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PAT – ISPAT * STRUTTURA PRODUTTIVA E OCCUPAZIONALE; « LA DIMENSIONE DELLE UNITÀ TRENTINE È PARI A 4,2 ADDETTI, MINORE DI QUELLA DEL NORD-EST (4,3) MA SUPERIORE A QUELLA DELL’ITALIA (3,7 ADDETTI) »

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13.18 - giovedì 3 marzo 2022

La struttura produttiva e occupazionale a livello territoriale in Trentino anno 2019. L’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT) aggiorna i dati sulla struttura e sull’occupazione delle Unità Locali delle imprese all’anno 2019 1 . Le elaborazioni sono state ricavate dal Registro Statistico delle Unità Locali (ASIA-UL)2 predisposto dall’ISTAT.

Nel 2019 le unità locali attive nei settori dell’industria e dei servizi privati risultano 43.936, 1.665 in meno rispetto al 2018, e occupano 183.945 addetti 3 , 1.846 unità in più rispetto all’anno precedente derivante da una crescita in tutti i settori produttivi market, in particolare nelle attività degli altri servizi.

Le imprese unilocalizzate con sede in Trentino sono 39.005, vale a dire il 97,2% su un totale di 40.115 imprese residenti; le unità locali di imprese che hanno la sede fuori provincia sono 1.285, il 2,8% delle unità locali totali e occupano ben 17.291 addetti, il 9,4% dell’occupazione totale.

Oltre tre quarti delle unità locali e più del 70% degli occupati sono assorbiti dal macro comparto dei servizi privati, vale a dire dal commercio, dalle attività connesse alla ricettività turistica, dai trasporti e da tutte le attività dei servizi tecnici, professionali e personali. L’industria in senso stretto pesa per il 20,2% dell’occupazione dei settori market.

La dimensione media delle unità locali trentine è pari a 4,2 addetti, leggermente minore di quella del Nord-est (4,3) ma superiore a quella dell’Italia nel suo complesso che si ferma a 3,7 addetti. Come nel resto d’Italia, anche in Trentino le realtà produttive di medie e grandi dimensioni sono in maggioranza nel settore industriale (9,1 addetti per unità locale), dove i livelli medi occupazionali per unità locale risultano sensibilmente più elevati rispetto agli altri comparti.

Prevale in Trentino, come nel resto d’Italia, la microimpresa: il 41,7% degli addetti si concentra infatti nelle imprese fino a 9 addetti. Per converso, solo il 10,5% è occupato nelle unità con 1.000 addetti e oltre, che rientrano in prevalenza nel settore dei servizi.

I territori che attirano forza lavoro e assorbono la maggior parte dell’occupazione si confermano essere le aree di fondovalle e le zone tradizionalmente vocate ad attività industriali e artigianali. Circa un quarto delle unità locali e degli addetti è concentrato nel Territorio Val d’Adige e un altro 15% circa in Vallagarina. L’altra Comunità di Valle con una presenza elevata di unità locali (9,5%) e di addetti (9,9%) è quella dell’Alto Garda e Ledro.

Il rapporto tra gli addetti e la popolazione attiva (15-64 anni) è pari mediamente a 532 addetti per mille residenti; tale rapporto arriva a superare quota 900 nel Comun General de Fascia mentre il valore più basso si riscontra nella Comunità della Valle dei Laghi con una quota di addetti per mille residenti pari a 227 unità.

Tra il 2007 ed il 2019 il sistema produttivo market nel suo complesso ha guadagnato il 2,7% degli addetti. Perdite significative di manodopera si osservano nel settore manifatturiero e ancor più nell’edilizia (rispettivamente -9,2% e -31,1%) mentre i servizi, crescendo del 29,2%, più che compensano le perdite subite dagli altri comparti.

 

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