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ROSSI – DALLAPICCOLA- DEMAGRI / MOZIONE * TURISMO: « SOSTEGNO PUBBLICO INDIRETTO AL COMPARTO TURISTICO, LA PAT SIA IN PRIMA LINEA PER FAVORIRNE LA RIPRESA »

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14.40 - lunedì 25 maggio 2020

Il settore turistico è uno degli asset fondamentali della nostra economia, rappresentando il 13% del prodotto interno lordo nazionale e quasi il 15% del PIL del Trentino. L’anno 2019 si è chiuso con valori in crescita sia per gli arrivi (+2,5%) che per le presenze (+1,5%), confermando un trend crescente del movimento turistico degli ultimi anni, tanto che il risultato dell’anno scorso in serie storica costituisce la miglior performance dell’ultimo decennio.

I pernottamenti registrati sono oltre 18 milioni e il 58,3% sono rappresentati dalla componente italiana.

Valori in crescita sono stati registrati per il settore alberghiero, le cui presenze costituiscono il 71,4% dei pernottamenti totali, che aumenta dell’1,8% negli arrivi e dello 0,4% nelle presenze, ma anche per l’extralberghiero che cresce del 4,9% negli arrivi e del 4,3% nelle presenze. Nello scorso anno le presenze italiane sono cresciute dello 0,6%, le principali regioni di provenienza si confermano essere Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio, tuttavia gli arrivi da queste ultime due regioni risultano in contrazione rispetto al 2018.

Sono state registrate variazioni positive anche in relazione ai pernottamenti stranieri, che hanno visto un incremento del 2,8%.

Nel 2019 il settore extralberghiero ha rappresentato il 28,6% delle presenze annuali complessive, con una permanenza media che si attesta sulle 4,6 notti; il numero di strutture aperte è risultato pari a 2.009, per un totale di 81.374 posti letto disponibili.

Il danno per il turismo italiano causato dall’emergenza epidemiologica è stato stimato a quasi 2 miliardi di euro, prendendo in considerazione la sola stagione estiva. La drammaticità del momento non ha scoraggiato molti professionisti del settore, che vorrebbero correre ai ripari e salvare alcuni tratti della stazione estiva.

Nel periodo intercorrente tra giugno e settembre 2019 il Trentino ha registrato 9,7 milioni di visite, di cui 2 milioni concentrate nella zona del Garda. Si tratta di numeri importanti per il tessuto economico del Trentino e con riflessi significativi sul bilancio della Provincia, che a causa dell’emergenza verranno seriamente compromessi, con preoccupanti conseguenze sul piano economico, sociale e occupazione.

Di fronte al calo fulmineo delle presenze, legato a fattori esogeni e imprevedibili, la Provincia deve fare la propria parte individuando o eventualmente creando gli strumenti per fornire al comparto turistico il sostegno necessario in questa fase, che non conosce precedenti nella storia recente del nostro territorio.
Un valido strumento per stimolare la ripresa del comparto turistico potrebbe essere l’attribuzione di benefici fiscali a favore dei soggetti residenti in Trentino che nel corso del 2020 effettueranno soggiorni-vacanza nelle strutture ricettive del Trentino, prevedendo la deducibilità/detraibilità della spesa effettuata dalla base imponibile calcolata ai fini dell’addizionale regionale IRPEF.

Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta:

– individuare strumenti efficaci che stimolino la ripresa del turismo, valutando l’introduzione di specifici contributi e/o di sgravi fiscali a favore degli utenti residenti in Trentino che usufruiranno dei servizi delle strutture trentine nel corso del 2020.

 

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Ugo Rossi, Michele Dallapiccola, Paola Demagri

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