Un inizio di stagione davvero entusiasmante per il Buffaure, area sciistica raggiungibile dall’abitato di Pozza di Fassa (Comune di Sen Jàn), complice un calendario particolarmente favorevole, con Sant’Ambrogio e Giorno dell’Immacolata caduti a metà settimana, e una grande voglia di tornare a sciare.
Merito anche del nuovo campo scuola allestito a monte, che porta in quota neofiti dello sci, oltre ovviamente a bambini e rispettive famiglie. L’area, dotata di tre tapis roulant di varie lunghezze, presenta piccole discese per imparare a prendere confidenza sulla neve. Attrezzata con giochi, porte da slalom morbide e sagomate e due casette riscaldate per il ristoro, è fruibile da tutti oltre ad offrire la possibilità di partecipare anche a corsi con i maestri della scuola Pozza-Vajolet.
Proprio da qui, inoltre, parte la nuova pista azzurra Salvan, dedicata al mitico personaggio barbuto delle leggende ladine: una proposta che mancava e che contribuirà a rendere più piacevole e accessibile a tutti l’area sciistica, famosa fino ad oggi per le sfidanti rosse e per la pista nera Vulcano.
A rendere l’esperienza in pista ancora più entusiasmante e originale, inoltre, la recente installazione di alcune opere artistiche firmate da Francesco Franz Avancini. Quella che sicuramente attrae maggiormente lo sguardo e la curiosità è la bregostana gigante, la strega dei racconti popolari locali, generalmente descritta come brutta, cattiva e coperta di peli. La creazione, realizzata con materiale naturale di recupero, tra cui il legno degli alberi abbattuti dal passaggio della tempesta Vaia, e perfettamente integrata nel paesaggio circostante, è stata posizionata proprio al di sopra del campo scuola, accanto alla panca a forma di drago.
Chi invece si spingerà fino a quota 2.354 metri, proprio sotto le creste, per scendere lungo la rossa Valvacin, potrà incontrare la panca con ali di farfalla per originali selfie da condividere. E ancora, all’arrivo della seggiovia Buffaure di sopra, si potrà concedersi una pausa di relax su una delle cinque sdraio giganti innevate, da cui godere di un panorama a 360 gradi sulle Dolomiti, dal Catinaccio al Gruppo del Sella, dal Sassolungo al Sassopiatto, fino alla Marmolada.