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LANCIO D'AGENZIA

INTERROGAZIONE MARINI * « “PER AGCOM (DELIBERA 570/18) IN TN-AA PREMINENZA INFORMATIVA DI ATHESIA (75%), LA PAT INTENDE PORVI RIMEDIO?“ / RISPOSTA FUGATTI, “LA PAT SI IMPEGNA A SOSTENERE L’INFORMAZIONE LOCALE” »

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09.00 - giovedì 3 febbraio 2022

Trento, 18 aprile 2021 – Interrogazione a risposta scritta n. 2554 – In data 29 novembre 2018 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) con delibera 570/18/CONS “Chiusura dell’indagine conoscitiva su “Informazione locale”, avviata con delibera n. 310/16/Cons” ha approvato la pubblicazione del testo conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’informazione locale”, riportato nell’allegato A, che costituisce parte integrante alla delibera stessa 4(in allegato, sotto -nota redazione Opinione);

la citata indagine conoscitiva ha analizzato le caratteristiche e le dinamiche dell’offerta e della domanda di informazione in Italia, concentrandosi in particolare sull’ambito locale e sui sistemi regionali e provinciali e mettendo in evidenza le diversità territoriali e le eventuali criticità sotto il profilo del pluralismo informativo;

nel paragrafo 1.2 “Pluralismo delle fonti locali” del capitolo 1 “L’informazione locale e il pluralismo” dell’indagine conoscitiva viene affermato quanto segue: “L’ambito locale rappresenta una dimensione fondamentale del pluralismo, specie in una società globalizzata in cui le identità locali, da un lato, assumono un nuovo, fondamentale ruolo di connettività sociale, dall’altro, rischiano di perdere attenzione e approfondimento dall’ecosistema dell’informazione nazionale e internazionale.” ;

dai dati analizzati, è emerso che in Italia l’86% dei cittadini si informa abitualmente su fatti locali, attraverso canali televisivi, emittenti radio, quotidiani o servizi online e per quanto riguarda il Trentino Alto-Adige questa percentuale sale al 96%. Inoltre “in Trentino Alto Adige, dove è presente una redazione in tedesco e ladino, il 60% degli individui si informa di news locali tramite il TG Regionale. In queste regioni, l’informazione locale di servizio pubblico si colloca al primo posto per il carattere distintivo della sua programmazione, destinata alle minoranze linguistiche e culturali”;

l’indagine conoscitiva ha evidenziato anche che in alcune realtà regionali e sub-regionali, tra le quali anche il Trentino Alto-Adige, emergono posizioni di forza informativa di alcuni soggetti privati, che si sono acuite dopo l’abrogazione dell’art. 3, comma 1, lettera b) della legge 67/1987, che ha portato all’assenza o all’inefficacia delle soglie anti-concentrative ex-ante a tutela del pluralismo informativo locale;

questo dato è rappresentato chiaramente nella Figura 2.9 (pag. 34) che rappresenta il “total audience informativa” (t.a.i.), ovvero la stima del totale della popolazione raggiunta a fini informativi e il complesso delle testate editoriali detenute dalle società su tutti i mezzi informativi (quotidiani, canali televisivi e radiofonici), che mostra una posizione di preminenza informativa da parte di Athesia (75%);

nella successiva Figura 2.10 (pag. 36) emerge non solo la leadership del gruppo Athesia, ma anche che “la presenza di RAI, che con i propri brand informativi (in particolare il TGR), raggiunge circa il 70% della popolazione regionale, e di un editore storico, Media S.r.l. (che detiene la tv locale RTTR e la radio RTT), che ha una penetrazione pari a circa la metà dei cittadini del Trentino Alto Adige.”;

