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ASSOUTENTI * BENZINA: « LA BENZINA VERDE SFONDA QUOTA 2,5 EURO AL LITRO AL “SERVITO”, ANALISI SUI PREZZI COMUNICATI DAI GESTORI AL MIMIT »

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11.59 - sabato 17 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Da inizio anno pieno di gasolio costa 5,5 euro in più, si rischia nuova spirale inflattiva ed effetti sui prezzi dei prodotti trasportati.

La benzina in modalità servito ha già sfondato il tetto psicologico del 2,5 euro al litro in alcuni distributori italiani, con l’aggravante che i nuovi listini record si registrano non sulle autostrade, dove i prezzi dei carburanti sono notoriamente più elevati, ma sulla rete ordinaria. La denuncia arriva oggi da Assoutenti, che ha analizzato gli ultimi prezzi al pubblico comunicati dai gestori al Mimit e pubblicati sul sito del Ministero.

Verificando i dati diffusi sull’apposito “Osservaprezzi Carburanti” del Mimit e riferiti alla data del 16 febbraio, si registra un forte incremento dei listini di benzina e gasolio, con alcuni distributori che vendono la verde a prezzi già superiori ai 2,5 euro al litro – spiega Assoutenti – E’ il caso ad esempio di una pompa ubicata a Taranto, dove la benzina costa 2,537 euro al litro, il gasolio 2,447 euro/litro. Anche in provincia di Benevento la benzina al servito ha superato i 2,5 euro al litro, e viene venduta a 2,522 euro, mentre il prezzo più alto tra quelli rilevati spetta ad un distributore della provincia di Palermo che, in base all’ultimo dato fermo però al 15 febbraio, vendeva un litro di verde a 2,565 euro, 2,495 euro/litro il gasolio.

In alcuni distributori ubicati nelle province di Bergamo, Milano e Cuneo la benzina, sempre al servito, supera i 2,4 euro, e viene venduta a prezzi compresi tra 2,404 e 2,420 euro/litro – aggiunge ancora Assoutenti, che sottolinea tuttavia come molti distributori non comunichino in modo tempestivo i listini al Mimit, con la conseguenza che i prezzi non sempre risultano aggiornati.

Sulla rete autostradale, alla data del 16 febbraio, la benzina più cara è quella venduta sulla A21 nei pressi di Piacenza: 2,499 euro al litro. Sulla A12 Sestri L.-Livorno la verde raggiunge 2,429 euro al litro, 2,419 euro al litro sulla A55, 2,405 euro/litro sulla Diramazione A8/A26 e sulla A4 Milano-Brescia.

“In poche settimane i listini dei carburanti sono aumentati sensibilmente, al punto che oggi un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno, mentre per un pieno di gasolio si spendono 5,5 euro in più – denuncia il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – In appena 6 settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3%, e al di là dei casi limite dove i listini superano i 2,5 euro al litro, il rischio concreto è che la nuova ondata di rialzi alla pompa determini una spirale inflattiva attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio dei beni che viaggiano su gomma e che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia”.

 

 

 

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