Interrogazione a risposta scritta. Incarichi vacanti di medici di medicina generale e intenzioni della Giunta. Premesso che:
nel “Rapporto sui medici di medicina generale (MMG)” di Agenas del maggio 2023 vengono riportati alcuni dati forniti dal Ministero della Salute sulla medicina generale che per la Provincia autonoma di Trento indicano:
• una progressiva riduzione dei MMG tra il 2019 e il 2021 (ultimo anno rilevato), che passano da 340 a 330;
• un numero di MMG con un’anzianità di servizio importante (oltre 27 anni dalla laurea) pari a 214 unità il 64,8% (anno 2021);
• un numero medio di scelte per medico pari a 1436 assistiti, secondo solo all’Alto Adige;
• un numero di MMG ogni 10.000 persone adulte pari a 6,09 (solo Alto Adige e Calabria ne hanno meno);
• un lieve miglioramento della situazione previsto per il 2025, calcolato dalla differenza tra pensionamenti (tenuto conto del compimento dei 70 anni d’età: 112 medici) e gli ingressi (stimato a partire da una copertura al 100% dei posti messi a disposizione nell’iter formativo dei MMG: 119 diplomati): si avrebbe un saldo positivo di 7 medici (unici in attivo Trentino e Valle d’Aosta);
• un numero di borse di studio per la Scuola di Medicina generale che è progressivamente aumentato dalle 20 del 2014 sino alle 37 del 2022;
nel marzo di quest’anno la Fondazione Gimbe ha reso noti ulteriori elaborazioni sulla situazione dei MMG in Italia che partono da dati più recenti (al 1° gennaio 2023) sia del
Ministero della Salute che della SISAC – Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati, che per il Trentino indicano che:
• il 59,1% dei medici ha più di 1500 assistiti;
• entro il 2026 78 MMG raggiungerà l’età pensionabile di 70 anni (meno del quadriennio 2022-25, come stimato da Agenas a evidenziare che la gobba pensionistica è stata raggiunta);
• i MMG dal 2019 al 2022 sona calati del 4,2%;
• il numero di MMG mancanti a inizio 2023 è di 44 unità;
• il numero di MMG dal 2022 al 2026 dovrebbe aumentare di 54 unità a differerenza di dieci Regioni in cui proseguirà il calo (dati SISA, FIMMG e MUR);
come sappiamo, le previsioni di Agenas e della Fondazione Gimbe per il Trentino non si potranno verificare nei termini previsti, in primis perché i posti della Scuola di formazione in Medicina generale – che sono stati ulteriormente aumentati nel 2023/26 a 44, per poi calare a 40 nel 2024/27 – non sono stati coperti al 100%, così come previsto dalle stime (nel 2021-24 su 32 posti disponibili hanno risposto al bando in 29, nel 2022/25 su 37 ne sono stati coperti solo 21, nel 2023/26 su 44 solo 31: solo per questo mancheranno all’appello 32 MMG), ma poi anche perché non tutti i diplomati in Trentino vi restano, essendo evidentemente il territorio ancora non attrattivo;
nell’ultimo bando per il corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2024/2027 la borsa di studio aggiuntiva ex art. 4 bis della l.p. n. 4/1991 continua a essere riservata solo ai residenti in Trentino e per un numero massimo di 20, precludendosi così una misura di attrattività verso medici meritevoli di altri territori – anche alla luce della mancata copertura dei posti – che si vincolerebbero poi a restare sul territorio per un determinato periodo, cercando poi di trattenerli;
nel febbraio scorso, nella risposta a un’interrogazione a risposta immediata del sottoscritto, l’assessore alla Salute riportava i seguenti dati:
• 334 MMG attivi sul territorio, il 77% dei quali in MGI (medicina di gruppo integrata), il 71% con supporto amministrativo e il 22% infermieristico;
• 14 MMG con più di 1800 assistiti, 22 con un numero di assistiti tra 1600 e 1800, 156 tra 1500 e 1600 e i restanti con meno di 1500 assistiti (57,5% con più di 1500 assistiti, in coerenza con dati Gimbe);
• 6.505 persone con età maggiore di 14 anni senza MMG assegnato. Considerato che:
con deliberazione del Direttore Generale dell’APSS n. 719 del 02/11/2023 sono stati individuati, ai sensi del’art. 34, comma 27 dell’ACN del 28/04/2022, 21 incarichi vacanti (di cui 4 a Trento e 2 a Rovereto) di medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG) ed è stato bandito il concorso a copertura;
