Danzatore (2020) e altre. In questi anni Balletto Civile ha ricevuto diversi riconoscimenti per il proprio lavoro, tra cui il Premio ANCT nel 2010 e nel 2012, il CREOLE PRIZE nel 2010, il Premio Internazionale Roma Danza 2011 per lo spettacolo Il Sacro della Primavera, il Premio Mydream nel 2012 per lo spettacolo Generale!, Premio Hystrio Corpo a Corpo nel 2016, nel 2017 il Premio Danza&Danza con lo spettacolo Bad Lambs che vince come Miglior Produzione dell’anno e nel 2020 il premio Rete Critica nella sezione Danza e immagini per M.A.D. Museo Antropologico del Danzatore.

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