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CAL * FINANZIAMENTO “PEBA”. « PIANI ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE, PARERE FAVOREVOLE CON OSSERVAZIONI »

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07.11 - giovedì 29 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Finanziamento P.E.B.A. – Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche.  Parere favorevole con osservazioni.

Il Cal ha dato parere favorevole, con osservazioni, alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale sul ‘Finanziamento P.E.B.A. – Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi del decreto del Ministro per le disabilità, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali, di data 22 marzo 2021: proroga termine di presentazione delle richieste di finanziamento e di partecipazione al corso di formazione per i tecnici degli Enti Locali.

I lavori sono stati aperti dalPresidente del Cal, Paride Gianmoena.Il provvedimento, ha sintetizzato, l’Assessore competente del Cal e Presidente della Comunità Vallagarina, Stefano Bisoffi, si riferisce alle modalità di impiego del finanziamento garantito dal Ministero per le disabilità per incentivare la progettazione, da parte dei Comuni, dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). In base ai finanziamenti alla Provincia di Trento spetta l’importo di 110.300,98- Euro. Risorse che la Giunta provinciale, con il parere favorevole del CAL, ha stabilito di destinare per 41.300,98 Euro ad iniziative di formazione da destinare al Consorzio dei Comuni Trentini, affinché vengano programmati interventi a favore dei tecnici degli Enti locali e 69.000 Euro da destinare ai Comuni con popolazione fra i 5.000 ed i 20.000 abitanti che ne facciano richiesta e si impegnino a realizzare i PEBA entro il 2024.

È stato, inoltre stabilito l’ammontare del contributo concedibile a ciascun ente, in un importo differenziato per fasce demografiche fra i 3.000 ed i 6.000 Euro. Alla data del 31 gennaio scorso (il termine utile) sono pervenute richieste di contributo da 5 comuni, fra i 17 rientranti nella fascia demografica 5000-20000 abitanti, e pertanto aventi titolo a richiederlo. Il contributo complessivamente assegnato, alla luce dei criteri di cui alla delibera sopra citata, è pertanto pari a 20.000 Euro, con restanti 49.000 da assegnare.

Alla luce di tutto ciò la delibera prevede di prorogare il termine per la presentazione delle domande, estendendo a tutti i Comuni sotto i 20.000 abitanti (e quindi anche ai piccoli comuni fino a 5000 abitanti) la possibilità di concorrere. Contestualmente, si stabilisce una priorità per i Comuni della Valle di Fiemme che ospiteranno le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, e in subordine per gli altri Comuni ordinati per popolazione residente.

Le osservazioni formulate dal Cal si sono concentrate su due aspetti: prevedere che le ulteriori domande di contributo vengano raccolte non oltre il mese di marzo 2024, e definire sin d’ora la misura del contributo spettante ad ogni possibile richiedente, prevedendo, per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, un sostegno non inferiore a 3.000 Euro.

Osservazioni su cui la Struttura provinciale ha manifestato pronta disponibilità all’accoglimento.

 

Linee guida per l’innovazione dei servizi socio-assistenziali rientranti nell’area persone con disabilità – Parere favorevole.

Il Cal ha dato parere favorevole alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Approvazione delle Linee guida e di intervento a supporto dell’innovazione dei servizi socio-assistenziali rientranti nell’area persone con disabilità’
Un tema, questo, che ha illustrato sempre l’Assessore competente del Cal e Presidente della Comunità Vallagarina, Stefano Bisoffi. Il documento, ha specificato Bisoffi, è frutto di una concertazione con le Comunità. Si tratta di un passaggio atteso, in quanto chiarisce alcuni aspetti rimasti e non trattati dai precedenti provvedimenti. In particolare, è stato costruito, a seguito di due cicli formativi, da un gruppo di lavoro tecnico, a regia provinciale, a cui hanno partecipato rappresentati dei servizi sociali territoriali. È stato anche presentato alle organizzazioni del terzo settore, tenendo conto delle osservazioni che sono emerse.

La delibera
La proposta chiarisce le modalità di presa in carico da parte degli enti del terzo settore delle persone con disabilità, di determinazione della relativa tariffa, e di monitoraggio del percorso assistenziale. Recentemente, infatti, sono stati approvati i criteri per la determinazione del costo dei servizi. Alle Comunità sono stata fornite indicazioni sulla quantificazione della tariffa base per i sevizi residenziali e semiresidenziali, sulle condizioni di applicazione, e sulla quantificazione di eventuali maggiorazioni relative alla sussistenza di particolari bisogni. In particolare, definisce alcuni primi criteri per la redazione del progetto individuale (di competenza dei servizi sociali), per la compilazione e l’aggiornamento della scheda SIS, e per la redazione del progetto di servizio e del piano educativo/assistenziale individualizzato, di competenza dell’Ente gestore del servizio. Viene anche prevista l’attivazione di un tavolo di lavoro allargato, a cui participi un rappresentante per ogni ETS, tre rappresentanti delle Comunità, la PAT e APSS. Detto tavolo avrà mandato di definire, attraverso gruppi di lavoro.

 

L’abitare sociale delle persone con disabilità – Parere favorevole con osservazioni alla revisione dei criteri.
Il Cal, oggi, ha preso in esame e voltato a favore, con osservazioni, anche la proposta di deliberazione che reca modificazioni ai criteri e modalità per l’attuazione, omogenea e uniforme su tutto il territorio provinciale, delle disposizioni normative concernenti l’abitare sociale delle persone con disabilità.

