(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Sui contratti del settore pubblico decide Roma. L’Autonomia è ormai commissariata. Pd pronto a chiedere una seduta straordinaria del Consiglio provinciale. Sul tema del rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici trentini, la Giunta provinciale sta offrendo l’ennesima prova dell’ormai totale dipendenza della nostra autonomia dalle volontà del governo nazionale, con buona pace anche delle stampelle autonomiste. Infatti, con le direttive impartite ad APRAN, Fugatti ha certificato la sua impotenza nel rispettare gli accordi assunti solo nel luglio scorso e che prevedevano un sostanzioso anticipo del rinnovo contrattuale. La Giunta leghista, evidenziando la necessità di attendere le disponibilità dello Stato anche su di un contratto di primo livello e sui propri dipendenti, di fatto commissaria l’autonomia e abdica alle proprie responsabilità. Le risorse per i contratti pubblici trentini saranno quindi e forse disponibili solo quando e se il governo di Giorgia Meloni troverà le risorse.
Questa non è politica, ma solo un’altra beffa che ferisce le 38.000 lavoratrici e lavoratori del settore pubblico trentino. Eppure le risorse ci sono nel bilancio provinciale, come provano i 500 milioni di euro allocati sul fondo di riserva, ma evidentemente serviranno per i concerti e le propagande elettorali di una Giunta palesemente incapace di governare. A fronte di questa situazione siamo quindi pronti a chiedere una convocazione straordinaria del Consiglio provinciale, per stanziare subito tutte le risorse necessarie a garantire il rinnovo dei contratti e gli adeguamenti stipendiali urgenti.
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Lucia Maestri – Consiglio Provincia autonomia Trento
Pd Trentino