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RCC * BOMBARDIERI (SEGR GEN UIL): « SE CONFINDUSTRIA PENSA DI SOSTENERE TEORIE PER LE QUALI NON CI SONO I CONTRATTI NAZIONALI SARÀ SCONTRO INEVITABILE, PROROGARE CIG E BLOCCO LICENZIAMENTI »

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09.08 - giovedì 30 luglio 2020

Bombardieri (segr. gen. Uil): “Chiediamo al governo di avere una visione di lungo periodo. Se Confindustria pensa di sostenere teorie per le quali non ci sono i contratti nazionali, non si rinnovano i contratti, con Confindustria sarà scontro inevitabile. Prorogare cig e blocco licenziamenti”

Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sui rapporti con il governo. “L’Italia sta attraversando un periodo complicato sotto il profilo sanitario e della crescita. Chiediamo al governo di riscrivere un’Italia che riconosca alcuni valori e principi, come il diritto alla vita, alla sicurezza sul lavoro. Chiediamo di chiudere definitivamente la politica dell’austerity e di investire in infrastrutture con i fondi che arriveranno dall’Europa. La sensazione è che la politica abbia sempre fatto scelte mirate alla successiva tornata elettorale. Noi i governi li misuriamo sui fatti concreti, abbiamo fatto due accordi importanti sulla sicurezza del lavoro, ma adesso chiediamo al governo e a tutta la politica di guardare lungo e avere una visione chiara. Sui progetti per la spesa dei fondi europei la classe politica deve avere la capacità di unire il Paese, non di dividerlo. Devono decidere quali sono le priorità. Noi sosteniamo che sarebbe ora di finirla con tanti liberisti bocconiani, magari ascoltando qualche premio Nobel per l’economia secondo cui le politiche di sostegno non sono il male assoluto”.

Su Confindustria. “Se Confindustria pensa di sostenere teorie per le quali non ci sono i contratti nazionali, non si rinnovano i contratti, con Confindustria sarà scontro inevitabile. Per ridisegnare questo Paese proponiamo un patto a tutte le organizzazioni datoriali. Serve senso di responsabilità per definire insieme, nel rispetto dei ruoli, il futuro di questo Paese. Sulla Cig abbiamo chiesto la proroga e il blocco dei licenziamenti perché nessuno deve rimanere indietro. Se riusciamo a bloccare i licenziamenti fino a gennaio, attraverso la ripresa e i fondi europei, il numero dei licenziamenti diminuirà. Poi c’è qualche velina che esce dal Ministero del Tesoro che dice che alcune aziende hanno utilizzato la cig. Non mi sembra che quando il Mise abbia scelto di fare sconti sull’irap non ha fatto differenziazioni, ha fatto sconti anche a quelle aziende che avevano speculato. Adesso che dobbiamo affrontare il tema della tutela del lavoro, il Mise faccia delle differenziazioni. I soldi della cig servono per far sì che i lavoratori non siano licenziati”.

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