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PAT – ISPAT * TURISMO TRENTINO / 2023:« ARRIVI A +8,4% E PRESENZE A +7,7%, L’EXTR-ALBERGHIERO AUMENTA DEL 10,1% PER ARRIVI E 6,7% PRESENZE »

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13.11 - giovedì 18 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il movimento turistico in Trentino – Anno 2023

❖ Il turismo in Trentino nel corso dell’anno 2023 presenta valori in sensibile crescita rispetto al 2022 sia per gli arrivi (+8,4%) che per le presenze (+7,7%). L’andamento positivo si rileva in entrambi i settori: l’alberghiero registra una crescita del 7,8% negli arrivi e dell’8,2% nelle presenze; l’extralberghiero aumenta del 10,1% negli arrivi e del 6,7% nelle presenze. ❖ I numeri dell’anno 2023 superano anche gli ottimi valori del 2019 e diventano il miglior risultato dell’ultimo decennio. In generale, il confronto con il 2019 evidenzia una crescita del 7,3% negli arrivi e del 3,9% nelle presenze. Positivo l’andamento in entrambi i settori e per entrambe le provenienze.

❖ I pernottamenti registrati nel corso del 2023 sono superiori ai 19 milioni, con una prevalenza di turisti italiani (il 57,6%). Rispetto all’anno 2022 le presenze degli italiani sono in crescita in entrambi i settori e in generale aumentano del 2,4%; molto buono anche l’andamento dei turisti stranieri, che evidenziano una crescita dei pernottamenti del 15,9% tornando ai livelli del periodo pre-Covid. In termini strutturali, le presenze alberghiere rappresentano il 70% del totale dei pernottamenti rilevati nel complesso delle strutture ricettive.

❖ La dinamica delle presenze osservata a livello mensile mostra valori in netta ripresa tra gennaio e maggio, mesi che nel 2022 erano ancora parzialmente influenzati dalle limitazioni legate alla pandemia e allo scoppio della guerra in Ucraina. Nel periodo estivo si rileva un calo nel numero di pernottamenti, con giugno che perde il 2,7% e luglio lo 0,9%, ma il confronto è operato con i risultati eccezionali registrati nell’estate 2022. Agosto, nonostante il calo del 3,8%, si conferma il mese con il più alto numero di presenze. Settembre vede una crescita pari al 3%, e i mesi di coda dell’anno evidenziano variazioni molto positive.

❖ Le principali regioni italiane di provenienza si confermano essere Lombardia, Veneto, EmiliaRomagna, Lazio e Toscana. Per quanto riguarda gli stranieri, i flussi maggiori provengono da turisti tedeschi, polacchi, cechi, olandesi e inglesi.

❖ La performance dei singoli territori è positiva, con alcuni ambiti che mostrano variazioni a due cifre nelle presenze: Val di Sole (+14,7%), Trento, Monte Bondone e Altopiano di Piné (+12,9%), San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi (+11,5%), Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo (+10,4%) e Val di Fassa (+10,4%). Considerando il numero dei pernottamenti, si evidenzia l’ottimo andamento delle zone del Garda trentino, Valle di Ledro, Terme di Comano e Valle dei Laghi, della Val di Fassa e della Val di Sole, che nel loro complesso rappresentano il 50% del movimento totale provinciale.

❖ Il numero di posti letto alberghieri disponibili è stato pari a 91.959. Il tasso di occupazione1 dei posti letto, pari al 60,3%, risulta migliore negli alberghi a quattro stelle (72,5%); situazione analoga si riscontra per il tasso di occupazione lordo (39,9%), che prevale nelle strutture a quattro stelle (50,4%). La permanenza media provinciale si attesta sulle 3,8 notti.

❖ Il movimento turistico fa segnare variazioni positive in tutte le categorie. Le presenze registrate nelle strutture a tre stelle rappresentano il 44,4% del movimento turistico alberghiero annuo.

❖ Anche i risultati per il settore extralberghiero, che pesa per il 30% sulle presenze complessive, sono molto positivi: gli arrivi mostrano infatti un aumento del 10,1% e le presenze del 6,7%. Nelle tipologie campeggi, agritur ed esercizi rurali, che costituiscono il 47,6% del movimento extralberghiero, i pernottamenti crescono dell’1,5%. Interessante anche la dinamica di affittacamere, case e appartamenti per vacanze (Cav) e bed and breakfast (B&B), che aumentano le presenze del 10,5% rispetto al 2022.

❖ Guardando all’andamento mensile per provenienza delle presenze turistiche del settore alberghiero ed extralberghiero degli ultimi cinque anni si ha una conferma di come i periodi di lockdown e le restrizioni dovute alla pandemia abbiano condizionato fortemente la dinamica del movimento turistico (da marzo 2020 a giugno 2020, da ottobre 2020 a giugno 2021 e i primi quattro mesi del 2022). Le presenze italiane nel 2023 seguono un andamento molto simile al 2019 ma con valori spesso più alti. Le presenze straniere, molto contenute fino ai primi mesi del 2022, mostrano nel 2023 una completa ripresa, attestandosi e superando i risultati del 2019.

 

 

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