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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI – CONSORZIO COMUNI TRENTINI * SEDUTA 2 MARZO: « POTENZIAMENTO LINEA FERROVIARIA VERONA – BRENNERO, PARERE POSITIVO CON OSSERVAZIONE »

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13.14 - giovedì 3 marzo 2022

Fondi PNRR o PNC, gestione delle procedure. Parere positivo con osservazioni. Parere positivo, con osservazioni, alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Gestione delle procedure di acquisizione di lavori, servizi e forniture finanziate in tutto o in parte con fondi PNRR o PNC o fondi a essi assimilati’.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente del CAL, Paride Gianmoena, mentre nel dettaglio è entrato l’Assessore del CAL e Sindaco di Pergine Roberto Oss Emer che ha evidenziato come le tempistiche non lascino spazio ad alternative. Diversamente, ha aggiunto, si potrebbero verificare risultati controproducenti per i Comuni.
Ha sottolineato, inoltre, come le osservazioni abbiano sollevato la necessità di una tabella esplicativa per facilitare i lavori dei Comuni.

La delibera
La delibera prevede che siano ripristinate le procedure di affidamento per l’acquisizione di servizi, forniture e lavori finanziate, in tutto o in parte, con fondi PNRR ovvero PNC o a essi assimilati, al sistema di competenze delineato dall’articolo 36 ter 1 della legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 vigente prima dell’entrata in vigore della deliberazione della Giunta provinciale n. 94/2020. La delibera introduceva un periodo transitorio di ventiquattro mesi (01 aprile 2020 – 31 marzo 2022), durante il quale tutte le amministrazioni aggiudicatrici interessate potevano svolgere autonomamente le procedure per la realizzazione di contratti pubblici aventi ad oggetto servizi, forniture o lavori.
Le procedure per i fondi PNRR ovvero PNC sono caratterizzate, infatti, da un complesso sistema di gestione, monitoraggio e rendicontazione che consiglia una gestione a livello unitario da parte di strutture dedicate.

Si prevede, quindi, che le amministrazioni aggiudicatrici, con l’eccezione del Comune di Trento, affidino i contratti per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture finanziati, in tutto o in parte, con fondi PNRR o
equiparati, d’importo pari o superiore alla soglia di rilevanza europea avvalendosi in via esclusiva
dell’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (APAC).

I Comuni, con popolazione inferiore a 5000 abitanti, possono procedere in autonomia nel caso di:
- affidamento diretto, ove ne ricorrano i presupposti di legge
- affidamento di lavori di importo inferiore a 500.000 euro 
- acquisizione di beni e servizi tramite le convenzioni attivate da APAC e da Consip S.p.A. nonché gli acquisti sul mercato elettronico provinciale (MEPAT) e nazionale (MEPA).
I Comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti possono procedere all’affidamento di lavori, servizi o forniture finanziati, in tutto o in parte, con fondi PNRR, PNC o ad essi assimilati, in autonomia, ad esclusione dei casi di ricorso obbligatorio ad APAC.

Resta inteso che le procedure di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea dei Comuni superiori ai 5mila abitanti potranno essere espletate anche tramite della centrale di committenza istituita presso il Consorzio dei Comuni Trentini o di APAC.

 

Approvazione della Carta di sintesi della pericolosità
Parere positivo con osservazioni

Il CAL ha dato parere positivo, con osservazioni, alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Modifica della deliberazione della Giunta provinciale n. 1317 del 4 settembre 2020 avente a oggetto ‘l.p. 27 maggio 2008, n. 5, articoli 14 e 18 – l.p. 4 agosto 2015, n. 15, articoli 22 e 31: Approvazione della Carta di sintesi della pericolosità, comprensiva del primo aggiornamento dello stralcio relativo al territorio del Comune di Trento, del Comune di Caldonazzo e dei Comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme nonché al territorio dei comuni compresi nella Comunità Rotaliana- Königsberg, e approvazione delle modifiche apportate al documento di ‘Indicazioni e precisazioni per l’applicazione delle disposizioni concernenti le aree con penalità elevate medie o basse e le aree con altri tipi di penalità’.
Ai lavori ha partecipato anche l’Assessore all’Ambente della PAT, Mario Tonina.
Si tratta di una rettifica che va verso la miglioria della carta di sintesi in base all’impegno preso circa un anno fa dalla stessa PAT con il CAL su alcuni specifici interventi (circa 150). Si tratta di ponti, opere di bonifica, sotto servizi, piccole derivazioni, etc. Viene considerata anche la pianificazione dei Comuni, tramite una serie di studi di compatibilità che, ha precisato l’Assessore del CAL e Sindaco di Ala, Claudio Soini, hanno comportato oneri alle amministrazioni comunali. Oneri che avrebbero dovuto essere sostenuti dalle competenti strutture provinciali, così come era già stato richiesto dal CAL. Le osservazioni del Comune di Trento hanno indicato la necessità di un adeguamento della cartografia.

