News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

CARABINIERI CITES * CALENDARIO 2024: « TEMA DI QUEST’ANNO L’AFRICA, CULLA DI BIODIVERSITÀ TRA LE PIÙ RICCHE E AFFASCINANTI DEL PIANETA »

Scritto da
14.29 - martedì 19 dicembre 2023

E’ stato presentato oggi l’atteso Calendario CITES dell’Arma dei Carabinieri nella sua edizione del 2024. Il successo riscontrato anno dopo anno, infatti, rende questo appuntamento molto atteso dal mondo istituzionale, e non solo, che si occupa con particolare attenzione dell’ambiente e della salvaguardia della biodiversità.

Il Calendario CITES 2024 racconta l’Africa che è proprio una culla di biodiversità tra le più ricche e affascinanti del Pianeta, caratterizzata da una sorprendente varietà di ambienti ed ecosistemi, molti dei quali unici al mondo, ma anche coacervo di contraddizioni e criticità di natura ambientale ed antropica.

All’incontro è intervenuto il Gen. C. A. Andrea Rispoli, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri.
Il Calendario è stato presentato dal Col. Giorgio Maria Borrelli, Comandante del Raggruppamento Carabinieri CITES, con la proiezione di un video e con la partecipazione di esponenti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e del Museo delle Civiltà di Roma.
Una lectio magistralis è stata tenuta dal Prof. Giovanni Maria Flick su “Cultura, transizione ecologica e sviluppo sostenibile oggi e domani negli articoli 9 e 41 della Costituzione”.

La presentazione del Calendario CITES 2024 ha visto il continente africano mostrato nella sua imponenza e vulnerabilità attraverso dodici specie in via d’estinzione, tipiche delle tre principali macro-aree continentali: la zona arida e desertica, la zona equatoriale delle grandi foreste primarie e la savana della fascia tropicale e subtropicale.
Attenzione a parte ha meritato il Madagascar, vero continente nel continente ed autentico scrigno di biodiversità unico al Mondo.
Informazioni sulle particolarità delle specie trattate, tutelate dalla Convenzione di Washington, si intrecciano a pillole di curiosità sui relativi caratteri fisici ed etologici e si associano ad un mirato focus sulle principali minacce di sopravvivenza.

Ciascun bioma, che ospita le specie protagoniste del Calendario 2024, presenta singolari peculiarità e straordinarie risorse per il nostro Pianeta, sempre più esposte all’azione predatoria dell’uomo, impattante in maniera significativa sulla biodiversità e sullo sviluppo sostenibile del continente africano.

L’excursus sulle problematiche presenti fa eco a spunti di riflessione e di sensibilizzazione e trova riscontro nel contributo offerto dalla sapiente azione dei Carabinieri forestali CITES, costantemente protesa alla salvaguardia delle bellezze naturali in via d’estinzione, oltre il tempo e lo spazio. Questa la dichiarazione del Gen. C. A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, pubblicata nel calendario:

“Conservare la biodiversità è missione fondamentale per l’umanità, perché l’Ambiente possa essere consegnato alle generazioni che, con il loro divenire, scandiscono il tempo della vita sul nostro Pianeta. Un lavoro continuo ed attento, che deve vedere tutti coinvolti, Istituzioni e cittadini. In questo, la Convenzione di Washington, che regolamenta il commercio di animali e piante in via d’estinzione e ne contrasta quello illegale, rappresenta uno straordinario strumento che vede l’Arma dei Carabinieri in prima linea, in Italia e nel Mondo, attraverso l’appassionato e competente impegno dei suoi Reparti specializzati”.

 

///

Il Calendario CITES 2024 racconta l’Africa, culla di una biodiversità tra le più ricche e affascinanti del Pianeta, caratterizzata da una sorprendente varietà di ambienti ed ecosistemi, molti dei quali unici al mondo, ma anche coacervo di contraddizioni e criticità di natura ambientale ed antropica.

