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CAMERA PENALE TRENTO * DETENUTI: « FERMIAMO I SUICIDI IN CARCERE, NUOVA ASTENSIONE UDIENZE ATTIVITÀ PENALI (20/3) »

Scritto da
15.58 - lunedì 18 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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La Camera Penale di Trento aderisce alla nuova ASTENSIONE DALLE UDIENZE PENALI proclamata dall’UNIONE DELLE CAMERE PENALI IL 20 marzo 2024. Per fermare i suicidi in carcere. NON C’E’ PIU’ TEMPO!

La Camera Penale di Trento aderirà alla nuova giornata di astensione dalle udienze dalle attività penali che avrà luogo il prossimo 20 marzo 2024 in tutta Italia da parte dell’avvocatura penalista associata nell’Unione delle Camere Penali Italiane.

L’astensione si riallaccia all’iniziativa dello scorso febbraio, con la quale le Camere Penali avevano già posto con forza all’attenzione di tutti, tra l’altro, anche la gravissima situazione delle carceri italiane e del loro indicibile sovraffollamento (oltre 60.000 presenze su una capienza massima di 50.000 posti) e del drammatico fenomeno dei suicidi in carcere, nella totale assenza, da parte del Governo, di urgenti iniziative volte alla decompressione ed alla salvaguardia della dignità dei detenuti.

I penalisti trentini sottolineano che il fenomeno tocca purtroppo anche gli istituti penitenziari della nostra Regione, che ospitano un numero di detenuti superiore alla loro potenzialità e l’emergenza umanitaria in atto impone un cambio di passo immediato.

L’Unione delle Camere Penali evidenzia che dall’inizio dell’anno al 14 marzo si sono succeduti ben Venticinque suicidi in carcere, senza che siano stati ancora attuati rimedi idonei a scongiurare la morte, per malattia e per suicidio, negli istituti penitenziari.
A Roma il 20.03.2024 in Piazza dei Santi Apostoli, dalle ore 14.00 si terrà la manifestazione nazionale organizzata dall’Unione Camere Penali – alla quale prenderà parte anche una delegazione trentina, con l’intervento di tutte le associazioni sensibili a tale emergenza, dei rappresentanti della politica favorevoli all’adozione di strumenti immediati volti alla soluzione della crisi in atto, dei presidenti delle camere penali territoriali e degli iscritti per dare voce a tutti coloro che non possono parlare per denunciare questa strage in atto, affinché si possa realizzare, tutti insieme, l’obiettivo di arrestare con efficacia il terribile fenomeno dei suicidi in carcere.

 

 

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GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE
Delibera del 2 marzo 2024
La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane

 

RILEVATO
• che con delibera del 25 gennaio 2024 è stata proclamata l’astensione delle udienze per il 7, 8 ,9 febbraio 2024, denunciando l’irrazionale moltiplicazione delle fattispecie di reato con il conseguente aggravamento delle pene in senso contrario al principio di uguaglianza e di proporzionalità̀, facendo gravare in maniera del tutto irragionevole sul sistema penale e sul sistema carcerario il destino dell’intero ordinamento;
• che le politiche securitarie realizzate da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi decenni, unitamente alla mancata riforma dell’esecuzione penale, hanno determinato l’attuale condizione di sovraffollamento carcerario e lo stato inumano e degradante della detenzione nel nostro Paese;
• che, com’è stato ricordato nel corso della Inaugurazione dell’Anno Giudiziario dei Penalisti italiani, dal titolo “Il Processo come ostacolo il Carcere come destino”, il numero di detenuti, superiore alle 60.000 unità e con un aumento costante di circa 400 detenuti al mese, ha raggiunto quote prossime a quelle che nel 2013 hanno condotto la Corte EDU a emettere la sentenza “Torreggiani”, con la quale l’Italia è stata condannata per la persistente violazione del divieto di infliggere pene o trattamenti inumani ai detenuti;

 

CONSIDERATO
• che il fenomeno dei suicidi avvenuti in carcere nei primi 58 giorni del 2024 è in continua ascesa – circa uno ogni due giorni – e che appare oramai improcrastinabile un immediato intervento del Governo e della Politica, tutta, al fine di arginare la strage in atto;
• che ogni giorno trascorso senza che siano attuati rimedi idonei a scongiurare la morte, per malattia e per suicidio, negli istituti penitenziari non può che accrescere le responsabilità, politica e morale, di coloro che tale fenomeno hanno l’obbligo di affrontare con rimedi urgenti e inderogabili;
• che vi è il pericolo concreto che togliersi la vita in carcere possa rappresentare, per i tanti oppressi, una “soluzione” da emulare, per sfuggire a condizioni di privazione della libertà sempre più umilianti e disumane;
• che il sovraffollamento carcerario, la patologica carenza negli organici di agenti penitenziari, di medici e psichiatri e di operatori sociali acuiscono le già penose condizioni di vita dei detenuti;
• che preoccupa ulteriormente il susseguirsi di episodi di violenza sui detenuti, l’ultimo dei quali (sarebbe) avvenuto nella Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia;

 

RITENUTO
• che occorre sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, persuadere il Governo, il Parlamento e la politica tutta circa la necessità di adottare atti di clemenza generalizzati, quali l’indulto o l’amnistia, legiferare urgentemente in materia di concessione della liberazione speciale anticipata, introdurre il sistema del “numero chiuso” ovvero ogni altro strumento atto a limitare in futuro il ripetersi del fenomeno del sovraffollamento, prevedendo altresì misure extradetentive speciali per detenuti in espiazione breve e operare una congrua depenalizzazione, oltre che ridimensionare l’impiego delle misure cautelari personali intramurarie, riconducendole ai principi liberali del minor sacrificio possibile e della presunzione di innocenza;

 

PRESO ATTO
• che nonostante l’emergenza umanitaria in atto imponga un cambio di passo immediato, non si è ancora registrata una chiara e netta presa di posizione del Governo volta a rimediare all’ingravescente fenomeno del sovraffollamento;
• che l’Unione ribadisce con forza e determinazione il proprio appello al Governo e a tutte le forze parlamentari affinché si possa realizzare, tutti insieme, l’obiettivo di arrestare con efficacia il terribile fenomeno dei suicidi in carcere, con l’assoluta convinzione che “NON C’E’ PIU’

 

TEMPO”.
Tanto premesso,

 

DELIBERA
nel rispetto del Codice di Autoregolamentazione l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per il giorno 20 marzo 2024 escluso il circondario di Ischia, interessato da un’astensione indetta dall’Associazione forense Isola d’Ischia con delibera del 27 febbraio 2024 per il giorno 18 marzo 2024;

 

CONVOCA
i Presidenti delle Camere Penali territoriali e tutti gli iscritti a recarsi in Roma per partecipare alla manifestazione, che si terrà con tutte le associazioni sensibili a tale emergenza e con i rappresentanti della politica favorevoli all’adozione di strumenti immediati, volti alla soluzione della crisi in atto, in Piazza dei Santi Apostoli, in data 20 marzo 2024 alle ore 14.00;

 

DISPONE
la trasmissione della presente delibera al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera e del Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, ai Capi degli Uffici giudiziari.

 

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