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CISL MEDICI – TRENTINO * MEDICI BASE: PAOLI, « CI È STATA IMPUTATA LA COLPA DI NON AVER DATO LA POSSIBILITÀ AI CITTADINI DI AVERE UN SERVIZIO DI 12 ORE AL GIORNO, MA SOLO DI 10 »

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17.53 - sabato 8 febbraio 2020

Pubblicità discriminatoria di Apss. Riteniamo oltre modo offensive e fuori luogo, in un momento in cui i medici di medicina generale sono impegnati nel picco influenzale e nella prevenzione da coronavirus, le dichiarazioni rese oggi a mezzo stampa dal dott. Bordon, pubblizzando un solo gruppo di medici di base di Trento rispetto ad altri cento delle valli del Trentino; riguardanti la presunta colpa imputata a Cisl medici di non aver dato la possibilità ai cittadini di Trento di avere un servizio dai medici di base 12 ore al giorno in Viale Verona, ma solo di dieci ore.

Costituendosi un gruppo colà che, al di là del nome nuovo, comprende gli stessi sette medici che si erano messi insieme a febbraio 2019 nella pseudoAFT di Viale Verona,con un’ora in piu di ambulatorio, rispetto ai tanti medici delle valli che di ore ne fanno molte di più in molti ambulatori secondari di prossimità alle persone anziane e non autosufficienti.

Ricordiamo che ci sono due sentenze, una di primo grado ed una di appello, nota nelle motivazioni da pochi giorni, che hanno definitivamente affossato la presunta AFT di Viale Verona non per colpa del sindacato di maggioranza assoluta della medicina generale ma per scelta consapevole dell’Azienda che ha per dodici mesi, senza passare dai comitati aziendali e provinciale preposti alla definizione della materia, retribuito 7 medici di famiglia come se fossero in AFT H24, concedendo loro ciò che è previsto solo per chi rientra in tale norma contrattuale, ovvero ambulatori gratuiti, personale dipendente e indennità ulteriori, alla faccia degli altri 16 medici di base di quella zona e ai 25000 cittadini esclusi dai privilegi

Ricordiamo che a margine di due sentenze ineccepibili, venute dopo l’illegale interpretazione della materia da parte di APSS, il Governatore Fugatti ha disposto, nella legge finanziaria provinciale di dicembre 2019, che anche chi non è in AFT ma è solo in gruppo (attualmente 8 ore al giorno retribuite extra contratto nazionale) possa chiedere un ambulatorio gratuito, purchè si impegni a lavorare colà due ore al giorno in più (totale dieci) rispetto alle ventiquattro obbligatorie dell’AFT.

La vertenza, promossa da alcuni medici e sostenuta da Cisl medici anche con lo sciopero di un anno fa, tendeva invece a dimostrare l’illegittimità di tale struttura come AFT.

Viste le dichiarazioni di Bordon e l’àncora di salvezza che gli ha gettato Fugatti e la Giunta Provinciale, ci aspettiamo ora che qualcuno si chieda se debbano essere rimborsati alla comunità trentina i soldi spesi per dodici mesi da APSS, durante i quali si è ristruturata e tenuta in piedi una struttura invalida con una attività ambulatoriale di nove ore anziché dodici, retribuita come una struttura concepita per attività H24, sette giorni alla settimana anche di notte, con personale fornito gratuitamente a sette liberi professionisti mentre gli altri 353 devono pagarsi tutto e di più.

Cisl medici, infine, rimarca il fatto che non la Cisl medici ma Fugatti e la sua parte politica, hanno disciplinato in una Legge provinciale l’uso dei soli locali pubblici per i medici di famiglia rendendoli gratuiti a tutti i gruppi del Trentino purchè, lì, diano la disponibilità per almeno dieci ore di attività, togliendo quindi due ore alla possibilità dei cittadini di venire visitati dai nostri medici.Tutto il resto della gratuiticità, legato alle AFT, rimane invariato purchè i medici, nelle AFT, lavorino dodici ore al giorno come medici di famiglia e 12 ore di notte come guardie mediche, senza prenotazioni di pazienti e con personale di studio messo a disposizione grauitamente dall’APSS di Trento.

 

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Dott. Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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