Il continente africano è mostrato nella sua imponenza e vulnerabilità attraverso dodici specie in via d’estinzione, tipiche delle tre principali macro-aree continentali: la zona arida e desertica, la zona equatoriale delle grandi foreste primarie e la savana della fascia tropicale e subtropicale. Attenzione a parte ha meritato il Madagascar, vero continente nel continente ed autentico scrigno di biodiversità unico al Mondo.
Informazioni sulle particolarità delle specie trattate, tutelate dalla Convenzione di Washington, si intrecciano a pillole di curiosità sui relativi caratteri fisici ed etologici e si associano ad un mirato focus sulle principali minacce di sopravvivenza
Ciascun bioma, che ospita le specie protagoniste del Calendario 2024, presenta singolari peculiarità e straordinarie risorse per il nostro Pianeta, sempre più esposte all’azione predatoria dell’uomo, impattante in maniera significativa sulla biodiversità e sullo sviluppo sostenibile del continente africano. L ’excursus sulle problematiche presenti fa eco a spunti di riflessione e di sensibilizzazione e trova riscontro nel contributo offerto dalla sapiente azione dei Carabinieri forestali CITES, costantemente protesa alla salvaguardia delle bellezze naturali in via d’estinzione, oltre il tempo e lo spazio.

Ma racconta anche di quanto i Carabinieri Forestali facciano ogni giorno anche sul territorio italiano per tutelare la biodiversità, non solo nazionale, ma globale. Contrastare il bracconaggio o il commerico illegale di animali e piante in via d’estinzione nel nostro paese significa anche tutelare la biodiversità del pianeta. Senza spazio e senza tempo.
In Italia tale azione viene svolta dagli uomini e donne del Raggruppamento Carabinieri CITES, come specialità di settore, e da tutti i Carabinieri Forestali che operano negli oltre 800 Nuclei Forestali e Parco dislocati su tutto il territorio nazionale.

 

SINTESI ATTIVITA’ OPERATIVA DEL RAGGRUPPAMENTO CARABINIERI CITES

Il Raggruppamento Carabinieri CITES, dipendente dal Comando Carabinieri per la Tutela della Biodoversità, è deputato:
a. all’attuazione della Convenzione di Washington (CITES) che disciplina il commercio internazionale delle specie animali e vegetali in pericolo di estinzione;
b. alla corretta applicazione dei regolamenti comunitari Forest Law Enforcement, Governance and Trade (FLEGT) ed EU Timber Regulation (EUTR), riguardanti il commercio internazionale del legname;
c. al contrasto al bracconaggio;
d. alla prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno degli animali;
e. ai controlli presso i giardini zoologici.
Tali attività vengono svolte attraverso un Reparto Operativo, articolato nella Sezione Operativa Centrale (SOC) e nella Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli animali (SOARDA), 35 Nuclei CC CITES e 11 distaccamenti in area doganale, dislocati su tutto il territorio nazionale, funzionalmente dipendenti.

ATTUAZIONE DELLA CONVENZIONE DI WASHINGTON E APPLICAZIONE EUTR – CONTROLLO DEL COMMERCIO DEL LEGNAME.

Il Reparto Operativo, Servizio Nazionale di Polizia Giudiziaria, per il tramite della Sezione Operativa Centrale (SOC), svolge una intensa, costante e quotidiana attività di impulso, coordinamento e supporto dei Nuclei CC CITES sul territorio, nelle attività operative volte a contrastare il traffico illegale di specie protette e di legname.
Garantisce il raccordo operativo con le enforcement straniere, tramite una rilevante attività di intelligence che porta ad un proficuo scambio di informazioni con le Istituzioni di cooperazione internazionale di polizia quali Interpol, Europol ed Olaf, con le quali individua, pianifica, ed attua sul campo, attività investigative di respiro internazionale per il contrasto dei traffici illeciti transfrontalieri.

