News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

SANITÀ TRENTINO: CIVETTINI, LUSERNA SENZA SERVIZIO MEDICO POLITICA SCANDALOSA

Scritto da
09.06 - lunedì 11 settembre 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Interrogazione. Luserna senza servizio medico. Scandalosa politica dei servizi ai territori. Neo urbanesimo e centralismo dei servizi nella politica provinciale. Territorialità sempre più povera nei servizi e subdolo incentivo allo spopolamento della montagna?

La politica centralista della Provincia di Trento è ormai un dato certo che, attraverso la garanzia dei servizi alla persona garantiti e presenti solo nei centri urbani, genera un inopportuno nuovo urbanesimo o rincorsa alla vita della città, abbandonando ruralità e zone montane.

Un percorso subdolo, che nella volontà dei burocrati provinciali genererebbe un risparmio sui servizi da erogare e sui costi che sono in capo a quella capillarità, fino a poco tempo fa, fiore all’occhiello –ad esempio-della sanità trentina.

Ora, dopo i tagli ai punti nascite, alle Guardie mediche, il grido d’allarme parte da Luserna che giustamente, attraverso il suo Sindaco, lamenta la mancanza del servizio ambulatoriale, che verrebbe dismesso per il cambio della condotta medica dopo il prossimo pensionamento dell’attuale dott.P.F., che con la massima disponibilità, garantiva tale servizio ai residenti di Luserna.

In tutto ciò, crediamo che la Provincia abbia la voce in capitolo, dove attraverso percorsi che riconoscano i valori dei territori, mettano in campo percorsi premianti per coloro che accettano la continuazione dei servizi in zone montane, così come-ad esempio-viene riconosciuto alle docenti che si recano nelle zone cosiddette svantaggiate, ma che in realtà, sono il baluardo della conservazione delle tradizioni locali.

E quando si parla di Luserna, va anche detto che anche a questo territorio, il Trentino ha avuto tramite l’avvedutezza degasperiana, l’accesso al percorso autonomistico, in quel periodo dove essere Autonomi era un riconoscimento storico di tutela per le minoranze linguistiche.

Proprio per questo, non tanto per un riconoscimento romantico, ma per una condivisione dei valori che Luserna rappresenta, che la Provincia non può fare orecchie da mercante e soprassedere a questo grido d’allarme poiché in gioco è la sopravvivenza dei luoghi, che attraverso lo spopolamento, si andrebbero maledettamente a dissolvere.

 

 

*

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

• Se si sia a conoscenza del grido d’allarme lanciato dal Sindaco di Luserna, relativamente al fatto che si vedrebbe chiudere l’ambulatorio medico del medico di base, poiché il servizio non sarebbe (seppur legittimamente) garantito dal medico condotto che subentrerebbe al dott. P.F. che approda a godersi la giusta pensione;

• Se si condivida l’esigenza di garantire tale servizio anche a Luserna e se, al fine, sia possibile pensare ad un percorso incentivante per qual medico (o medici) che superando i criteri dell’economicità dei servizi e dunque all’aspetto ragionieristico del servizio, volesse garantire la sua presenza a Luserna, rispondendo alle esigenze dei residenti;

• Se si condivida il fatto che, il filone della riduzione dei servizi alle persine nelle zone rurali o di montagna, nei fatti, si concorre consapevolmente allo spopolamento delle valli incentivando un pericoloso neo urbanesimo, tacitamente voluto per ridurre i costi dei servizi alle persone stesse;

• Cosa intenda fare l’assessore competente per garantire a Luserna la continuità del servizio d’ambulatorio del medico condotto;

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

 

Claudio Civettini

Civica trentina

 

 

 

 

 

Foto: archivio Pat

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.