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CARABINIERI – BOLZANO * RAGGIRI VERSO ANZIANI: « “SONO IL MARESCIALLO” MA È UNA TRUFFA, DENUNCIATI DUE DISOCCUPATI NAPOLETANI »

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10.58 - domenica 24 marzo 2024

“Sono il Maresciallo…” ma è una truffa. 2 Denunciati a Laives e Bronzolo. Al termine di un’articolata indagine operata dai militari della Compagnia Carabinieri di Egna sono stati individuati e denunciati in stato di libertà due soggetti in relazione ad un reato odioso, che sfrutta la buona fede delle persone più fragili, stiamo parlando delle truffe agli anziani.

I militari dell’Arma, delle Stazioni di Laives e di Bronzolo in stretto coordinamento con l’Aliquota Operativa di Egna erano infatti da diversi giorni sulle tracce dei due malfattori e grazie ad una serrata attività investigativa, nella quale hanno ricorso anche all’ausilio di supporti tecnico-informatici, sono riusciti a risalire agli autori di due truffe consumate nel mese di febbraio a Bronzolo e Laives.

I responsabili sono due disoccupati residenti in provincia di Napoli, che avevano messo in atto un vero e proprio stratagemma per raggirare gli anziani, con l’obbiettivo di accaparrarsi i loro risparmi e gioielli. Sono due anziani, residenti rispettivamente a Laives e Bronzolo, le vittime di questa ignobile vicenda i cui fatti risalgono al 22 e 23 febbraio 2024.

La modalità della truffa è purtroppo nota come quella del “falso maresciallo”, ovvero una persona che, qualificandosi come maresciallo dei carabinieri, telefona al numero di casa dell’anziano e gli riferisce di una disgrazia, in questo caso un incidente stradale, in cui è rimasto colposamente coinvolto un suo familiare stretto. A quel punto il finto maresciallo tranquillizza l’anziano dicendogli di poter aiutare il suo congiunto in quanto conosce un ottimo avvocato al quale però va subito versato un anticipo. Ottenuto l’assenso dell’anziano il finto avvocato si presenta presso l’abitazione per farsi consegnare quanti più soldi e gioielli possibili.

Così una signora del 39’ di Laives e un signore del 34’ di Bronzolo sono stati truffati perdendo complessivamente circa 30.000 € tra contanti e gioielli, risparmi di una vita. Gli investigatori dell’Arma stanno ricostruendo il percorso effettuato dai due soggetti nel tentativo di risalire ad altre truffe perpetrate dagli odierni indagati, la cui posizione ora è al vaglio della Procura della Repubblica di Bolzano. Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Egna – Capitano Federico Seracini invita i cittadini che si trovassero a ricevere delle telefonate dubbie, a prendere tempo e contattare immediatamente il numero di emergenza 112 oppure a rivolgersi ad un presidio dell’Arma sul territorio in modo da ricevere assistenza. Ai sensi delle vigenti normative, ovviamente ai soggetti è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sarà stata legalmente provata la colpevolezza con una sentenza irrevocabile (Direttiva 2016/343/UE).

 

https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/Cose-di-tutti-i-giorni/contro-le-truffe

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