Da evidenziare che, nel biennio 2022/2023, l’impegno internazionale è decisamente incrementato anche in virtù del ruolo di Driver che l’Italia ha ricevuto in ambito della piattaforma EMPACT di EUROPOL; ruolo affidato all’Arma dei Carabinieri e ricoperto prima dal Comandante del Raggruppamento CC CITES nel 2022 e oggi dal Comandante del Reparto Operativo del Raggruppamento stesso per l’anno 2023, coadiuvato dai militari della SOC e dagli Ufficiali dei Reparti CITES che hanno garantito la propria partecipazione ai vari impegni internazionali previsti.
In tale contesto la Sezione Operativa Centrale ha organizzato e gestito nel corso del 2023 i seguenti incontri internazionali tenutisi sul territorio nazionale. Il meeting della “European Task Force on Forestry Crime” (aprile 2023), speciale Task-force
costituita da INTERPOL per contrastare il traffico internazionale di legname proveniente da deforestazione che attualmente conta n. 14 paesi (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Lettonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Inghilterra, Ucraina ed Italia). I lavori si sono aperti presso la sede del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri alla presenza del Comandante del C.U.F.A. e sono poi proseguiti, nei giorni successivi, nella splendida cornice paesaggistica delle riserve naturali dei Reparti Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro (AQ) e Monte di Mezzo (IS).

Il meeting della rete “Jaguar” (ottobre 2023), svoltosi presso la sede del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri con l’apertura da parte del Comandante del C.U.F.A. All’incontro, che ha visto l’intermediazione di EUROPOL e INTERPOL, hanno partecipato rappresentanti dei corpi di polizia dei Paesi dell’America Latina, congiuntamente con quelli dei Paesi UE, nell’ambito di una “rete” finalizzata ad una stretta e diretta cooperazione nel contrasto ai crimini ambientali.

Il workshop operativo dell’Operazione “Madeira de Lei” (novembre 2023), azione EMPACT mirata al contrasto del traffico illegale di legname, che si è svolto, presso la sede del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri nei giorni precedenti all’attività operativa. Durante il workshop, al quale ha preso parte anche EUROPOL, sono state condivise le buone pratiche e le informazioni utili al fine di adottare delle strategie di contrasto comuni al fenomeno criminoso in argomento.

La Sezione Operativa Centrale svolge anche un ruolo amministrativo centrale, fungendo da raccordo nazionale con il Segretariato Generale CITES e con le Autorità CITES italiane ed estere e predispone l’organizzazione dello spostamento finale di animali confiscati dalle competenti Autorità Giudiziarie presso le strutture idonee individuate dall’Autorità di Gestione CITES del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mettendo a disposizione uomini e mezzi e dirigendo sul campo le relative attività operative.

Infine, il Raggruppamento Carabinieri CITES è chiamato ad assolvere l’importante compito istituzionale dell’educazione ambientale. In tal senso, nel corso del 2023, militari della Sezione Operativa Centrale e dei competenti Nuclei CITES territoriali hanno effettuato attività divulgativa presso varie scuole primarie del Paese e sono stati impegnati nelle principali fiere e manifestazioni di settore in programma sul territorio nazionale, ove sono stati allestiti specifici stands dell’Arma.

 

Fra le principali campagne di controlli attuate dal Raggruppamento nel 2023 si possono citare:

− “Reptilia”, campagna in ambito EUROPOL a coordinamento italiano (Arma dei Carabinieri), finalizzata al contrasto del traffico illecito di rettili. Sono stati effettuati, solo in Italia, oltre 200 controlli nel corso dei quali sono stati controllati circa duemila esemplari, elevate numerose sanzioni amministrative e deferiti più soggetti all’Autorità Giudiziaria con sviluppi
investigativi in corso;

− “Madeira de Lei”, operazione sotto egida EUROPOL a coordinamento italiano (Arma dei
Carabinieri) contro il traffico illegale di legname, alla quale hanno partecipato le forze dell’ordine di Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Brasile, Costa Rica e Panama. Da sottolineare come il commercio illegale di legname impoverisca le risorse naturali dei paesi di origine avendo un impatto diretto sulla deforestazione e, di conseguenza, sul cambiamento climatico. Le attività di polizia svolte hanno riguardato il contrasto al disboscamento illegale, al contrabbando, alla frode documentale, al riciclaggio di denaro e all’evasione fiscale. Sono stati effettuati n.226 controlli congiunti sul territorio UE che hanno portato a sequestri di container di legname provenienti dal Myanmar e dal Brasile per un valore stimato di decine di migliaia di euro.