Si tratta di una revisione dei criteri già oggetto di prima definizione con la deliberazione della Giunta provinciale n.768 di data 14 maggio 2021. Le modifiche, ha sottolineato l’Assessore competente del Cal e Presidente della Comunità Vallagarina, Stefano Bisoffi, sono, anche in questo caso, frutto di lavoro congiunto con i rappresentanti dei Servizi sociali territoriali, e sono finalizzati – pur in un contesto che favorisce l’applicazione omogenea ed uniforme della disciplina sul territorio provinciale – a riconoscere più ampi margini di apprezzamento alle Comunità, nella valutazione di ammissibilità dei progetti e nella graduazione degli interventi. Bisoffi, ha quindi, evidenziato che, a decorrere dal riparto del fondo socio-assistenziale per il 2023, le risorse prima specificatamente dedicate ai progetti di abitare sociale (680.000 euro annui, ripartiti in base alla popolazione residente nella fascia 78-64 anni) sono stati consolidati nell’ambito del budget complessivo. Il Cal ha voluto sollecitare la Provincia ad innalzare la soglia Icef da 0,70 a 0,90, in analogia ad altre politiche della salute, ampliando così la platea dei beneficiari. Un invito è stato fatto anche a riconsiderare, in termini più ampi, i diversi strumenti di sostegno all’autonomia delle persone disabili, ricercando in modo particolare un migliore raccordo fra questo strumento e le provvidenze erogate da APSS in materia di vita indipendente.

 

Tutela dei minorenni. – Un nuovo protocollo d’intesa per facilitare le relazioni fra tra Magistratura e Servizi territoriali.

Il Cal provvederà, per conto delle Comunità e dei Comuni di Trento e Rovereto, alla stipula di un nuovo Accordo di programma in materia di ‘Tutela dei minorenni: relazione tra Magistratura e Servizi territoriali e provinciali alla luce della progressiva entrata in vigore della Legge Cartabia’.

L’accordo è stato illustrato dall’Assessore del Cal e Presidente della Comunità Vallagarina, Stefano Bisoffi, che ha ricordato come il documento nasca da un confronto sollecitato dal Tribunale per i minorenni di Trento con la PAT, l’APSS ed i Servizi sociali territoriali. Lo scopo è quello di individuare modalità operative di collaborazione nell’ambito dei procedimenti che riguardino l’ambito dei minorenni. “A tale proposito – ha ricordato Bisoffi – era stato convocato nella prima parte del 2023 un tavolo di lavoro che aveva condiviso le linee fondamentali della collaborazione”.

Il Protocollo definisce processi e modalità di confronto fra i soggetti firmatari, attraverso cui addivenire alla definizione di buone pratiche o protocolli operativi. Prevede, in particolare, l’istituzione di un “tavolo istituzionale”, composto dai rappresentanti apicali dei soggetti firmatari, con funzioni di indirizzo. Si istituisce poi un “tavolo operativo”, a cui è prevista la partecipazione dei rappresentanti dei servizi sociali, con la finalità di individuare ambiti e modalità operative di collaborazione.

 

Audizione in Commissione su programma di lavoro della Commissione europea.
In vista dell’audizione concessa dalla competente Commissione permanente del Consiglio provinciale il Cal ha preso in esame, quindi, la comunicazione COM (2023) 638 final della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul programma di lavoro della Commissione per il 2024 “Trasformare il presente e prepararsi al futuro”.

Il Presidente Gianmoena ha evidenziato la centralità delle scelte programmatiche assunte a livello europeo per lo sviluppo dei territori, e l’incidenza che gli atti normativi dell’Unione determina anche sull’esercizio delle competenze legislative rimesse all’Autonomia provinciale. Mentre, infatti, sino a qualche anno fa, i limiti della potestà legislativa provinciale, nelle materie attribuite dallo Statuto, erano determinati pressoché esclusivamente nel quadro delle relazioni con lo Stato, sono oggi sempre più determinanti i vincoli derivanti dalle norme, sia di principio che di dettaglio, prodotte dall’Unione europea. L’esercizio attento dei margini di partecipazione al processo legislativo europeo, di cui dispone la Provincia, è, pertanto, uno strumento imprescindibile per coltivare un modello di Autonomia dialogante, capace di dare risposte ai bisogni della comunità interagendo costantemente con i livelli di governo sovraordinato. come centrale deve essere lo sviluppo dell’autonomia deve passare attraverso un quadro più ampio che tenga conto dell’Euregio e dell’Europa.

Proprio in quest’ottica, è apprezzata la scelta di istituire presso il Consiglio provinciale una Commissione permanente con competenza dedicata ai rapporti internazionali e con l’Unione europea, oltre che all’Autonomia ed ai rapporti con l’Euregio. Un Organismo che, si auspica, possa promuovere studi e sollecitare confronti strutturati con le Istituzioni europee, in relazione ai margini di compatibilità con la normativa europea di eventuali scelte legislative adottabili in sede provinciale, per corrispondere a specifici interessi del sistema delle autonomie locali. L’attenzione, in questo caso, è al tema del rinnovo delle concessioni idroelettriche, su cui pendono gli interrogativi legati all’applicazione della direttiva Bolkestein, ma anche alla gestione dei grandi carnivori. “Come abbiamo sempre sostenuto – ha detto Gianmoena – l’obiettivo è quello di rivestire il ruolo di una piccola Europa in Europa”.

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