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LANCIO D'AGENZIA

CIVETTINI* INTERROGAZIONE: ACCOGLIENZA E DEGRADO URBANO LA PAT AMMETTE LA RELAZIONE TRA I DUE FENOMENI?

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09.00 - sabato 4 novembre 2017

Il Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2018, non lo prevede, ma l’Assessore provinciale di merito, assessore tecnico (per modo di dire!!) ma politicamente furbo, tanto da carpire simpatie dal centro facendo politiche camaleontiche di sinistra, annuncia alla stampa una maggiore flessibilità sulle assunzioni “concesse” ai Comuni, lanciando il semplice slogan populista e perverso che dice “Più vigili ma non per tutti”.

Infatti, illustra ma non scrive nel Protocollo, che la manovra “prevede la possibilità di maggiori assunzioni di personale della Polizia Locale e il finanziamento di progetti di sicurezza per le aree più interessate al degrado urbano, con particolare attenzione ai territori che si fanno carico dell’accoglienza dei migranti”, così definendoli con l’ipocrisia espressiva di chi non ha il coraggio di chiamarli extracomunitari economici che sarebbero all’origine di vere e proprie occupazioni anche per motivi di criminalità, le aree pubbliche, dove è di casa , il mercato dello spaccio ,della prostituzione e della micro/macro criminalità.

Una posizione-quella espressa dall’Assessore-che di fatto, ammette la stretta relazione tra presenza di immigrati e degrado.
Ammissioni, messe sotto la voce delle disponibilità finanziarie per l’assunzione di Vigili Urbani per quelle Comunità che si sono dovute rendere disponibili all’accoglienza, fenomeno che ora, improvvisamente, viene messo esplicitamente in relazione con il degrado, per cercare di recuperare sulle palesi responsabilità politiche della Giunta provinciale nel merito.
Giunta-assessore di merito compreso-che è stata politicamente artefice del totale asservimento politico alle volontà romane dell’accoglienza con grande disponibilità di risorse, messe in campo per quel circuito, fatto e gestito dalla Provincia stessa, Cooperative all’uopo generate e situazioni di arricchimento per qualche proprietario d’ ex albergo fatiscente, per la gestione di extracomunitari ,messi in circolo da organizzazioni che oggidì sono ,in gran parte, sotto inchiesta per traffico di esseri umani con interessi al vaglio della Magistratura.

Fenomeno che ora, negli annunci dell’assessore fatti ai Sindaci, viene legato al “degrado urbano con particolare attenzione ai territori che si sono fatti carico dell’accoglienza dei migranti”.

Una ammissione che merita di non essere commentata per la sostanza ma per la sua gravità intrinseca, poiché è incredibile che chi è all’origine della situazione ,ora utilizzi risorse pubbliche locali “premianti” per quei contesti che parrebbero caduti nella trappola della gestione del fenomeno stesso, senza che si faccia la voce grossa nei confronti di quel Governo romano che ,oltre ad averci inviato d’ufficio il gran numero di extracomunitari ,ha anche tagliato personale e risorse per le Forze dell’Ordine,q uali Carabinieri e Polizia.

L’ammissione di una relazione che da tempo i cittadini denunciano, da piazza Dante alla Portela a Trento per non parlare della situazione dei Giardini Perlasca, della zona di Marco e dei giardini di piazzale Orsi a Rovereto, dove lo spaccio e i fenomeni di violenze e criminalità sono all’ordine del giorno, come le intollerabile aggressioni fatte a controllori di treni e autisti di autobus.

Una ammissione i cui “tutori politici” hanno nomi e cognomi ben precisi e che ,nel recente passato, hanno pure politicamente attaccato i Sindaci che non si sarebbero prestati alla gestione territoriale degli extracomunitari, sui cui effetti ora si cerca di fare ammenda, con la messa a disposizione della possibilità di assumere Vigili Urbani, non per svolgere il loro ruolo, ma per far fronte a quello che l’assessore di merito avrebbe definito come “degrado, con particolare attenzione ai territori che si sono fatti carico dell’accoglienza”.

Decisione e deroga, che peraltro offende l’autonomia dei Comuni e delle Amministrazioni locali, facendo un inaccettabile distinguo tra coloro che si sono impantanati nell’accoglienza generica e coloro invece che ligi, al loro mandato, avrebbero le necessità di assumere addetti ai cantieri comunali, tecnici o personale per far funzionare meglio gli uffici al servizio dei cittadini tutti e delle esigenze quotidiane dei servizi richiesti ma che non avendo “accolto”, non hanno diritto alle stesse disponibilità per la soluzione dei problemi dei residenti.

 

Il sottoscritto Consigliere interroga Il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

• si confermano o si smentiscono le illustrazioni fatte ai Sindaci nella presentazione del “Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2018”,nella versione “post Giunta del 31.10.2017,dove l’assessore di merito, avrebbe affermato testualmente sul fronte delle assunzioni, tra l’altro che “ la manovra prevede la possibilità di maggiori assunzioni di personale della Polizia locale e il finanziamento di progetti di sicurezza per le aree più interessate al degrado urbano con particolare attenzione ai territori che si sono fatti carico dell’accoglienza dei migranti”, invero extracomunitari nella stragrande maggioranza economici;

• da quali valutazioni sarebbe partito l’assessore per quella che parrebbe l’ammissione della stretta relazione tra presenza di extracomunitari e degrado e quali le ragioni della messa in disponibilità, così come si evince dalle dichiarazioni fatte ma non scritte esplicitamente nel Protocollo d’intesa, di ingenti risorse locali a quei comuni che si sono fatti carico dell’a accoglienza e quali siano le argomentazioni ora adottate dalla Giunta per tale scelta;

• se gli extracomunitari che-secondo le dichiarazioni dell’assessore se non smentite- sarebbero all’origine del degrado ambientale tanto da permettere assunzioni di Vigili Urbani, sono venuti da soli in tour in Trentino o la loro presenza è frutto di un piano strategico ben “indefinito”, calato dal Governo nazionale romano e supinamente accettato dal Governo trentino senza ma e senza se;

• quali siano gli accordi con il Governo romano per i piani di accoglienza e quali le richieste ufficiali da parte della Giunta provinciale fatte al Ministro competente, affinché-vista la problematicità della presenza di centinaia di extracomunitari che hanno sovvertito l’ordine di vivibilità in alcune zone di Trento e Rovereto, ma non solo-si rafforzi in via ordinaria l’organico delle Forze dell’ordine per far fronte ai fenomeni che hanno caratterizzato il nostro territorio, in particolar modo per far fronte a spaccio di droghe, alle violenze di gruppi contrapposti e al dilagare di insicurezza e microcriminalità;

• quanto costi, alla politica finanziaria trentina, l’apertura per l’assunzione di Vigili Urbani, che sarebbero messi a disposizione-proprio alla vigilia della campagna elettorale-di quelle comunità che si sono rese artefici di quell’accoglienza oggi messa in relazione –salvo smentita dall’assessore provinciale stesso con il degrado diffuso, senza averne il coraggio di definirne un quadro reale;

• perché nel “Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2018”, non si fa cenno a quanto illustrato a voce ai Sindaci e perché si sia voluto entrare direttamente nel merito delle assunzione del personale dei Comuni, ledendo la loro libertà di scelta per l’attuazione dei programmi politici locali, “regalando” Vigilanza urbana ma proibendo loro di ricorrere ad assunzioni diverse, ad esempio nei cantieri comunali o negli uffici, per rispondere alla esigenze dei loro cittadini;
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

Cons. Claudio Civettini-CIVICA TRENTINA

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