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CONSORZIO COMUNI TRENTINI – CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * SEDUTA 22/3: « COMITATO INTERVENTI PROVINCIALI EDILIZIA ABITATIVA, PARERE POSITIVO CON VOTO CONTRARIO SINDACO IANESELLI »

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20.40 - mercoledì 22 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Comitato per gli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa.Parere positivo. Il Comitato provinciale sulla condizione abitativa per la disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa è stato il primo punto all’ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio delle autonomie locali. I lavori sono stato aperti dal Presidente del Cal, Paride Gianmoena che – prima di passare al merito della delibera – ha evidenziato come, rispetto al tema dell’edilizia pubblica, rimangano aperte alcune questioni fondamentali, già da tempo poste dal Cal all’attenzione della Provincia, e più di recente riprese in una nota dei cinque comuni maggiori. Questioni che hanno a che vedere, in modo particolare, con le modalità di affidamento ad ITEA della gestione degli appartamenti di proprietà comunale, e sulla necessità che, in merito, i comuni siano posti nelle condizioni di esercitare adeguatamente un ruolo di indirizzo, rispetto all’operato della società provinciale. L’Assessore competente e Presidente della Comunità Vallagarina, Stefano Bisoffi, è intervenuto confermando la necessità di ricevere risposte, da parte della Provincia, rispetto alle sollecitazioni inviate, e ricordate dal Presidente, ma ha voluto scindere la questione dal merito della delibera in discussione.

Ha, quindi, illustrato le funzioni del Comitato per gli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa, di cui la delibera fissa criteri di composizione e funzionamento: monitoraggio del fabbisogno e della situazione abitativa in Provincia, analisi delle esigenze del settore abitativo a livello provinciale e locale, e promozione del confronto tra pubblico e privato, riportando annualmente gli esiti del proprio lavoro alla Conferenza Provinciale per l’edilizia abitativa. L’Assessora provinciale all’edilizia abitativa, Giulia Zanotelli, ha risposto alle sollecitazioni del Presidente, chiarendo che il ritardo nella risposta è dovuto dalla necessità di concludere alcuni approfondimenti in corso, rispetto ad un più ampio disegno di riassetto dei rapporti fra Provincia, Comuni e ITEA. Ha chiesto tempo, perché la situazione non è semplice e non riguarda solo i cinque comuni più popolosi, proprietari di un patrimonio di edilizia abitativa consistente. Un tema, ha assicurato, che vedrà i Comuni coinvolti in un incontro dove saranno illustrate le possibili risposte, e che l’Assessora si è impegnata a calendarizzare prima di Pasqua. Ha chiesto, quindi, di scindere i due temi: la delibera sul funzionamento del Comitato, e la questione della governance di Itea.

Parere diverso per il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, che ha annunciato voto contrario alla delibera visto il protrarsi annoso dei delle criticità rappresentate. Ianeselli ha sottolineato il perdurare di una situazione gravissima, e come servano soluzioni per i Comuni che hanno un patrimonio edilizio gestito da Itea. Eccezionalmente, quindi, il Comune capoluogo, prima di votare la costituzione di nuovi organismi, con il proprio voto contrario intende denunciare una situazione, che deve essere risolta in tempi utili.

Il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, è intervenuto chiedendo un approfondimento generale sull’edilizia abitativa che contempli la partecipazione degli Enti locali nella governance Itea. Su un sistema così delicato, ha aggiunto, c’è bisogno di un rapporto Itea – Comuni che vada ridefinito. Un tema che va discusso con il Cal e con tutti i Comuni, vista l’importanza delle politiche di edilizia pubblica nel dare risposte a esigenze sociali in generalizzato aumento. Le inadeguatezze sul territorio sono evidenti, ha detto ancora Valduga, con protocolli firmati con Itea, ma scarsamente applicati. Quindi, per il futuro l’impegno deve essere quello di lavorare insieme.
In discussione, è intervenuta anche la Sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, che ha riportato le difficoltà del proprio territorio nel gestire, assieme ad Itea, le questioni legate all’edilizia pubblica. Ha colto positivamente, comunque, l’impegno dell’Assessora Zanotelli a risolvere la situazione, coinvolgendo in tempi stretti i Comuni. Il Procurador del Comun general de Fascia, Giuseppe Detomas, ha definito impellente la necessità di trovare una soluzione a 360 gradi sull’edilizia abitativa. Ha giunto come serva intervenire anche sulle normative, trovando soluzioni per i territori ad alta densità abitativa. Ha chiesto, inoltre, una riflessione generale, ricordando come in val di Fassa gli investimenti in edilizia residenziale pubblica siano stati, negli anni, estremamente scarsi. Il Sindaco di Luserna, Gianni Nicolussi Zaiga, è intervenuto chiedendo se non sia il caso di ripetere l’esistenza che, nei decenni scorsi, ha visto la possibilità, per gli inquilini Itea, di riscattare gli alloggi assegnati, dando loro la possibilità di stabilirsi stabilmente sul territorio.
Il Sindaco di Borgo Valsugana, Enrico Galvan, nel suo intervento ha ricordato le difficoltà del territorio e la necessità di alloggi per le persone in difficoltà e non solo.
La successiva votazione ha visto il parere favorevole del Cal, con il voto contrario del Sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