Potenziamento linea ferroviaria Verona – Brennero
Parere positivo con osservazione

 

Parere positivo, con osservazione tecnica, alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente l’art. 2 della L.P. 4 agosto 2021, n. 18 e articolo 31 comma 3 della L.P. 4 agosto 2015, n. 15 e s.m. Aggiornamento al PUP relativo al progetto di ‘Potenziamento linea ferroviaria Verona – Brennero (opere di adduzione)’ – adozione preliminare’.
L’Assessore Mario Tonina ha ricordato come la delibera sia stata adottata preliminarmente dalla Giunta lo scorso 11 febbraio.

Ha evidenziato, inoltre, come per competenza le strutture provinciali abbiano dato corso alle verifiche di merito sul progetto di fattibilità per l’aggiornamento della cartografia del PUP. Si tratta di un aggiornamento considerato che il passaggio del tracciato ferroviario è perfettamente inserito nel corridoio definito a livello europeo per la mobilità e i trasporti. In questo caso, viene prevista l’opera della variante cittadina ferroviaria da realizzare interamente nel Comune di Trento.

È intervenuto il Sindaco del Comune di Trentino, Franco Ianeselli, che ha auspicato un parere positivo unanime del CAL con tutte le osservazioni pervenute. Ha precisato che il progetto deriva da anni di riflessione e che ai fini della pianificazione urbanistica del Comune permette la localizzazione sotterranea della linea storica della ferrovia a tutto vantaggio dello sviluppo cittadino.

Nel corso del dibattito pubblico, ha aggiunto, è emersa la concreta possibilità di migliorie con lo spostamento a nord dell’ingresso in galleria e l’utilizzo di cameroni che renderebbero l’opera più sostenibile ambientalmente anche nei territori limitrofi. Ha ricordato che i tempi del PNRR prevedono il termine dei lavori nel 2026 e che si tratta di un’opera che permette di intervenire per mettere in sicurezza le aree ex Sloi e Carbochimica.
Andrea Brugnara, Sindaco di Lavis, alla luce di un intervento integrale sull’intera tratta ferroviaria, ha chiesto precisazioni sul nuovo tracciato a nord di Trento, visto che il by pass di Trento va a determinare i successivi lotti.

Il Sindaco di Besenello, Christian Comperini, ha chiesto precisazioni sugli interventi previsti e sulle aree di cantiere.
È intervenuto anche il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga che ha precisato di non avere nessuna perplessità sul parere favorevole in merito alla progettualità che riguarda il Comune di Trento. Ma ha evidenziato la necessità di un percorso partecipativo che finora ha dato soddisfazione con la cancellazione dell’ipotesi sotto lo Zugna, che avrebbe, di fatto, penalizzato la sorgente dello Spino.
In questi casi Il ruolo dei sindaci, ha aggiunto, deve essere, infatti, quello di trovare una soluzione condivisa e la meno impattante possibile, cercando di procedere celermente, ma anche di capire cosa succede a nord e anche a sud.

La sindaca di Aldeno, Alida Cramerotti, dichiarandosi pienamente favorevole, ha ribadito come le osservazioni emerse siano a salvaguardia delle aree agricole e che servano studi sull’inquinamento acustico e sulle problematiche di cantiere.
Il sindaco di Ala e assessore del CAL Claudio Soini, ha, aggiunto come le soluzioni del tracciato ferroviario abbiano la necessità di una visione complessiva. Il progetto del by pass a Trento, ha ricordato, condizionerà anche il tracciato a sud e a nord serve, quindi, una visione d’insieme che a oggi sembra mancare.

