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COPPOLA (ALLEANZA VERDI E SINISTRA) * TRENTINO – CONSUMO SUOLO: « RECUPERARE L’ESISTENTE È UNA MOSSA URGENTE E VINCENTE »

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13.55 - giovedì 4 gennaio 2024

 

Consumo di suolo: recuperare l’esistente è una mossa urgente e vincente. Il suolo è una risorsa fondamentale per gli organismi biologici che abitano sulla terra. Fornisce le materie prime essenziali per la vita sul pianeta ma anche per lo sviluppo economico e sociale.

Il consumo di suolo è dovuto principalmente all’incremento delle aree insediative, industriali, commerciali e delle infrastrutture. Le città e i paesi invece di utilizzare gli spazi nell’urbanizzato già presente, si sviluppano in modo disaggregato e dispersivo, con espansioni a bassa densità e un elevato consumo di suolo pro-capite.

Sigillando un suolo, impediamo l’infiltrazione dell’acqua in falda. Quindi da un lato abbiamo meno acqua per gli usi idropotabili e dall’altra aumentiamo i rischi di alluvioni, rese già più frequenti a causa delle piogge intense causate dai cambiamenti climatici. I suoli più impermeabilizzati smaltiscono ovviamente meno l’acqua. Perdere il suolo significa anche perdere la capacità di produrre cibo.

L’Unione Europea ha fissato al 2050 l’obiettivo di azzeramento del consumo di suolo netto. È un traguardo piuttosto lontano soprattutto per Paesi dove la situazione è critica, come l’Italia, dove il territorio è fragile sia dal punto di vista orografico, sia per la pericolosità sismica e idrogeologica. Dove il consumo di suolo è avanzato anche troppo velocemente nel corso degli anni, provocando situazioni di criticità che vanno affrontate con urgenza.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca ambientale il suolo pro capite consumato in provincia di Trento al 2022 è di 385,92 metri quadrati per abitante. Un dato in crescita e superiore alla media nazionale che è pari a 364 metri quadrati.

I valori di consumo di suolo maggiori si registrano in Vallagarina (15 ettari perduti), in Val di Non (10 ettari), in Alto Garda e Ledro (8,6), nel territorio Val d’Adige (6,2) e nelle Giudicarie (5). Tra i comuni, in valore assoluto svetta Trento, dove nei due anni il consumo di suolo è stato di 5,6 ettari, seguito da Rovereto (4,9), Arco (4,7), Besenello (3,2), Predaia (2,6), Mori (2,5) e Castello-Molina di Fiemme (2,5). In percentuale, batte tutti Besenello (+3,2%), seguito da Castello-Molina di Fiemme (2,2%), Bocenago (2%), Amblar-Don (1,8%) e Cimone (1,6%).

Il 26 luglio 2023 il Consiglio Provinciale ha approvato un ordine del giorno da me presentato che impegnava la Giunta provinciale ad avviare politiche attive finalizzate al recupero e al riuso di terreni e edifici dismessi o abbandonati, sensibilizzando inoltre il Consorzio dei Comuni affinché si faccia carico della formazione degli amministratori sul tema del consumo del suolo.

Ogni regione e provincia italiana ha a disposizione una superficie urbana da recuperare molto ampia e che permetterebbe di non consumare suolo per anni. Tra le statistiche che l’ISPRA elabora vi è anche quella sulla superficie degli edifici non utilizzati (Manufò, 2023). Il Trentino Alto Adige potrebbe non consumare suolo per 1,6 anni , recuperando il patrimonio non utilizzato.

Peraltro buona parte dell’edificato abbandonato è già servito da strade, fognature, acquedotti, rete elettrica ed energetica e quindi non avrebbe neppure bisogno di investimenti infrastrutturali di supporto e quindi non peserebbe sui bilanci pubblici.

Lavorare al recupero dell’esistente è una mossa vincente e urgente.

Tutto ciò premesso,

tenuto conto che il Governo della nostra Provincia non è cambiato e quindi non dovrebbero cambiare gli impegni presi, interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

se la Provincia intende dare seguito all’impegno preso in Consiglio Provinciale il 26 luglio scorso ad avviare politiche attive finalizzate al recupero e al riuso di terreni e edifici dismessi o abbandonati, sensibilizzando anche il Consorzio dei Comuni affinché si faccia carico della formazione degli amministratori sul tema del consumo del suolo;

in caso di risposta affermativa con quali modalità;

come intende affrontare la Provincia di Trento il problema del consumo eccessivo di suolo anche in vista della realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR;

se non ritenga che per ridurre o azzerare, come sarebbe auspicabile e urgente, il consumo di suolo vadano adottate varianti di stralcio al PRG, con incentivi economici per le amministrazioni più virtuose.

 

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Lucia Coppola

Consigliera provinciale/regionale- Alleanza Verdi e Sinistra

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