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MASÈ (LA CIVICA) * SCUOLE INFANZIA TRENTINO: «MIO DDL E MODIFICA ART. 50, L’INCLUSIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ INTELLETTIVA PASSA ANCHE ATTRAVERSO IL LAVORO»

Scritto da
16.10 - giovedì 23 maggio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Cons. Masè: l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva passa anche attraverso il lavoro. In data odierna la cons. Masè ha presentato un disegno di legge volto a introdurre una modifica all’articolo 50 – Disposizioni particolari sul personale – e nello specifico al comma 3. In questo momento la legge prevede che nelle scuole equiparate d’infanzia oltre alla dotazione organica prevista, può essere autorizzata l’assunzione fino a cinque operatori di appoggio a tempo pieno o più di cinque se part time di persone con disabilità intellettiva di cui all’articolo 1 lettera a) delle legge 68 del 1999 iscritte nell’elenco di cui all’articolo 8 della stessa legge. La finalità di questa proposta è portare l’assunzione da cinque a dieci persone con disabilità intellettiva perché in questi anni abbiamo visto come, per le persone con questa disabilità, lavorare significhi anche la conquista di un ruolo sociale attivo e riconoscibile nella comunità.

Infatti il lavoro per una persona con disabilità è il modo migliore per garantire l’accrescimento, il senso di autoefficacia, l’autostima e l’autorealizzazione, vedersi riconosciuta la giusta dignità e per orientare le proprie attività verso qualcosa di “utile” e “produttivo”, potenziando le proprie competenze e la propria autonomia favorendo così la realizzazione personale ed un percorso di vita indipendente.Considerato poi che queste persone, per poter lavorare, devono comunque svolgere per due anni un tirocinio formativo e di orientamento facendosi così conoscere, legittimando il loro potenziale e il loro talento, generando non solo benefici per la persona stessa, ma anche per i bambini che con la loro ingenuità, consapevolezza e curiosità imparano ad accostarsi accogliendo la disabilità nel modo più genuino, nonché per l’organizzazione scolastica e la società nel suo insieme, rafforzandone ancor più la coesione e la capacità di costruire inclusione tangibile e quotidiana.

“Personalmente” ha dichiarato la cons. Masè “ la proposta presentata vuole essere un ringraziamento a Luciano Enderle per tutto quanto ha dato non solo ad Anffas ma a tutto il Trentino nei suoi anni di presidenza, e nel contempo un augurio a Claudia Morelli e a tutto il nuovo cda, testimoniando come il loro costante impegno per una società più giusta e inclusiva sta davvero creando un cambiamento culturale e sociale e anche le istituzioni vogliono essere parte attiva in questo cambiamento in cui la persona con disabilità possa trovare la propria realizzazione”.

Il disegno di legge quindi si inserisce in questa volontà di riconoscere le aspirazioni e il desiderio di felicità creando un progetto di vita; come detto all’assemblea di oggi, lavorare sulle autonomie delle persone e sulla loro inclusione non è un costo ma un investimento!

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Vanessa Masè

Consiglio Provincia autonoma Trento (La Civica)

 

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