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LETTERE AL DIRETTORE

AZIONE * EMENDAMENTO TAGLIO ADDIZIONALE IRPEF: LEONI, « PRESENTATO DAL CONSIGLIERE ROSSI UN EMENDAMENTO PER RIDURRE LA TASSAZIONE PER CHI HA MENO DI 30 ANNI, IN TRENTINO »

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15.01 - lunedì 6 dicembre 2021

Giovani, oltre la retorica chiediamo politiche mirate. Nel paese delle emergenze, quella che riguarda i giovani è troppo spesso ignorata dalla politica.

Come Azione siamo abituati a partire dai dati. E i dati sono sconfortanti.

In Italia, due milioni di giovani tra i 16 e i 29 anni non studiano e non lavorano (i cosiddetti Neet), mentre la maggioranza di quelli che lavorano rimangono ai margini del mercato del lavoro, dove sono sottopagati e precari.

Abbiamo presentato la scorsa settimana gli emendamenti alla legge di bilancio nazionale e abbiamo puntato proprio su questo. Una delle misure che ho più a cuore è quella di azzerare le tasse sui giovani.

In Italia lo stipendio medio di un giovane dai 18 ai 24 anni che ha un lavoro è di 9.935 euro, una miseria. Nella stessa fascia di età, il 60% di chi lavora guadagna meno dell’importo massimo del reddito di cittadinanza (780 euro). Questi numeri sono ancora critici nella fascia 25-29 anni.

Vogliamo destinare circa 5,4 degli 8 miliardi destinati alla riduzione delle tasse a un taglio drastico per i giovani per dare loro più soldi in busta paga, senza gravare sui datori di lavoro.

Azzerare quindi l’IRPEF per i lavoratori dai 18 ai 24 anni e dimezzarla per la fascia che va dai 25 ai 29 anni.

Ci batteremo a livello nazionale per rendere questo taglio realtà, come lo stiamo facendo già qui Provincia. Grazie al consigliere provinciale Ugo Rossi abbiamo presentato un emendamento per eliminare l’addizionale IRPEF in Provincia di Trento per chi ha meno di 30 anni.

Negli scorsi mesi abbiamo inoltre presentato un disegno di legge in Consiglio provinciale chiedendo l’introduzione di un meccanismo di valutazione d’impatto delle leggi sull’equità intergenerazionale. Le scelte compiute nel presente possono rendere impossibile la vita alle future generazioni, basti pensare al cambiamento climatico.

Chi verrà dopo di noi però non è partecipe alle nostre decisioni: da qui la necessità di introdurre un meccanismo che possa riequilibrare il sistema. Ci tengo a sottolineare che la nostra Provincia sarebbe la prima realtà ad adottare un meccanismo del genere e non ha valore solo simbolico.

Potrebbe ostacolare manovre finanziare che producono solo indebitamento per accaparrarsi un po’ di consenso elettorale, le devastazioni ambientali, politiche miopi al sostegno del lavoro femminile.

Dobbiamo smetterla di parlare sempre e solo di giovani e invece dobbiamo impegnarci per adottare politiche a sostegno dei più giovani. Un paese che vede ogni anno andarsene 130.000 dei suoi giovani e non vede nessun ragazzo arrivare dall’estero è un paese in declino. Ma non dobbiamo rassegnarci, dobbiamo credere nel cambiamento come ci credono i moltissimi giovani, universitari e professionisti che incontro ogni giorno e si iscrivono al partito e chiedono di essere partecipi con le loro idee, con il loro tempo e il loro entusiasmo.

Sono sempre di più consapevole che è proprio l’aver detto basta alla vecchia retorica giovanilistica che avvicina questi ragazzi, stufi di politici che li vogliono assieme al loro sul palco in campagna elettorale ma poi se li dimenticano subito dopo.

 

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Luca Leoni – Azione

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