concludendo l’analisi di quanto emerso nell’indagine conoscitiva sull’informazione locale si può affermare che “la dimensione informativa regionale, e spesso quella provinciale, rivestono un’assoluta rilevanza per la formazione dell’opinione pubblica locale. In tal senso, l’emergere, a livello regionale, di posizioni di forza informativa, la scomparsa di voci indipendenti, la presenza di commistioni tra informazione e politica locale, l’esistenza di numerosi episodi di intimidazioni e minacce alla professione giornalistica da parte di organizzazioni criminali,

nonché l’opacità di talune strutture proprietarie, rischiano di minacciare lo sviluppo democratico del nostro Paese.” (pag. 35);

rispetto al periodo preso in considerazione dall’indagine, preme sottolineare quanto accaduto nel gennaio 2021, quando la S.I.E. SpA–Società Iniziative Editoriali, in un comunicato del 15 gennaio, ha reso noto di “dover procedere, dopo 75 anni di presenza sul territorio, alla chiusura della testata “Trentino” data la non sostenibilità economica del ramo d’azienda.” (SIE Spa – Società Iniziative Editoriali * Comunicato editore – Chiusura giornale “Trentino”: «La crisi del settore editoriale unita alla gravissima situazione Covid impone scelte dolorose» – Opinione Agenzia giornalistica, 15 gennaio 2021);

secondo le finalità previste dall’articolo 1 della legge provinciale 7 dicembre 2016, n. 18 “Interventi di promozione dell’informazione locale”, la Provincia promuove il pluralismo dell’informazione locale, con particolare riguardo all’informazione resa dai mezzi di comunicazione ad accesso gratuito per il pubblico, si impegna a sostenere i livelli occupazionali delle imprese del settore dell’informazione locale e a promuovere la professionalità anche attraverso adeguata organizzazione aziendale, e l’innovazione tecnologica nell’informazione;

ai fini sopraelencati, la Provincia concede dei contributi alle imprese di informazione locale, ovvero emittenti televisive provinciali o di valle, emittenti radiofoniche provinciali o di valle e portali informativi online locali, secondo i criteri e le modalità stabiliti nelle delibere attuative (in particolare: 3 novembre 2017, n. 1823 e 18 ottobre 2019, n. 1603, modificata, quest’ultima, dalla deliberazione 22 dicembre 2020, n. 2272);

alla luce del quadro delineato dall’Indagine conoscitiva sull’informazione locale che denota una chiara posizione di preminenza informativa detenuta dal gruppo Athesia e della chiusura di uno tra i quotidiani locali di maggior interesse, si ritiene sia necessario effettuare un’attenta valutazione al fine di prevedere dei contributi per le imprese di informazione locale e sostenere un’informazione che sia realmente libera e plurale;

per concludere si riportano le parole della Corte costituzionale espresse nella sentenza n. 206/2019: “Di qui deriva l’imperativo costituzionale che il “diritto all’informazione” garantito dall’art. 21 Cost. sia qualificato e caratterizzato dal pluralismo delle fonti cui attingere conoscenze e notizie − che comporta, fra l’altro, il vincolo al legislatore di impedire la formazione di posizioni dominanti e di favorire l’accesso del massimo numero possibile di voci diverse − in modo tale che il cittadino possa essere messo in condizione di compiere le sue valutazioni avendo presenti punti di vista differenti e orientamenti culturali contrastanti (sentenza n. 112 del 1993, richiamata dalla sentenza n. 155 del 2002).”;

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

  1. quali valutazioni abbia effettuato in ordine alla posizione di preminenza informativa detenuta dal gruppo Athesia S.p.a. nella Provincia di Trento e quali iniziative intenda intraprendere al fine di porvi rimedio, secondo quanto auspicato anche dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 206/2019;
  2. se stia valutando l’adozione di proposte normative o di provvedimenti amministrativi per favorire il pluralismo dell’informazione in Provincia di Trento, anche in relazione alle esigenze ed alle richieste degli operatori del settore;
  3. quale siano l’ammontare e i beneficiari dei contributi erogati annualmente alle imprese di informazione locale ovvero emittenti televisive provinciali o di valle, emittenti radiofoniche provinciali o di valle e portali informativi online locali dalla Provincia di Trento ai sensi della legge provinciale 7 dicembre 2016, n. 18 “Interventi di promozione dell’informazione locale”, dall’anno 2016 ad oggi.

