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COPPOLA (ALLEANZA VERDI E SINISTRA) – INTERROGAZIONE * IMPIANTI RISALITA: « FOLGARIA, NO ALLA NUOVA TELECABINA FRANCOLINI – SOMMO ALTO »

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11.11 - martedì 2 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Oggetto: NO ALLA NUOVA TELECABINA FRANCOLINI – SOMMO ALTO

Premesso che:

il nuovo piano industriale di FolgariaSki prevede, quale investimento principale e prioritario, la Telecabina Francolini – Sommo Alto, in sostituzione della Seggiovia Francolini. Il nuovo tracciato è spostato di qualche decina di metri verso ovest da quello preesistente e attualmente abbandonato;
questa iniziativa vede il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati: Provincia autonoma di Trento, Trentino sviluppo, Comune di Folgaria e soci privati;
l’operazione ha un costo previsto intorno ai 15 milioni di euro. Il progetto è stato presentato al nuovo fondo di investimento per le piccole e medie imprese, FIA Euregio+ PMI, che ha concesso un finanziamento di 4,8 milioni. Anche la Provincia farà la sua parte e investirà 4 milioni di euro tramite Trentino sviluppo. 3 milioni di euro arriveranno dai fruitori del sistema turistico dell’Alpe Cimbra (FolgariaSki) e 4 milioni saranno investiti dagli Industriali;
il progetto prevede una telecabina da 10 posti lunga 2,5 chilometri che collegherà Francolini con arrivo a Sommo Alto, pista Salizzona: questo il primo tronco, già predisposto per poter collegare il centro di Folgaria con il secondo tronco.
è prevista la costruzione di parcheggi e di un ponte sopra la Strada Provinciale di Fondo Grande;
l’innevamento artificiale, che si renderà necessario a causa dei cambiamenti climatici e degli inverni siccitosi, dovrebbe essere sostenuto da nuovo bacino artificiale di 200 mila metri cubi, posto a nord di quello già esistente a Passo Coe;
tale bacino è attualmente bloccato perché insiste su un terreno carsico, dove l’acqua facilmente sparisce. Un bacino di 200mila metri cubi, su terreno gravato da usi civici, tra la seggiovia Termental e la seggiovia di Pioverna a nord del lago esistente.

Attingerebbe comunque all’acquedotto intercomunale di Terragnolo – Folgaria – Lavarone e Luserna con un dislivello di pompaggio di 950 metri da Puechem a 650 metri a Passo Coe a 1600 metri, la cui disponibilità di acqua, a fronte delle estati molto siccitose, non può garantire una fornitura regolare nel tempo;
il Comune di Folgaria risulta inoltre essere il secondo Comune trentino per consumo energetico, con una perdita del 35-40%, e una spesa di circa 3 milioni di euro annui di cui 1,4 milioni nel 2023 solo di pompaggio acqua;
il progetto, oltre che non essere necessario, è economicamente insostenibile e rappresenta un evidente spreco di risorse: altro che pubblica utilità e indifferibilità e urgenza!
tale progetto va inoltre a compromettere una zona riservata all’ agricoltura e alla zootecnia, in un equilibrio tra aree verdi e manufatti che andrebbe salvaguardato;
più che di pubblica utilità qui si può parlare di un progetto dannoso sia per l’ambiente che per le finanze locali e provinciali, con una visione obsoleta che non tiene conto né dei cambiamenti climatici né della crisi economica in atto.

Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere

per quale ragione non si sia ritenuto di valorizzare e riqualificare il vecchio tracciato ormai dismesso;
se si ritiene che il nuovo, ambizioso progetto, molto costoso, sia pertinente e necessario, avendo l’unico scopo di consentire agli sciatori di accedere alle piste direttamente da Folgaria, quando le stesse sono raggiungibili in soli due chilometri in base al tracciato esistente;
se sia stato reso noto un business plan che certifichi la sostenibilità economico- finanziaria di questo ingente investimento;
se si è tenuto conto del possibile impatto del progetto sui bilanci futuri della CaroselloSki;
se vi è stato un processo partecipativo che abbia coinvolto la popolazione del Comune di Folgaria e le categorie economiche che a vario titolo sono interessate;
se non si ritenga ormai fuori dal tempo procedere con progetti di questo tipo in netto contrasto con il tanto decantato “turismo slow” che dovrebbe caratterizzare territori montani con altitudini inferiori ai 2.000 metri, posto che il nuovo progetto, tra l’altro, prevede un abbassamento di quota rispetto alla pista dismessa dei Francolini;
se non si ritenga poco lungimirante affidarsi a progetti che richiedono ingenti investimenti energetici che pesano in modo sostanziale sui bilanci sia comunali che provinciali.

 

*
Lucia Coppola

Consigliera provinciale/regionale – Alleanza Verdi e Sinistra

 

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