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RCC * RIPRISTINO VITALIZI: RICHETTI (AZIONE), « SALVINI, DI MAIO E ZINGARETTI DICONO CHE È UNA VERGOGNA, MA LORO RAPPRESENTANO IL 75% DEL PARLAMENTO »

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17.40 - lunedì 29 giugno 2020

Ripristino Vitalizi, Richetti (Azione): “Salvini, Di Maio e Zingaretti dicono che è una vergogna, ma loro rappresentano il 75% del Parlamento. Se loro sono le vittime chi sono i carnefici? Prendano la mia legge e l’approvino, quella non può essere annullata. A quei tempi ognuno pensava al proprio tornaconto personale, ora almeno non ci facciano la morale, ci risparmino la sceneggiata degli indignati. Mes? Un Paese normale quei soldi li avrebbe già presi, ma gli scienziati Conte e Di Maio non possono perdere la faccia. Mi auguro che molto in fretta ci sia un ravvedimento operoso, magari anche un cambio di governo”

Matteo Richetti, senatore di Azione, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sull’annullamento del taglio dei vitalizi. “Salvini, Di Maio e Zingaretti dicono che è una vergogna, ma loro rappresentano il 75% del Parlamento –ha affermato Richetti-. Se loro sono le vittime chi sono i carnefici? Ma davvero vogliono far credere agli italiani che il problema è rappresentato da una commissione con 3 laici, un farmacista e un notaio? Se avessero approvato la mia legge sui vitalizi, non avrebbe potuto essere annullata. Se i leader dei partiti pensano sia una vergogna, prendano la mia legge e l’approvino. A quei tempi non fu approvata perchè ognuno pensava al proprio tornaconto personale, ora almeno non ci facciano la morale, ci risparmino questa sceneggiata degli indignati. I 5 Stelle hanno basato molto dei loro consensi sul taglio dei vitalizi e hanno fallito, così come ha fallito il reddito di cittadinanza. Se una misura tu non decidi se è contrasto alla povertà o reinserimento lavorativo rimani nel mezzo”.

Sul Mes. “Un Paese normale discute se accedere o meno ai fondi per far funzionare la sanità in questa situazione? Un Paese normale quei soldi li avrebbe già presi. Siccome però non dobbiamo far perdere la faccia a Di Maio, Buffagni, Conte, tutti questi scienziati che hanno detto che di Mes non se ne parla, allora niente Mes. Perché noi abbiamo un presidente del Consiglio che va in tv a fare gli annunci roboanti e a dire no al Mes prima ancora che si capisse quali fossero le condizioni. Accedere al Mes significherebbe sfruttare in maniera intelligente le opportunità che l’UE ha messo a disposizione. Mi auguro che molto in fretta ci sia un ravvedimento operoso, magari anche un cambio di governo”.

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