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Raffrescamento nelle scuole dell’infanzia provinciali.Illustrazione al Cal.

L’Assessore provinciale all’Istruzione, università e cultura, Mirko Bisesti, ha relazionato al Cal, in merito all’intenzione della Giunta provinciale di finanziare l’installazione di strumenti di raffrescamento nelle scuole dell’infanzia provinciali, in analogia a quanto già stabilito per le scuole dell’infanzia equiparate. Si parla di risorse destinate ai comuni, per l’installazione di impianti di raffrescamento nelle scuole dell’infanzia collocate sotto i 400 m sul livello del mare, da effettuare in tempo utile perché essi siano utilizzabili in occasione dell’apertura delle strutture nel se di luglio. Le modalità di trasferimento delle risorse in oggetto verranno definite attraverso un provvedimento di competenza dell’Assessorato agli enti locali, trattandosi di erogazioni agli enti locali in conto capitale. Il procedimento che verrà individuato consentirà, in ogni caso, di perseguire la massima rapidità e semplificazione negli adempimenti a carico dei comuni. Si tratta di una risposta alla necessità di adeguamento di strutture edilizie concepite e realizzate per un utilizzo in base a un calendario scolastico che va da settembre a giugno, e in alcuni casi non attrezzate ad affrontare le temperature estive. Dal 2020, infatti, in seguito alla pandemia, la Giunta provinciale ha deciso di tenere aperte anche a luglio le scuole per l’infanzia per i piccoli dai tre ai sei anni. A fine luglio dello scorso anno era stato assicurato l’impegno della Provincia per risolvere i problemi della calura estiva. Ne sono seguiti dei sopralluoghi per verificare situazioni che presentano impianti di raffrescamento vecchi o del tutto assenti. Gli interventi finanziari vanno dai 3mila 900 agli 8mila 400 euro, in base al numero di sezioni. L’intervento illustrato dall’Assessore Bisesti ha inteso, dunque, dare risposte tecniche veloci alle necessità dei bambini e del personale impegnato nelle quattro settimane del mese di luglio.

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Supplemento al Quinto aggiornamento Piano provinciale di gestione dei rifiuti – stralcio rifiuti urbani. Illustrazione al Cal.

Grande attenzione per l’illustrazione, da parte della competente Struttura provinciale, del supplemento al Quinto aggiornamento Piano provinciale di gestione dei rifiuti – stralcio rifiuti urbani. Un documento che – dopo l’illustrazione preliminare alla Giunta del Cal, avvenuta le scorse settimane – è arrivato sui tavoli del Consiglio. L’Addendum al Piano, dopo aver analizzato la gestione dei rifiuti fino al 2019, evidenzia le principali criticità e le necessità di adeguamento alle ultime direttive europee e ai decreti di recepimento nazionale del pacchetto comunitario di economia circolare, al Programma Nazionale di gestione dei rifiuti e ai dettami dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA).
Il quinto aggiornamento del Piano individua nuove azioni e interventi da attuare nella gestione dei rifiuti urbani introducendo indicatori specifici per monitorare l’attuazione degli obiettivi pianificatori.

In particolare, la Giunta provinciale si è impegnata a individuare lo scenario di Piano più idoneo al fine di garantire il trattamento finale dei rifiuti. Il percorso approvativo di dovrebbe concludere entro il mese di giugno. L’Addendum è strutturato in una 1° parte con la valutazione degli scenari e una 2° parte che individua le azioni per la gestione dei rifiuti organici in funzione della fauna selvatica (orso bruno, cinghiale, volpe); un fac-simile di Regolamento per i centri di raccolta,e di Regolamento tariffario, il Riciclabolario e nuovo Piano di comunicazione.
Nella prima parte l’analisi dell’Addendum si concentra sullo scenario di Piano più idoneo da prospettarsi per la chiusura del ciclo dei rifiuti secondo i seguenti punti:
1) localizzazione impianto;
2) impatto economico, ambientale, sanitario, energetico, viabilistico e congrue forme di ristoro;
3)dimensionamento dell’impianto;
4) scenari alternativi alla realizzazione dell’impianto;
5) chiarire il futuro della convenzione con Bolzano;
6) scenari e impatti economici in fase transitoria.