− “Thunder”, campagna promossa da INTERPOL congiuntamente al World Custom Organization (WCO) a tutela delle specie di flora e fauna protette, finalizzata a identificare, interrompere e smantellare le reti criminali internazionali coinvolte nel commercio illegale di fauna e flora selvatica. Sono stati effettuati, solo in Italia, oltre 220 controlli nel corso dei quali sono stati controllati migliaia di esemplari, elevate numerose sanzioni amministrative e deferiti più soggetti all’Autorità Giudiziaria con sviluppi investigativi in corso;

− “Turriaca”, operazione volta alla conservazione della specie di avifauna selvatica denominata “Berta maggiore” (nome scientifico “Calonectris diomedea”) e dalla quale prende il nome (Turriàca è difatti la denominazione dialettale con la quale i linosani appellano la Berta maggiore). La specie è protetta da varie normative nazionali e internazionali che tutelano sia la specie che gli habitat in un combinato incardinato nel sistema di conservazione denominato “RETE NATURA 2000”.

− “Wallaby”, operazione finalizzata all’esecuzione del trasferimento di 13 esemplari di Macropu rufogriseus (Wallaby) in confisca. Particolarmente complessa, ha necessitato anche dell’ausilio di imbarcazioni dei Vigili del Fuoco per portare gli esemplari in argomento, una volta catturati, dall’Isola dei Cipressi sita nel lago di Pusiano (CO) alla struttura affidataria individuata dal MASE avente sede in Toscana.

 

IL CONTRASTO AL BRACCONAGGIO E AI REATI COMMESSI IN DANNO AGLI ANIMALI.
La Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali (SOARDA) del Reparto Operativo contrasta il bracconaggio, controlla il corretto esercizio della caccia, svolge complesse indagini relative al traffico di fauna selvatica, animali da reddito e d’affezione, opera contro il maltrattamento degli animali.

Tra le attività della Sezione vi sono quelle di attuazione del “Piano d’azione per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici”, nell’ambito del quale è stata istituita una cabina di regia con tutte le amministrazioni nazionali e locali interessate, il cui tavolo tecnico operativo è coordinato dal Comandante del Rgp CC CITES. Sono stati, altresì, istituiti sette “black spot” (Coste pontino- campane, Coste e zone umide pugliesi, Delta del Po, Sicilia occidentale, Prealpi lombardo-venete, Sardegna meridionale, Stretto di Messina) ove è particolarmente significativo il fenomeno del bracconaggio.

Nel 2023 la Sezione ha inoltre coordinato la campagna controlli denominata “Lady Hawke”, per accertare l’esistenza di un commercio illegale di esemplari appartenenti a diverse specie di rapaci autoctoni, provenienti da prelievo in natura.
Come ben noto, tutte le specie di uccelli rapaci sono particolarmente protette, oltre che dalla Convenzione Internazionale di Washington CITES, da quelle di Berna e Di Bonn, e da Direttive Europee, quali la Direttiva Uccelli 79/409, e dalla L. 157/92, legge sulla protezione della fauna selvatica omeoterma.
L’attività ha evidenziato come sia diffusa, tra alcuni allevatori, la pratica di applicare ad esemplari di avifauna proveniente da cattura illegale in natura, anelli identificativi falsi (ossia di fattura artigianale, amovibili e di misura diversa dagli originali) o appartenenti ad esemplari deceduti (in tal caso a volte riportanti segni di alterazioni, per forma e spessore), a cui sono collegati certificati CITES a loro volta contraffatti o di animali morti, legalizzando fraudolentemente la provenienza della stessa avifauna per la successiva detenzione o cessione.

