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PAT – ISPAT * OCCUPAZIONE – III TRIMESTRE 2023: « PROSEGUE LA CRESCITA DEGLI OCCUPÀTI, A FRONTE DI UNA MARCATA RIDUZIONE DEI DISOCCUPATI »

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13.14 - giovedì 11 aprile 2024

Nel terzo trimestre 2023 prosegue la crescita del numero di occupati rilevata nel trimestre precedente, a fronte di una marcata riduzione dei disoccupati e di un lieve calo degli inattivi in età lavorativa. Le fonti dal lato della domanda confermano la leggera crescita su base tendenziale dello stock delle posizioni lavorative dipendenti accompagnata, dopo la stabilità rilevata nel trimestre precedente, da un calo delle assunzioni.
L’analisi dei dati provenienti dalle diverse fonti consente di evidenziare i seguenti aspetti.

• Dal lato dell’offerta di lavoro, l’aumento degli occupati interessa maggiormente la componente femminile; di lieve intensità la crescita di quella maschile. Tali dinamiche si riflettono positivamente sul tasso di occupazione totale. Su base annua gli indipendenti sono in ripresa rispetto alla flessione registrata nel trimestre precedente; anche i dipendenti crescono ma con minore intensità, come risultato della flessione dei contratti a tempo determinato e della contestuale crescita del tempo indeterminato.

• Il consistente calo delle persone in cerca di occupazione, che coinvolge esclusivamente la componente femminile, impatta sulla flessione del tasso di disoccupazione; il tasso di inattività rimane sostanzialmente stabile.

• Nel confronto congiunturale l’occupazione cresce maggiormente per la componente maschile, così come la flessione della disoccupazione e dell’inattività interessa soprattutto i maschi.

• Le fonti amministrative confermano la dinamica positiva dei trimestri precedenti e registrano al 30 settembre 2023 un aumento su base tendenziale dello stock delle posizioni lavorative dipendenti del 3,2%. La crescita è generalizzata per tutti i settori e i comparti di attività, ma è più marcata per l’agricoltura e per i pubblici esercizi, per tutte le tipologie contrattuali, con la sola eccezione del lavoro somministrato, e per i diversi gruppi professionali, in particolare per i lavori più qualificati e di tipo impiegatizio.

• In termini di flusso, le stesse fonti segnalano però un rallentamento sul fronte della domanda di lavoro delle imprese trentine con un calo tendenziale delle assunzioni pari all’1,6%, accompagnato da quello delle uscite dal lavoro (-1,9%).

• Le ore di cassa integrazione riconosciute alle imprese industriali sono più consistenti rispetto a quelle concesse nel terzo trimestre del 2022. Il monte ore registrato tra luglio e settembre 2023 ammonta a 372.728 ore, con un incremento tendenziale del 16,2%. La crescita è motivata dalla maggiore domanda di cassa integrazione ordinaria, mentre le ore di cassa integrazione straordinaria sono scese drasticamente.

 

 

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