Siccità e crisi idrica, Ambrosi (FdI): “Serve un piano di interventi strutturali per la realizzazione di nuovi bacini di raccolta e accumulo”.
L’emergenza generatasi a seguito delle scarse precipitazioni atmosferiche avvenute nel corso di quest’anno ci porta a pensare che, per uscire dalla crisi idrica, sia necessario attuare una politica mirata che punti alla realizzazione di un piano di interventi strutturali per la costruzione di nuovi bacini di raccolta in grado di accumulare l’acqua nei periodi di abbondanza per poi rilasciarla gradualmente nei periodi con minori precipitazioni. Oltre a ciò, grande importanza potrebbe rivestire una migliore gestione delle risorse idriche già a disposizione, da attuarsi attraverso una seria programmazione della manutenzione sugli acquedotti comunali e nelle nostre valli al fine di evitare – per quanto possibile – l’inutile dispersione di acqua.
Alcuni mesi fa avevano suscitato reazioni contrastanti le richieste dell’Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi) e del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia finalizzate ad aumentare il deflusso idrico dal Trentino – Alto Adige verso il Veneto. Per fornire una risposta a questo tipo di emergenze, di grande importanza potrebbe essere non solo la diffusione in tutto il nord Italia delle conoscenze messe in campo nel nostro territorio, come ad esempio appunto la costruzione di bacini di raccolta e accumulo dell’acqua, ma anche delle buone pratiche attuate per la corretta gestione della filiera di utilizzo dell’acqua.
E’ infatti innegabile che la diffusione di sistemi d’irrigazione alternativi anche in Pianura Padana (invece di perpetrare la tradizione dell’irrigazione per scorrimento) consentirebbe di risparmiare grandi quantitativi d’acqua da utilizzare in altri settori. Per questo motivo, anche in una logica di favorire la transizione ecologica e di lotta al cambiamento climatico, servirebbe che Istituzioni come la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome svolgessero un ruolo di Coordinamento e di promozione nei confronti dello Stato, affinché – anche approfittando dei numerosi finanziamenti messi a disposizione a diversi livelli amministrativi (statale, europeo ecc.) – possano essere messi in campo una serie di interventi atti a mitigare gli effetti della crisi idrica e della siccità.
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Cons. Alessia Ambrosi
Cons. Claudio Cia
Cons. Katia Rossato