Su questo tema è intervenuto anche il Sindaco di Giovo, Vittorio Stonfer, che ha ricordato come un percorso ferroviari abbia bisogno di un percorso ben definito e di come serva un dialogo anche con Bolzano per non subire le conseguenze di decisioni progettuali assunte in Alto Adige.
Il progetto denominato “Accesso Sud alla galleria di base del Brennero. Progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE) del Potenziamento della linea ferroviaria Fortezza – Verona” è compreso nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Nel dettaglio il progetto di Fattibilità Tecnico Economica del “Lotto 3A: Circonvallazione di Trento” del Potenziamento Linea Fortezza – Verona insiste indicativamente nel territorio compreso tra la località Canova di Gardolo e la località Acquaviva entrambe in Comune di Trento.

La posizione della Provincia è definita sul progetto di fattibilità tecnica ed economica sentiti i Comuni nel cui territorio è prevista la localizzazione dell’opera e acquisiti i pareri e le osservazioni sull’adozione preliminare dell’aggiornamento al PUP. L’aggiornamento definitivo del PUP prevede l’approvazione dalla Giunta provinciale dopo l’approvazione del progetto per il potenziamento della linea ferroviaria Verona- Brennero, come integrato e modificato in base alle risultanze della conferenza di servizi e della determinazione del comitato speciale del consiglio superiore dei lavori pubblici previste dall’articolo 44 del PNRR.

L’osservazione emersa è tecnica ed evidenzia come non sia stata prodotta una planimetria (di raffronto) del sistema insediativo e reti infrastrutturali del PUP che individui la soluzione in vigore e quella che viene proposta in variante.

 

Variante al Piano urbanistico provinciale relativa al Corridoio di accesso Est

Le osservazioni del CAL

 

Grande attenzione da parte del Cal sul Documento preliminare ai fini dell’adozione della variante al Piano urbanistico provinciale relativa al Corridoio di accesso Est, oggetto della delibera provinciale n. 1058 del 25 giugno 2021.

Un tema di estrema rilevanza, ha sottolineato in l’apertura di discussione il Presidente del CAL, Paride Gianmoena.
Un tema che sottintende la realizzazione della Valdastico e che ha visto il Consiglio delle autonomie locali concentrarsi su una serie di osservazioni e proposte di Comuni e Comunità da inviare alla Giunta provinciale per la risoluzione dei principali problemi di assetto dei loro territori.
Gianmoena ha ricordato come allo stato attuale si sia in una fase propedeutica in cui il CAL e i Comuni interpellati possono esprimere osservazioni e proposte.
In merito è stato prodotto un documento diviso in tre parti: una premessa giuridica, una parte che racchiude le proposte del Territorio e una sintesi delle osservazioni pervenute.

Gianmoena ha ricordato, ancora, che il Consiglio delle autonomie locali, per raccogliere le esigenze delle Amministrazioni coinvolte, ma anche di tutti gli altri Territori, ha chiesto ai Comuni e alle Comunità di trasmettere le proprie osservazioni. Sono, quindi, state raccolte complessivamente 32 osservazioni.
Nel dettaglio è entrato l’Assessore competente del CAL, Claudio Soini, che ha ricordato come le osservazioni più corpose siano arrivate dai territori della Vallagarina e della Valsugana.
Punti dolenti, evidenziati nel documento elaborato dal CAL, sono mancanza di dati relativi agli impatti ambientali e agli aspetti socio-economici.

 

Il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, ha evidenziato la contrarietà di Rovereto all’ipotesi del progetto della Valdastico con uscita a Rovereto. Ha parlato di merito e metodo e del ruolo che il CAL assume su questioni così importanti portando all’attenzione del Governo provinciale le sensibilità del territorio. Le osservazioni che ha evidenziato riguardano in primis gli impatti ambientali di un tragitto che potrebbe passare dalla valle di Terragnolo, con le criticità di un territorio carsico che interessa la sorgente di Spino. Un aspetto che coinvolge anche un valore paesaggistico che non deve essere penalizzato. Ha chiesto una precisa analisi di costi e benefici che deve essere degna di questo nome e ha rilevato che occorre capire la prospettiva degli studi che vengono presentati in merito. Sul metodo, ha aggiunto, serve profondità e confronto e non annunci a mezzo stampa. I dati di flusso sembrano riguardare un’analisi unilaterale dal Veneto al Trentino.
Dai dati emerge anche la preoccupazione di un avvicinamento ai centri commerciali veneti. La preoccupazione è quella di un ambiente mortificato con la perdita di volumi d’affari per le imprese locali.

