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COPPOLA (ALLEANZA VERDI E SINISTRA) – INTERROGAZIONE: * TRENTINO – SERVIZIO SKIBUS: « TURISTI APPIEDATI, QUANTE DITTE HANNO PARTECIPATO ALL’APPALTO? »

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10.45 - martedì 26 dicembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Lo scorso agosto ho interrogato il Presidente della Provincia di Trento per sapere se corrispondeva al vero che il servizio di skibus fosse ormai nella quasi totalità appaltato a privati. La risposta è stata chiara: Trentino trasporti fa ricorso da anni – prima in misura ridotta, poi man mano in modo sempre più consistente – a operatori privati a causa di una strutturale carenza di autisti, che si è tradotta in una netta riduzione della capacità di far fronte alle esigenze di compensare il turnover e i maggiori fabbisogni dovuti ai servizi stagionali. Quindi ad oggi circa il 90 per cento dei servizi turistici nelle valli è affidata a ditte esterne.

Gli appalti sono andati a buon fine, anche se il servizio è economicamente poco conveniente e quindi non sono molti i privati che ambiscono a partecipare. Ritengo che il servizio skibus avrebbe potuto essere coperto con l’ assunzione di nuovi autisti ma tant’è, nonostante Trentino Trasporti e la Provincia neghino che si stia cercando di privatizzare i servizi, la strada in quella direzione sembra essere inesorabilmente presa. I guai non sono tardati ad arrivare. Il servizio di skibus della val di Fassa è stato messo in seria crisi da una valanga di defezioni da parte di dipendenti della ditta appaltatrice del servizio, la Trotta, che ha sede a Roma. Il 23 dicembre sarebbero dovuti arrivare in valle autisti e bus, ma al loro posto sono giungi 15 certificati medici (anche i quindici autisti in seguito precettati hanno dato forfait).

Di fatto sono state cancellate il 40 per cento delle corse nel week end di Natale, con un enorme disagio per i turisti e gli albergatori. A cui si aggiunge un notevole danno di immagine per la nostra provincia, nonostante l’impegno di Trentino Trasporti a sopperire alle mancanze, ma non sono comunque mancati disagi, ritardi e corse saltate. Il disservizio è stato ripreso dai media nazionali con la conseguenza di un pessimo ritorno pubblicitario. Mi chiedo come sia possibile che un servizio così strategico per il nostro Trentino possa dipendere da una ditta esterna, con autisti che probabilmente, arrivando in questo caso da Roma, non sono neppure abituati a guidare sulle nostre strade di montagna. Danno di immagine, danno economico. Davvero una Società come Trentino Trasporti deve appellarsi alla fortuna per offrire un buon servizio?

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere;

quante ditte hanno partecipato all’appalto, poi vinto dalla ditta Trotta di Roma;

quali territori della provincia copre la ditta Trotta con il servizio di Skibus e quanto percepisce;

se non ritenga che un servizio come quello di ski bus, strategico per la mobilità delle valli trentine e per il turismo debba essere completamente rivisto, investendo invece con più decisione sulle assunzioni di personale e soprattutto rendendo più allettante lavorare a Trentino Trasporti. Fino a non molti anni fa il lavoro presso la nostra società di trasporto pubblico era molto ambito. Ora non più. Sarebbe tempo che ci si chiedesse il perché e si provasse ad invertire la rotta.

 

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Cons. Lucia Coppola

Consigliera provinciale/regionale Alleanza Verdi e Sinistra

 

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Foto archivio Apt Val di Fassa

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