(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Una profonda tristezza e un forte dolore attraversano il Paese per l’ennesimo naufragio avvenuto
sulle nostre coste. Le vittime sono di tutti e le sentiamo nostre. Il bilancio è drammatico e sale di
ora in ora: sono stati già recuperati 40 corpi, tra cui molti bambini. Ci uniamo alla preghiera del
Santo Padre per ognuno di loro, per quanti sono ancora dispersi e per i sopravvissuti. Li affidiamo a
Dio con un pensiero per le loro famiglie.
Questa ennesima tragedia, nella sua drammaticità, ricorda che la questione dei migranti e dei
rifugiati va affrontata con responsabilità e umanità. Non possiamo ripetere parole che abbiamo
sprecato in eventi tragici simili a questo, che hanno reso il Mediterraneo in venti anni un grande
cimitero. Occorrono scelte e politiche, nazionali ed europee, con una determinazione nuova e con
la consapevolezza che non farle permette il ripetersi di situazioni analoghe.
L’orologio della storia non può essere portato indietro e segna l’ora di una presa di coscienza
europea e internazionale. Che sia una nuova operazione Mare Nostrum o Sophia o Irini, ciò che
conta è che sia una risposta strutturale, condivisa e solidale tra le Istituzioni e i Paesi. Perché
nessuno sia lasciato solo e l’Europa sia all’altezza delle tradizioni di difesa della persona e di
accoglienza.