Per quanto riguarda l’analisi tecnica degli impianti, l’addendum prende in considerazione le due alternative: termovalorizzazione o gassificazione. Per quanto riguarda, infine, la procedura di adozione del Piano, l’art. 65, comma 3, del T.U.L.P. prevede che, prima dell’approvazione definitiva da parte della Giunta provinciale, la proposta di piano venga trasmessa alle Comunità di Valle e ai Comuni, per l’eventuale formulazione, entro 45 giorni, di osservazioni in ordine alle parti del piano che riguardano il rispettivo territorio.

Inoltre, il successivo comma 4 bis del suddetto art. 65 stabilisce che “Le proposte di piano (…) sono depositate a libera visione del pubblico negli uffici dei singoli comuni per trenta giorni consecutivi, previo avviso da pubblicare all’albo comunale a cura dei comuni” e che in tale periodo “(…) chiunque può presentare osservazioni ai comuni, che le trasmettono all’ente proponente.
A seguito dell’illustrazione, ilSindaco di Lavis, Andrea Brugnara, è intervenuto mettendo sul tavolo alcune domande sull’eventuale impianto. E, cioè, se siano già stati individuati siti idonei, se siano stati previsti dei monitoraggi sulle caratteristiche morfologiche del terreno, sulla dinamica dei venti, come verranno trattati i fanghi e se gli impianti prevedano un collegamento con il teleriscaldamento. In risposta, è stato precisato che l’addendum non prevede la localizzazione del sito, ma l’eventuale scelta di costruire un impianto e quali caratteristiche siano le migliori caratteristiche che deve avere per chiudere al meglio il ciclo dei rifiuti in Trentino.

Il Sindaco di Mezzana, Giacomo Redolfi, nel suo intervento ha richiamato la necessità di evitare ulteriori emergenze e cioè se il documento tenga conto delle variabili legate a dinamiche sociali e ai flussi turistici che possono cambiare negli anni. Nella risposta, è stato precisato che gli scenari sono stati sviluppati mantenendo una tolleranza che permette di gestire eventuali aumenti di rifiuti.
Sulle modalità di gestione dell’eventuale impianto, è intervenuto il Sindaco di Besenello, Cristian Comperini, mentre sulla gestione del problema rifiuti nel tempo che servirà a realizzare un eventuale impianto è intervenuta la Sindaca di Valdaone, Ketty Pellizzari. In risposta, è stato chiarito che nel 2024 entrerà in funzione il nuovo lotto della discarica di Ischia Podetti, mentre sulla scelta di gestione le ipotesi sono diverse, che non rientrano, però, nel documento oggi illustrato al Cal.

Il Sindaco di Levico, Gianni Beretta, si è rifatto alla recente visita all’impianto di Bolzano, evidenziando la necessità che la gestione riversi utilità economica e nei servizi sul territorio, con il giusto equilibrio sui costi di gestione, sul rispetto ambientale e come serva accelerare i tempi. Preoccupazioni sulle tempistiche sono state sollevate anche dal Sindaco di Andalo, Alberto Perli, che ha rimarcato come l’eventuale impianto debba mettere in sequenza una serie di utilità tecnologiche nella chiusura del ciclo dei rifiuti a tutto vantaggio del territorio. Serve, inoltre, mettere in parallelo diverse valutazioni normative, tecnologiche e organizzative per ridurre i tempi. Il Sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha posto l’attenzione sull’affidabilità dell’impianto, un punto centrale che deve precedere la scelta della sua localizzazione. Sulla gestione, ha aggiunto, è prioritario che essa abbia ricadute positive sul territorio.
Il Sindaco di Luserna, Gianni Nicolussi Zaiga, ha suggerito di rendere più partecipi i cittadini su questa tematica con incontri pubblici. Ha, quindi, chiesto alla politica la forza di scegliere accelerando i tempi. Ha criticato i troppi imballaggi che si riversano sulla quotidianità dei cittadini: un tema sul quale la politica dovrebbe intervenire.

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