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons. prov. Alex Marini

 

 

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Trento, 1 febbraio 2022
Prot. n. A001/2022/78303 Oggetto: Interrogazione n. 2554.

Con riferimento all’atto politico di cui all’oggetto, si osserva quanto segue.

La finalità della legge provinciale 7 dicembre 2016, n. 18 (Interventi di promozione dell’informazione locale), è quella di “promuovere il pluralismo dell’informazione locale, con particolare riguardo all’informazione resa dai mezzi di comunicazione ad accesso gratuito per il pubblico, anche sostenendo la diffusione di contenuti informativi di interesse locale per l’incremento della conoscenza della realtà istituzionale, sociale, sanitaria, economica, lavorativa e culturale dei territori che caratterizzano la realtà provinciale e la diffusione dell’informazione di utilità pubblica, delle opportunità offerte dall’Europa, nonché la valorizzazione delle minoranze linguistiche ladina, mochena e cimbra.”

Con la normativa richiamata, inoltre, la Provincia si impegna a sostenere i livelli occupazionali delle imprese del settore dell’informazione locale ed a promuovere la professionalità, anche attraverso adeguata organizzazione aziendale, e l’innovazione tecnologica nell’informazione.

In attuazione della sopra richiamata legge provinciale, con deliberazioni n. 293 del 23 febbraio 2017 e s.m. e n. 1823 del 3 novembre 2017 la Giunta provinciale ha previsto l’assegnazione di contributi a titolo di de minimis a favore delle imprese che operano nel campo dell’informazione locale (per un importo fino a 200 mila euro su un periodo di tre anni), e l’individuazione di servizi di interesse economico generale – SIEG volti alla promozione e salvaguardia della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche locali, apprendimento delle lingue comunitarie, diffusione di programmi di pubblica utilità rivolti anche ai disabili sensoriali, informazioni di pubblica utilità relative alla sicurezza, alla salute e all’appropriatezza dell’uso del territorio.

Con la manovra di assestamento 2021-2023 è stata inoltre introdotta nell’ordinamento provinciale un’ulteriore forma di sostegno a favore delle imprese che operano nel campo dell’informazione locale per la promozione di attività di educazione culturale e la produzione di opere audiovisive di carattere culturale o programmi di approfondimento collegati alla storia e alla cultura.

Si è infatti consapevoli del ruolo indispensabile svolto dal soggetto pubblico nel settore dell’informazione locale per promuovere e supportare l’ampliamento, sul nostro territorio, di iniziative di comunicazione e di informazione che consentano di arricchire le nostre comunità e di garantire una sempre maggiore qualità e pluralità dell’informazione quale diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini. Su questo la Provincia, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno, rimarrà sempre e comunque un interlocutore attento, nell’interesse di tutta la comunità trentina.

Con riguardo al terzo quesito posto dall’interrogante, relativo ai beneficiari ed all’ammontare dei contributi erogati annualmente dalla Provincia alle imprese di informazione locale (emittenti televisive, radiofoniche provinciali o di valle e portali informativi online locali), si comunica che per l’anno 2021 gli importi complessivamente assegnati in attuazione delle deliberazioni G.P. n. 293/2017 e n. 1823/2017 risultano pari rispettivamente ad euro 118.800,00 e ad euro 799.984,00. Il dettaglio degli importi assegnati e l’elenco dei beneficiari sarà trasmesso con separata nota ai sensi dell’articolo 147 del Regolamento interno del Consiglio provinciale. Con riferimento al nuovo canale di finanziamento introdotto con assestamento, allo stesso sarà dato avvio a seguito dell’approvazione del provvedimento di attuazione che risulta attualmente in corso di predisposizione.

L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti.

– dott. Maurizio Fugatti –

 

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