I suggerimenti degli autisti degli autobus vissuti in prima persona. Questa città, quella di Trento, in cui sono stati accentrati tutti i poli attrattivi della Provincia, la rendecostantemente invasa dai mezzi privati, con problemi di intasamento continui, invivibilità e inquinamento rispetto alla popolazione che vive a Trento centro.
Sulla stampa locale si leggono di progetti futuristici a scadenza semestrale, ma nei fatti, nulla che si muove da troppo tempo. Nell’ottica di togliere il traffico privato e parassitario della città, per spostarlo con sistemi alternativi ecologici e collettivi.
Si deve andare sicuramente per gradi e riappropriarsi di parti del territorio riqualificandolo al contempo. Per ora ci accontentiamo (suggeriamo) di migliorare, mettere in sicurezza, intervenire finalmente a breve termine, in alcuni punti ove il pericolo è noto a tutti e da tempo.
Via Travai angolo Via S. Croce, Port’ Aquila angolo Via dei ventuno, Via General Morone e via Oberziner in entrata e uscita per le linee 4 e 8. Le aiuole fianco strada sono troppo alte e mancanti in altri punti fanno sì che pedoni sbuchino all’improvviso sulla carreggiata (3 Novembre e Vannetti).
Mal regolazione di molti semafori (Via Monte Baldo/Via Ghiaie, Via Vannetti/ Piazza Centa) che influiscono sui tempi di percorrenza e pericolosità. Almeno due corsie preferenziali, una in Piazza Venezia in corsia centrale sfruttando parte isola salvagente in direzione nord, usufruibile dalle linee1/3/6/7/8/B e linea A per dirigersi in stazione e per le linee 5/9/10 direzione collina, con sensori che interagiscono con il semaforo. L’altra in Via Prepositura fino all’incrocio con Via Verdi in direzione sud.
Dalle parola ai fatti, questo chiediamo al Comune di Trento ed alla Provincia autonoma di Trento per il bene di questa bella città.
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Nicola Petrolli
Segretario Uiltrasporti