News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

APRONE (PATT – ALA) * AMMINISTRATIVE 2023: « TRISTE USARE L’AUTONOMISMO NON COME NOBILE FINALITÀ DI INTENTI, MA COME VEICOLO SU CUI MONTARE E SMONTARE PRIMA POSSIBILE »

Scritto da
08.53 - sabato 1 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Una decisione presa con cinque anni di ritardo. Sembrerebbe che, nonostante i mal di pancia e i distinguo, l’alleanza di centrosinistra abbia trovato la quadra su Valduga; i partiti di csx quindi ostentano sui social fierezza e soddisfazione per i tempi brevi con cui la contrattazione è stata portata a termine. Ed è su questo punto che personalmente credo manchi il senso del reale. Come può la replica dello schema del centrosinistra che per decenni ha governato il Trentino, bene o male stessi partiti (o evoluzioni degli stessi) e stesse persone, trovarsi a marzo 2023 ancora senza una forma e una sostanza, dopo ben cinque anni di purgatorio? Come è possibile che un meccanismo sulla carta oliato, sempre uguale a se stesso, abbia sostanzialmente buttato via cinque anni in cui avrebbe potuto approfittare di una “pausa di governo” in fondo necessaria per autoanalizzarsi, risolvere le proprie criticità, riorganizzarsi, magari far spazio ad una nuova generazione meno autoreferenziale e palazzara, trovandosi ancora sostanzialmente smarrita e inconcludente a pochi mesi dal voto, di nuovo? Che ora Valduga venga dichiarato il candidato di (quasi) tutti o meno, non risolve l’arcano e anzi rischia ulteriormente di palesare il disastro. Sono fuori tempo massimo non di settimane o di mesi, ma di anni. Oltretutto, l’unico scopo dichiarato dal csx è quello di “battere il centrodestra”, il collante che li tiene uniti per loro stessa ammissione non è quindi un’unità di intenti rispetto ad una visione di governo e di programma, ma di banale necessità di recuperare la posizione di predominanza.

Uno scopo comune troppo debole per evitare, il giorno dopo il voto, di schiantarsi nelle diverse visioni e posizioni politiche che li caratterizza. In tutto questo l’ala autonomista, quella vera, si è ricompattata e riorganizzata nonostante il fuoco incrociato degli ex compagni di viaggio che per anni hanno provato ad indebolire e sottomettere il PATT. Probabilmente nel 2018 credevano di essere molto vicini allo scopo, e il trovarsi invece alle prese con un percorso di ricostruzione che in questi anni ha palesato (i risultati elettorali lo certificano) la sempre maggiore approvazione dei trentini fino a renderci determinanti sullo scacchiere politico ha certamente rovinato i piani di molte eminenze grigie di quell’area politica. Ed è un triste fatto, lo ribadisco, perché di nuovo palesa una volontà di usare l’autonomismo non come nobile finalità di intenti ma semplicemente come veicolo su cui montare e poi smontare il prima possibile. Questo mi conferma, se mai ce ne fosse bisogno, la necessità degli autonomisti di scostarsi il più possibile da alleanze basate unicamente sull’opportunismo del momento e perseguire la logica dell’accordo programmatico, unica via per chi veramente vuole difendere l’Autonomia e per ragionare su come servire al meglio il Trentino Autonomo.

 

*

Francesca Aprone
Assessore PATT Comune di Ala (Tn)

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.