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CMST * CIRCONVALLAZIONE TRENTO: « LOTTO 3 A, LA RIFLESSIONE DELL’ING. GEAT SULLE DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE »

Scritto da
12.52 - sabato 6 gennaio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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La nota stampa del nostro Comitato sulle recenti dichiarazioni dell’ing. Claudio Geat, Presidente della Circoscrizione Centro Piedicastello del Comune di Trento, in merito alla nostra ipotesi progettuale di prevedere l’imbocco della Galleria Trento a 2 km più a nord, evitando le criticità ambientali che si sono manifestate presso l’ex scalo Filzi e probabili inquinamenti nelle aree interessate alla realizzazione del lotto 3 A, previste dal PFTE di RFI ITALFERR.

 

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L’ing. Claudio GEAT, Presidente della Circoscrizione Centro Storico Piedicastello di Trento, in un articolo pubblicato sui giornali il 5 gennaio scorso, ha fatto una riflessione molto arguta sulle difficoltà di progettazione e realizzazione del lotto 3A Circonvallazione di Trento, così come definito finora dal PFTE e PFTE PLUS redatti da RFI ITALFERR e dal progetto esecutivo del Consorzio Tridentum, non ancora resi pubblici, in modo completo.

Le maggiori difficoltà vengono oggettivamente riscontrate nelle opere previste nella tratta di accesso nord alla Galleria Trento. Esse, come noto e segnalato anche dai vari Comitati e dal Comitato Mobilità Sostenibile Trentino CMST, risiedono principalmente nelle criticità ambientali determinate da una possibile propagazione dell’inquinamento alle zone interessate ai lavori, dei SIN ex SLOI ed ex Carbochimica, sottoposti a sequestro della Procura della Repubblica; ma anche da inquinamenti probabili generatisi all’ex scalo Filzi nei decenni passati dall’esercizio ferroviario. Tali possibili inquinamenti sono al vaglio di RFI, dell’APPA e dei carabinieri del NOE e della Procura della Repubblica. Non sono ancora noti tutti i risultati dei sondaggi e della caratterizzazione del sito interessato dell’imbocco a Trento Nord. Non intendiamo minimamente interferire con lo svolgimento delle indagini in atto.

Il CMST, in diverse conferenze stampa, ha anche denunciato che i progetti di RFI ITALFERR e del Consorzio Tridentum prevedono la permanenza dei rischi derivanti da trasporto delle merci pericolose nel centro abitato di Trento Nord e quelli derivanti dal rumore e vibrazioni, sia in fase realizzativa che in quella di futuro esercizio.

L’ing. Geat propone di sottoporre all’attenzione di RFI ITALFERR e CONSORZIO TRIDENTUM l’ipotesi progettuale del CMST e di prevedere l’imbocco della Galleria Trento più a Nord di circa 2 km, realizzando una piccola parte del lotto 5, già previsto nell’accesso sud del Tunnel di Base del Brennero. Tale ipotesi progettuale alternativa è stata elaborata dallo scomparso ing. ALBERTO BACCEGA e inviata per PEC a RFI ITALFERR ed illustrata all’Infopoint di Trento il giorno 26 settembre 2023. Una delegazione del COMITATO MOBILITÀ SOSTENIBILE TRENTINO “Ing.Alberto Baccega” si è recata all’INFOPOINT in Via Belenzani per consegnare il DOSSIER PLUS. Ai funzionari di RFI ITALFERR sono state poste n. 71 domande relative alla progettazione e realizzazione dell’opera e in particolare sull’OSSERVATORIO, sul rischio del trasporto delle merci pericolose, del rumore e delle vibrazioni. La delegazione del CMST, era composta dai due portavoce ing. Ezio Viglietti, ing. Pina Lopardo Paolo Ciresa, Mario Forni ed altri aderenti. A tutt’oggi non sono pervenute risposte da RFI ITALFERR.

Con lo stralcio del lotto 3A dal PNRR, decadono i termini dei lavori entro il 2026, e ci sono le concrete condizioni, per prevedere entro nuovi termini, una revisione ulteriore del PFTE e del progetto esecutivo, migliorativa, che elimini le criticità suesposte.

Pensiamo che con il senno e la ponderatezza, da parte dei progettisti e dei realizzatori, si possa pervenire a soluzioni condivise e più rispondenti alle esigenze delle comunità che risiedono in tali territori.

Inoltre riteniamo che si debba fare una seria riflessione sull’interramento dei binari della linea storica, per il trasporto locale e a lunga percorrenza dei viaggiatori, in una visione più generale di una metropolitana di superficie dell’Euregio. Per l’interramento dei binari non sono previste risorse finanziarie. Forse potrebbe diventare più fattibile l’adozione di soluzioni come il TRAM TRENO nel centro cittadino e l’estensione a sud del tracciato a scartamento metrico, isolato dalla rete ferroviaria RFI, della ferrovia Trento Malè come TRAM TRENO (SISTEMA TT1).

A Lugano, in Svizzera stanno già realizzando un sistema TRAM TRENO a scartamento metrico.
Riteniamo ancora una volta suggerire di mettere in atto una pausa riflessiva per la suddetta variante di progetto in corso d’opera (oggi possibile) e procedere alla bonifica delle aree SIN in tempi diversi, incompatibili con quelli realizzativi del lotto 3A.

A tal proposito proponiamo di creare un gruppo di lavoro, con la partecipazione di Comitati ed Associazioni, per ricercare tali soluzioni progettuali: una sorta di percorso partecipativo promosso dal Comune di Trento e gestito dall’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile, istituito dalla lp 6/2017, essendo interessati anche i problemi locali, oltre che quelli nazionali e internazionali del trasporto merci nel Corridoio Scandinavo Mediterraneo.

 

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Ing. Ezio Viglietti – Portavoce

Ing. Pina Lopardo – Portavoce

 

CMST-  Comitato Mobilità Sostenibile Trentino Ing. Alberto Baccega”

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