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” ALTERNATIVA ” * ELEZIONI AMMINISTRATIVE – TRENTINO : « IL NOSTRO PROGETTO ED I NOMI DELLA NOSTRA LISTA LISTA » (PDF)

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13.20 - lunedì 14 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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C’è un’alternativa all’attuale stato di cose? Noi pensiamo di SI! Basta deciderlo.

È in atto da tempo una crisi che mette ai margini la politica democratica nel nostro paese. Da anni si susseguono governi tecnici che fanno da cinghia di trasmissione con le politiche “austeritarie” europee. Esecutivi che creano disagio e dissenso e poi passano la mano a governi politici che per un po’ di tempo, possono governare i milioni di euro, ma non possono governare i miliardi e perciò devono a loro volta passare la mano ad un governo tecnico. Il “vincolo esterno” non ha mai abbandonato il centro della scena. Viene perpetuato un meccanismo perverso che oggi viene utilizzato per governare persino la crisi economica nata dalla crisi post Covid e dominerà nella ristrutturazione della vita di una Repubblica italiana fortemente condizionata da forze avverse.
Alternativa è nata inizialmente in Parlamento per dare una risposta forte a questa assenza di vera opposizione al cospetto di una classe politica priva di differenze valoriali e poi si è strutturata nei territori per costruire una proposta che fosse slegata totalmente da quelle logiche opportunistiche ahimè note, lontane anni luce dal vero concetto di politica al servizio del cittadino.

Il governo di tutti e di nessuno aveva già segnato il passo ad uno scenario incerto e poco rassicurante. Non è un caso se proprio durante il governo Draghi si fosse inaugurata la stagione della collegialità trasversale su provvedimenti a dir poco scellerati. Dalla legge Cartabia, passando per la compressione dei diritti dei lavoratori, arrivando fino alle devastanti politiche anticovid contro la persona e il suo diritto di scelta, arrivando poi alla scandalosa posizione belligerante sul conflitto russo ucraino, con il persistente invio di armi in teatro di guerra che ancora oggi, con il governo Meloni, non accenna a fermarsi. Fondando Alternativa, il giorno stesso in cui abbiamo negato la fiducia al governo Draghi al momento del suo insediamento, abbiamo voluto dare un segnale forte ad una classe politica genuflessa ai poteri extranazionali, da destra a sinistra, passando per quei partiti che fino a poco tempo prima si definivano “cambiamento”.

Abbiamo scelto la strada della coerenza in condivisione con il pensiero di milioni di cittadini sommersi dall’europeismo reale, molto diverso dal “sogno europeo” tutto ideologico che ci era stato venduto per anni come la realizzazione dell’Europa dei popoli come comunità solidale e coesa. Siamo stati fin da subito in sintonia con quella moltitudine di cittadini che chiedevano a gran voce un’alternativa al rigorismo finanziario e all’annientamento dell’individuo e dei diritti della persona.

Purtroppo, anche quei movimenti che si erano avvicinati e mostrati solidali dinnanzi a questa moltitudine viva e pensante, oggi si sono arresi alle logiche dei partiti di sistema e alla sudditanza verso i poteri extra-nazionali. Onestà e coerenza saranno sempre i nostri punti di forza. Stiamo sviluppando un programma che, se realizzato, favorirà la costruzione di un’Italia non sottomessa, più giusta, dinamica, protagonista in Europa e nel mondo, con uno sguardo aperto e collaborativo verso i popoli del Mediterraneo.

Un programma che darà valore a quel popolo che è il primo attore dell’articolo 1 e dell’articolo 3 della Costituzione, secondo un’idealità sovrana e sociale.
Non perderemo mai di vista alcuni dei temi cruciali che attengono direttamente alla vita delle persone e al loro benessere economico e sociale: ambiente, salute e lavoro. Sono tre pilastri che non possono essere intaccati in una società che possa definirsi davvero sana. Questo poichè il ricatto occupazionale che si è perpetrato nel tempo, da parte di certa politica, concentrata sui propri opportunismi e interessi di bottega, ha trasformato un diritto costituzionale in una moneta di scambio per ipotecare la salvaguardia del pianeta, dell’habitat che ci può garantire un futuro in salute e della nostra stessa esistenza. Intendiamo porre la persona al centro della nostra azione politica e garantire ad essa un futuro senza compromessi al ribasso.

I diritti della persona non si toccano e dovranno sempre essere strettamente connessi con l’integrità e la salvaguardia del contesto ambientale e sociale e con il rispetto del pianeta. Chi millanta possa esserci un futuro degno e dignitoso per le nuove generazioni, senza questi presupposti, mente spudoratamente, portando avanti un modello consumistico cannibalesco, ormai insostenibile.

Un modello che certamente conviene solo a pochi privilegiati. Non ai cittadini comuni che hanno ben altre esigenze e necessità. Parliamo di cittadini che vivono per lavorare (per chi il lavoro ce l’ha), tartassati da una pressione fiscale inadeguata rispetto ai servizi garantiti dallo Stato; persone con stipendi da fame, che da troppo tempo hanno perso la consapevolezza d’essere persone e non automi costretti in schiavitù da un sistema perverso e iniquo.

Vogliamo un’economia rinnovata, solidale e orientata al benessere umano, materiale, spirituale, che non svilisca l’interesse pubblico ma lo sostenga e lo incentivi, seppur nel rispetto del privato. Al contempo, le scelte di uno Stato che possa dirsi realmente democratico, non dovranno mai essere in contrasto con la sicurezza, la libertà e la dignità dell’individuo.

Vogliamo un’Alternativa vera. Un’Alternativa che non contempli più compromessi al ribasso per la vita delle persone e per il bene del nostro paese!

 

 

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Elena Dardo

 

 

 

 

 

 

 

 

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