(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Vacanze di Pasqua – compiti a casa. Alla luce della recente sollecitazione dell’assessore Gerosa in merito ai compiti a casa, nello specifico per le vacanze di Pasqua, sarebbe opportuno affrontare la questione senza pericolose generalizzazioni.
Premesso che non si esprime contrarietà all’assegnazione di consegne, che hanno finalità di approfondimento o consolidamento di quanto affrontato in classe, risulta però necessario definire un corretto equilibrio tra esigenze didattiche e familiari.
Dando per assodato che la valutazione di conoscenze e competenze acquisite dallo studente debba avvenire in classe risulterebbe ovvio che eventuali compiti svolti a casa, quindi al di fuori dall’orario scolastico, abbiano la funzione di supporto al raggiungimento dell’obiettivo formativo. In quest’ottica non dovrebbe essere prevista obbligatorietà e non dovrebbero costituire elemento di valutazione, riconoscendo a ogni singolo studente la libertà di trarne beneficio nei limiti delle esigenze familiari.
Purtroppo, troppo spesso, lo svolgimento o meno di tale attività comporta giudizi e, in alcuni casi, per scarso coordinamento tra docenti, può capitare che si creino situazioni di sovraccarico di consegne, prevalentemente nella scuola secondaria.
Si ritiene, pertanto, opportuna una regolamentazione atta a conciliare finalità didattiche, relazioni familiari e benessere degli studenti.
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Il Presidente – Maurizio Freschi
Il vicepresidente – Nicola Tavonatti