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CLAUDIO GEAT * BYPASS FERROVIARIO: « QUANDO SARANNO ELIMINATI RUMORE E VIBRAZIONI PER TRENI PIÙ LUNGHI E PESANTI IN SUPERFICIE A TRENTO NORD? »

Scritto da
12.01 - lunedì 8 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sabato 6 aprile si è tenuta un’assemblea presso la sala circoscrizionale di via Verruca, ed a tale proposito voglio precisare che l’incontro è scaturito da una richiesta di cittadini riguardo al tema delle vibrazioni e rumore legati al futuro Bypass ferroviario ed alle relative attività di cantiere, tema affrontato dalla circoscrizione con una recente interrogazione ed un documento discussi il 18 marzo u.s.

Il sottoscritto reputa importante favorire il dibattito sui temi di interesse circoscrizionale ed ha accolto favorevolmente la richiesta,
mettendo a disposizione la sala di via Verruca per l’incontro, che si è svolto con la presenza di rappresentanti di tutti i comitati cittadini, sia di coloro che sono favorevoli alla realizzazione di una circonvallazione, ma che rilevano le tante criticità di questo progetto, analogamente a quanto sostenuto da questa circoscrizione, sia di coloro che invece negano l’utilità dell’opera in sè stessa.

Ritengo che favorire il pubblico dibattito sui vari temi di interesse della circoscrizione sia importante e confermo la mia piena disponibilità ad accogliere richieste volte a valorizzare e promuove l’aggregazione sociale, la partecipazione e l’associazionismo mediante la messa a disposizione delle sale e degli altri spazi circoscrizionali alla comunità.

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Claudio Geat

 

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Considerazioni sul dibattito circa la circonvallazione ferroviaria merci. Nel corso degli ultimi giorni abbiamo assistito alla presentazione di una proposta innovativa da parte del Comune di Trento, ad un dibattito sul progetto di fattibilità della galleria merci in Consiglio provinciale e ci stiamo avviando a chiudere il processo di Dibattito Pubblico.

Al momento è confermato soltanto che vi sarà un grande cantiere a Mattarello, una lunga galleria di oltre 10 km sotto la Marzola, un altro grande cantiere a Trento nord, l’attraversamento ferroviario delle aree ex Carbochimica ed ex Sloi, nonché il passaggio futuro di tutti i treni merci attraverso Gardolo con la realizzazione di alte barriere antirumore per l’intera tratta, che aumenteranno la divisione già esistente tra est e ovest
Se non vi saranno prescrizioni in sede di conferenza dei servizi il progetto sarà approvato senza modifiche, se invece nasceranno delle prescrizioni non è comunque possibile che da esse derivi un aumento dell’importo progettuale, come è stato riferito in ogni occasione dai tecnici di R. F. I, in quanto la cifra stanziata all’interno del PNRR è 930 milioni e non sono ammissibili varianti con aumento dei costi.

L’ipotesi di progetto proposta dal comitato cittadino in destra Adige è stata bocciata proprio perché, in primo luogo, è più costosa, ha detto il responsabile di R.F.I., con una galleria più lunga di quella attuale.

A questo punto è opportuno porsi alcune domande:

– potranno essere approvate modifiche al progetto che comportino maggiori costi? (galleria lunga fino a Salorno)

– Se non è possibile cosa cambierà nei cantieri di Trento sud e Trento nord?

– Le famiglie di San Martino verranno espropriate e dovranno abbandonare le proprie case?

– quando saranno eliminati rumore e vibrazioni per treni più lunghi e pesanti in superficie a Trento nord?

– Cosa cambierà nel passaggio attraverso le aree Carbochimica e Sloi?

– Quali possono essere i tempi per la realizzazione di una futura galleria di circa 20 km fino a Salorno?

– La proposta del Comune di Trento è stata condivisa con la provincia, R. F. I., i comuni interessati, in particolare Salorno, dove dovrà essere realizzato il cantiere nord, quindi anche con la provincia di Bolzano?

– Se non è stata condivisa, la proposta potrà essere imposta come prescrizione nel corso della Conferenza dei servizi?

– La proposta avanzata dal Comune di Trento di non quadruplicare i binari dall’ex scalo Filzi fino Gardolo, deriva forse dal dubbio che tale opera comporterebbe problemi a varie abitazioni ed è quindi opportuno spostarla avanti nel tempo, in modo indefinito?

– La proposta di realizzare i due cosiddetti cameroni all’interno della galleria sotto San Donà o meglio, come chiarito dall’ingegner De Col della provincia di Trento nel corso di un’intervista riportata sulla stampa, nel tratto rettilineo tra Povo e Villazzano, deriva veramente dalla necessità di programmare la proscuzione, in futuro, della galleria fino a Salorno?

– O forse deriva dall’opportunità di procedere allo smontaggio più agevole delle frese, in uno spazio più aperto, quando si incontreranno, provenienti l’una da nord e l’altra da sud, nella tratta Povo-Villazzano e si dovrà, secondo le previsioni di progetto, smontarle in galleria (sono lunghe circa 200 m l’una) per poi trasportarle pezzo pezzo all’esterno. (Il montaggio e lo smontaggio di queste macchine viene sempre eseguito all’aperto, con l’ausilio di potenti gru o carroponte che sollevano le pesanti parti del macchinario e assemblano in questo modo la fresa, cioè la cosiddetta “talpa”).

– Nel corso della realizzazione del tunnel del Brennero sono stati costruiti dei cameroni in galleria per il montaggio delle frese?

Quando avremo dato risposta a queste domande, potremmo avere un quadro più preciso della situazione e delle prospettive future e forse ci sarà sorto un altro dubbio: stiamo proponendo di cambiare tutto, per non cambiare niente?

 

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Claudio Geat

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