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CONSIGLIERI MINORANZA COMUNE DI ROVERETO (TN) * CONVOCAZIONE: « INVITO IRRITUALE DELLA PRESIDENTE AZZOLINI, SI È PIEGATA “AI DESIDERATA” DEL SINDACO »

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19.01 - mercoledì 13 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto dalla Presidenza del consiglio comunale l’invito a partecipare ad un non meglio precisato “saluto” da parte del Sindaco per mercoledì 13 settembre. Si tratta di un invito irrituale e molto vago con il quale – per l’ennesima volta – la Presidente del consiglio Azzolini si piega ai desiderata del Sindaco calpestando il suo ruolo di garante dell’Istituzione. Anzitutto perché si tratta di un appuntamento raffazzonato e tardivo, in secondo luogo perché non dichiara apertamente la natura del “saluto” in quanto non può dire che l’oggetto della “convocazione” è costituito dalle prossime dimissioni di Valduga. Le dimissioni rappresenteranno un atto di valenza istituzionale solo nel momento in cui verranno protocollate.

Infine perché il saluto del Sindaco si sarebbe dovuto tenere – come istituzionalmente doveroso e corretto – durante lo svolgimento dell’ultimo consiglio comunale regolarmente convocato e non in un incontro dalla natura informale e discutibile. In particolare la comunicazione sarebbe dovuta avvenire durante l’ultimo consiglio del 29 agosto la cui convocazione era nota da tempo.

E’ poi ridicolo sostenere che il Sindaco avrebbe programmato il saluto per la seduta del 31 agosto (in seguito annullata a causa dell’assenza dei tecnici di RFI). Ben prima dell’inizio dell’ultimo consiglio era noto che quella convocazione era a fortissimo rischio annullamento. Di conseguenza Valduga avrebbe dovuto comunicare subito in quella sede le sue dimissioni al consiglio comunale senza scaricare responsabilità su altri con l’arrendevole accondiscendenza della Presidente del consiglio comunale.

Oppure si sarebbe potuto impiegare più utilmente l’appuntamento del 13 settembre per un consiglio comunale regolarmente convocato che, oltre ad ascoltare le comunicazioni del Sindaco, magari avrebbe potuto smaltire parte del consistente arretrato di mozioni che da anni aspettano di essere discusse.

La verità è che Valduga non ha mai avuto intenzione di comunicare alcunché al consiglio comunale. Ed è stato costretto ad un brusco e impacciato dietrofront a seguito delle voci che si sono levate – anche dai banchi della maggioranza – per denunciare uno sgarbo istituzionale impossibile da mascherare. Ma la pezza si è rivelata peggiore del buco. Egli, infatti, per lunghi mesi non ha mai rivolto una sola parola al consiglio comunale relativamente alla sua candidatura nonostante le molte sollecitazioni arrivate delle minoranze. Valduga non aveva tempo per il consiglio comunale ma lo ha trovato in abbondanza per girare in lungo e in largo il Trentino e per organizzare per bene la sua presenza sui maxi manifesti elettorali a Rovereto. Tutte le forze consiliari di minoranza, pertanto, hanno deciso di non rispondere a questo invito con l’intenzione di denunciare con maggior forza una messa in scena che umilia la più alta Istituzione democratica della Città.

 

 

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