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DOTTOR DEVIGILI * OSPEDALE MEZZOLOMBARDO: « REPLICA A NICOLA PAOLI, GUARDA AL PASSATO TROVANDO CONFUSE MOTIVAZIONI PER LA PROPRIA LAUDATIO »

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07.47 - giovedì 4 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In Italia ci sono i lavoratori e poi ci sono anche i sindacalisti. Difendere i diritti dei lavoratori è importante, anche se a volte le persone lo fanno in modi un po’ strani. A Mezzolombardo il ruolo di sindacalista lo interpreta bene il dott. Nicola Paoli, segretario del sindacato medici della Cisl, il quale, ad ogni campagna elettorale, si mette l’elmetto in testa per polemizzare con presunti avversari politici. Ricordo che quattro anni fa, durante le elezioni, aveva criticato l’operato del reparto Covid di Mezzolombardo, con il sottoscritto nel suo mirino, cosa che aveva provocato una reazione da parte di un giovane medico che lo invitava a frequentare la nostra corsia. Questo episodio aveva creato un po’ di tensione e il direttore del personale mi aveva chiesto di calmare le acque e di non rispondere, per cercare di mantenere la serenità in un periodo complicato per tutti.

Ho accettato, sebbene mi sia dispiaciuto non poter proteggere come avrei voluto il giovane collega che aveva parlato in mia difesa, correndo il rischio di subire un provvedimento disciplinare da parte dell’azienda sanitaria. Ora Paoli torna alla carica prendendo a pretesto un commento espresso da un giornalista nella conferenza stampa che ho tenuto con l’avv. Paolo Mazzoni sulle prossime elezioni comunali per criticarmi sulle questioni legate al S. Giovanni. Ebbene, circa le problematiche via via vissute dall’ospedale di Mezzolombardo, Paoli mi accusa di avermi attribuito meriti circa le varie soluzioni scaturite dalla complessa vicenda dell’ospedale, anche se durante la conferenza stampa non ho detto nulla del genere. N

el merito, rispondo all’intervento di Paoli che la decisione presa in passato, della chiusura del Punto di primo intervento, era stata una volontà dell’assessorato della sanità basata su valutazioni del rapporto costi-benefici, e che il mio trasferimento all’ospedale di Trento era stato concordato con la direzione sanitaria. Termino affermando che la mia comprensione della realtà ospedaliera di Mezzolombardo si basa esclusivamente sulla mia lunga esperienza come medico e che, da cittadino e politico, anche in questa campagna elettorale lavorerò per la soluzione del problema ospedale guardando avanti. Lascio a Paoli guardare al passato trovando confuse motivazioni per la propria laudatio.

Giorgio Devigili
medico di Mezzolombardo

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