con determinazione del dirigente del Servizio acquisizione e gestione del personale convenzionato dell’APSS n. 1564 del 6 dicembre 2023 sono state approvate le graduatorie dei medici di medicina generale che hanno concorso per l’assegnazione i suddetti incarichi vacanti. Sono pervenute solo 12 domande e nello specifico: 2 di trasferimento di cui 1 solo risultata valida; 10 di medici che hanno acquisito il diploma di formazione specifica in medicina generale successivamente alla data di scadenza della presentazione della domanda di inclusione in graduatoria regionale valida per l’anno in corso, di cui 9 risultate valide. In sostanza per la copertura di 21 incarichi vacanti solo 10 domande sono risultate valide. Non si hanno notizie di quanti effettivamente sono poi stati effettivamente coperti, anche se a vedere le zone rimaste carenti quattro mesi dopo si direbbe ben pochi;
infatti con deliberazione del Direttore Generale dell’APSS n. 169 del 14/03/2024 sono stati individuati, ai sensi del’art. 34, comma 1 dell’ACN, ben 42 incarichi vacanti (di cui 9 a Trento – 3 solo in Argentario – e 2 a Rovereto, mostrando che anche i contesto urbani sono in difficoltà) di medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG) ed è stato bandito il concorso a copertura;
con determinazione del dirigente del Servizio acquisizione e gestione del personale convenzionato dell’APSS n. 474 del 15 aprile 2024 sono state approvate le graduatorie dei medici di medicina generale che hanno concorso per l’assegnazione i suddetti incarichi vacanti. Sono pervenute solo 20 domande, tutte valide, e nello specifico: 4 di trasferimento; 6 di medici che concorrono in quanto presenti nella graduatoria provinciale valida per l’anno 2024; 10 di medici che hanno acquisito il diploma di formazione specifica in medicina generale successivamente alla data di scadenza della presentazione della domanda di inclusione in graduatoria regionale valida per l’anno in corso.
il 23 aprile scorso i MMG che hanno concorso sono stati convocati per l’accettazione dell’incarico vacante di medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG), ma ad oggi giungono notizie preoccupanti su diverse zone che pare resteranno scoperte (sembra più delle 22 che resterebbero comunque scoperta avendo partecipato alla copertura dei 42 incarichi vacanti solo 20 MMG, quindi per rinuncia di qualcuno dei medici che ha partecipato al concorso).
Tutto ciò premesso si interroga l’assessore alla Salute per sapere
1. quanti dei 20 MMG convocati il 23 aprile scorso a seguito del concorso per la copertura dei 42 incarichi vacanti di medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta hanno accettato l’incarico, posto che ciò comunque non significa che effettivamente lo copriranno (previsti 90 giorni per aprire l’ambulatorio, durante i quali si può rinunciare);
2. quali dei 42 incarichi restano ad oggi vacanti e se nel frattempo se ne sono aggiunti altri;
3. quale la previsione di pensionamenti di MMG nell’anno in corso e nei prossimi 3 anni;
4. stante le stime per il Trentino di Agenas e Fondazione Gimbe per un ritorno in positivo del bilancio tra MMG uscenti ed entranti a partire dal 2025, basate però su una copertura del 100% dei posti banditi per la Scuola di formazione specifica in medicina generale, cosa che non si è verificata (copertura complessiva degli ultimi tre anni: 72,5% dei posti), qual è il trend più verosimile previsto dalla Provincia;
5. per quale motivo, proprio in un’ottica di attrarre più studenti fino a saturare i posti banditi per la Scuola di formazione specifica in medicina generale, non si estende la borsa di studio aggiuntiva provinciale a tutti gli iscritti, anche non residenti, in modo da attrarre i medici meritevoli degli altri territori, che si vincolerebbero poi a restare sul territorio per un determinato periodo, cercando di trattenerli;
6. quali altre strategie si pensa di mettere in campo per dare risposte alla carenza di MMG, visto che l’aumento del massimale, il posticipo dell’età pensionabile a 72 anni e la possibilità di presa in carico di pazienti da parte degli studenti delle Scuola di formazione specifica in medicina generale non pare star risolvendo il problema;
7. essendo peggiorato il numero di incarichi vacanti rispetto a febbraio, quanti sono ora i cittadini che non si vedono assegnato un MMG.
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Paolo Zanella