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AVV. SCHUSTER * SEZIONI UNITE E SURROGAZIONE MATERNITÀ: « UNA SENTENZA NEGATIVA, MA CHE DÀ ATTO DELLA COMPLESSITÀ DELLA QUESTIONE »

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12.58 - venerdì 30 dicembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Sezioni unite e surrogazione di maternità: una sentenza negativa, ma che dà atto della complessità e delicatezza della questione. Con sentenza depositata in data odierna n. 38162 le sezioni unite della Corte di cassazione hanno cassato la decisione della Corte di appello di Venezia che aveva tutelato un bambino nato in Canada da gestazione per altri ordinando la trascrizione anche del genitore intenzionale. Dopo un attento vaglio della giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea per i diritti umani, nonché della ordinanza della Prima sezione civile che aveva investito le sezioni unite della questione, il massimo consesso ha concluso che lo strumento dell’adozione in casi particolari, per come plasmato ad oggi dopo la sentenza di incostituzionalità n. 79 del 2022, rappresenta un’adeguata tutela del nato.

La coppia di padri apprende con profondo dispiacere dell’esito del giudizio durato diversi anni. Reputano che ai giudici dovesse essere riconosciuta la possibilità di valutare il caso concreto, senza automatismi in un senso o nell’altro. Ribadiscono che la via dell’adozione, anche per le procedure costose e i tempi dilatati della giustizia italiana, anche minorile, non rappresenta una risposta adeguata per proteggere i bambini che sono comunque nati e che rimangono titolari di diritti loro propri.

Per l’avvocato Schuster, che ha seguito la famiglia in tutti i gradi di giudizio e in Corte costituzionale l’ha difesa insieme al prof. avv. Antonio Saitta, si tratta di una sentenza che, al di là dell’esito non auspicato, dimostra una nuova e grande sensibilità per il tema. «Le sezioni unite hanno dato prova di avvicinarsi alla questione della gestazione per altri con grande rispetto e delicatezza. Sono stati affrontati gli argomenti sollevati dalle parti, riconoscendo ad ognuno il proprio peso, senza nascondersi dietro enunciazioni apodittiche o superficiali. È bene che sia stato confermato anche come l’orientamento sessuale non assuma alcun peso quando si parla di figli e genitorialità: un’affermazione ovvia, ma sfortunatamente ancora necessaria. E vi è un’importante passo avanti in questa decisione: il genitore biologico non potrà più bloccare le domande di adozione e mettere alla porta il genitore intenzionale, un potere che viene superato se contrario all’interesse del minore. Di fatto, si tratta del superamento di una vecchia norma di legge».

Il legale trentino prosegue: «Rimangono, però, inevase alcune questioni: i tempi lunghi delle adozioni, tutt’altro che celeri in molti, troppi tribunali, così come la protezione del nato quando il genitore intenzionale muore prima di aver realizzato l’adozione. Ma sono questioni che, quando arriveranno all’attenzione della Cassazione, sono fiducioso troveranno una risposta sensibile e capace di tutelare i minori coinvolti. Per ora l’Italia offre lo strumento dell’adozione coparentale, strumento che reputo ancora insufficiente. Sta comunque al Parlamento offrire uno strumento adeguato e migliore, come richiesto dalla Corte costituzionale nel 2021 proprio nel caso riguardante questa famiglia veneta».I padri non sono disponibili a rilasciare interviste o dichiarazioni e hanno demandato allo Studio legale Schuster la diffusione del sopra riportato commento.

 

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Avv. Alexander Schuster

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