Il Sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha ricordato che tutta Europa, come nel caso del bypass di Trento, investe per portare le merci su rotaia e non sulla gomma. Una nuova autostrada appare, quindi, in contraddizione aperta con tale strategia.

Nel suo intervento il Sindaco di Besenello,ChristianComperini, ha commentato l’inutilità dell’opera ricordando lo studio fatto a suo tempo da RFI che aveva escluso la fattibilità del tracciato nella zona carsica dello Zugna e della Vigolana, ricca di sorgenti a fianco del paese.

La Sindaca di Aldeno, Alida Cramerotti, ha ribadito la storica contrarietà del Comune all’opera che deriva dalle osservazioni emerse anche quest’oggi. Ha lanciato anche un appello all’Assessore Tonina affinché venga tenuto conto dell’espressione della società civile e dei Comuni in tema ambientale e consumo del territorio, ma anche in tema di mobilità sostenibile (+ rotaia e – gomma) e attenzione al consumo di materie prime non rinnovabili.
Il Sindaco di Lavis, Andrea Brugnara, ha sottolineato la vicinanza alle Comunità interessate, ma anche il pericolo di un ulteriore carico di pressione viabilistica sull’asse dell’Adige.

Il Sindaco di Arco, Alessandro Betta, ha ritenuto utile per la PAT raccogliere le indicazioni emerse oggi sul futuro del Trentino. Un futuro che va investito in sostenibilità per le nuove generazioni.

Il Commissario della Vallagarina, Stefano Bisoffi, non ha nascosto la sua contrarietà all’opera. Un parere che arriva da lontano e da una serie di profonde valutazioni che hanno portato alla definizione di un Piano di Comunità che vede nel territorio e nel paesaggio aspetti cardine per la pianificazione del futuro. Ha chiuso citando i Comuni della Vallagarina i cui Consigli comunali hanno espresso parere negativo.

 

Il Sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer ha ricordato come serva una soluzione per i problemi della Valsugana, ma come non sia questa la soluzione. Le problematiche rimangono, ha aggiunto, servono infrastrutture, ma non è sicuramente l’uscita della Valdastico a Rovereto che risolve i problemi della Valsugana
Il Sindaco di Borgo Valsugana, Enrico Galvan, ha riportato un documento che riporta la posizione dei Sindaci della Bassa Valsugana. I problemi ci sono e si stanno riversando sull’asse della Valsugana in considerazione dell’aumento del traffico dovuto alle pedemontane venete. In questi casi le opere non sono ancora concluse e quando saranno tali l’aumento del traffico sarà ancora più importante di oggi. Sono problematiche che riguardano la vivibilità, la qualità dell’aria e lo sviluppo economico. Galvan ha aggiunto che le problematicità sollevate dai territori della Vallagarina esistono e sono giustificate. Serve, ha aggiunto Galvan, trovare una linea comune per trovare una soluzione che derivi da un’analisi approfondita.

In chiusura l’Assessore Mario Tonina ha chiosato come su questo tema si sia ancora in grado di discutere in termini democratici.
È un tema, ha aggiunto, che finora ha garantito partecipazione e dialogo. Sulle sollecitazioni riguardo all’ambiente ha precisato che il lavoro in questo senso sarà in agenda i prossimi mesi. Uno specifico rapporto sarà delegato all’esterno per garantire la massima trasparenza.

La proposta di studio preliminare all’esame riguarda, in particolare, il corridoio Est. La variante è finalizzata essenzialmente a proporre una estensione dell’area di riferimento per il corridoio Est, contenuto nel PUP 2008.
L’espressione del Consiglio delle autonomie locali, in questa prima fase di consultazione, ha comportato la raccolta delle posizioni espresse da Comuni e Comunità interessati dallo studio preliminare di variante. Si tratta dei contributi dei territori che mettono in evidenza le proposte per risolvere i principali problemi di assetto del territorio.

 

 

 

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