Per tale ragione, il Raggruppamento Carabinieri CITES, già dal 2022, ha svolto una campagna nazionale di controlli presso gli allevatori e detentori di rapaci, finalizzata da un lato a verificare l’eventuale presenza di esemplari di rapaci provenienti dal prelievo in natura ed illegittimamente “regolarizzati”, attraverso il riciclo o la falsificazione di documentazione CITES e/o l’apposizione di anelli non corrispondenti a quanto previsto dalla vigente normativa in materia, e dall’altro alla creazione di un database che permetta di analizzare il numero e la distribuzione spaziale di allevatori e detentori di rapaci, anche al fine di favorire le attività di pianificazione dei controlli e ad eventuali attività di Polizia Giudiziaria.
La campagna è stata ripetuta nel 2023. Preventivamente, ai Nuclei Carabinieri CITES sono state fornite le linee guida per il supporto operativo e delle schede specifiche (per il falco pellegrino, lanario e aquila del Bonelli), da poter prendere come riferimento anche per altre specie. In tali schede venivano evidenziati i caratteri utili all’identificazione delle specie e al riconoscimento delle classi di età degli esemplari controllati.

All’atto dell’attività è stata verificata, per ogni esemplare detenuto dai soggetti controllati, la corrispondenza tra le informazioni (data di nascita, specie) riportate nella certificazione e gli esemplari controllati (anelli e classe di età). Ogni esemplare controllato è stato fotografato (utilizzando la fotocamera del telefono o eventuali altri supporti digitali) contestualmente ad un supporto cartaceo in cui, nella maggior parte dei casi, è stata indicata la specie, il numero del certificato e la sigla riportata nell’anello identificativo.
Con riguardo ai traffici di animali d’affezione, le vendite (sia di natura legale che illegale), oggi si svolgono in modo prevalente su Internet: i cuccioli proposti in vendita, spesso dichiarati come italiani, provengono in realtà da paesi dell’Est Europa e sono spacciati come cani di “razza”(es. Bulldog francese”, “Shit-tzu”, “Chihuahua”) ma in realtà risultano essere dei cani “meticci”, sia per le loro caratteristiche estetiche e perché non presentano gli standard della razza, sia in quanto gli stessi cuccioli vengono introdotti sul suolo nazionale dopo aver viaggiato in ambito comunitario privi di documenti validi attestanti l’effettiva iscrizione ad un libro genealogico del Paese di Produzione (EXPORT PEDIGREE). Inoltre, la movimentazione dei cuccioli è subordinata all’avvenuta vaccinazione che li rende immuni alla rabbia e di conseguenza sono commercializzabili all’età di tre mesi e ventuno giorni.

I cuccioli oggetto di traffico, invece, viaggiano in età di molto inferiore ai limiti consentiti e senza le necessarie vaccinazioni come l’antirabbica, senza il microchip previsto come obbligatorio dalla normativa di settore e spesso, sono accompagnati da passaporti (PET-PASSPORT Europeo) falsi.
Il fenomeno del bracconaggio ittico, infine, negli ultimi anni ha assunto una dimensione non più solamente locale, ma anche interprovinciale, interregionale, statale e transnazionale ed ha portato negli anni ad un calo drastico del patrimonio ittico nazionale. Il Rgp CC CITES, nel 2023, ha svolto numerosi servizi per il contrasto del fenomeno della pesca abusiva, soprattutto nelle provincie di Ferrara, Ravenna, Rovigo, Venezia e Perugia che hanno portato al deferimento all’autorità giudiziaria di decine di soggetti che prelevavano fauna ittica con l’ausilio di strumenti capaci di stordire i pesci mediante scosse elettriche per immetterla sul mercato locale, nazionale e transnazionale.

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.